Tutti sappiamo che gli URL relativi a siti e pagine web dovrebbero essere descrittivi, ben formattati, “parlanti”: proprio un paio di giorni fa la cosa è stata ribadita con dovizia di particolari anche sull’ufficialissimo blog di Google Italia.
Oggi voglio però parlarvi non tanto del contenuto dell’URL, quanto della sua lunghezza.
Il contesto è quello delle SERP dei motori di ricerca, ed in particolare delle SERP di Google.
Come ben sappiamo, quando effettuiamo una query in Google otteniamo una pagina composta (di default) da 10 risultati, i quali includono un titolo, una breve descrizione e un URL.
Quello che la ricerca di Marking Sherpa ha scoperto (ne trovate un brevissimo estratto alla pagina 10 di questo PDF) è che gli URL lunghi nelle SERP fungono da deterrente e bloccano l’utente da ciò che è abitualmente chiamato a fare (ovvero cliccarci sopra).
L’utente pare infatti che perda tempo a decifrare ciò che l’URL contiene: questo comporta che spesso finisca col cliccare sul risultato immediatamente sotto all’URL lungo!
In pratica, l’URL lungo crea una sorta di “break” nella SERP, che spinge l’utente a guardare (e quindi cliccare) sulla prima voce appena sotto l’URL lungo.
Il consiglio è quindi semplice: è bene mantenere URL brevi, che consentano all’utente di focalizzarsi sul title, o eventualmente sulla descrizione (ma non sull’URL), e che quindi lo spingano al click sul proprio risultato… oppure bisogna sperare di posizionare le proprie pagine appena sotto a quelle con URL lunghissimi 😀
- Internet Business Specialist
7 risposte
Tutto parlate di URL corti e lunghi
ma nessuno ha parlato di quanto deve essere lungo
ovvero di quante lettere deve essere composto.
certo anche io sono d’accordo…
Tempo fa, allora, avevo fatto bene a consigliare ai miei (pochi) lettori l’utilizzo del solo
/%postname%
nel permalink di WordPress! 😉
Salve
questo lo si diceva da anni…..utilizzare buoni servizi di Url forwarding ( accorcia url ) gratuiti è buona prassi
Saluti
Durante le ricerche in cui osserviamo i navigatori, abbiamo notato (e quindi confermiamo) che alcuni hanno saltato risultati nelle SERP solo perché la URL non li convinceva.
Va precisata una cosa, però. Spesso i soggetti non erano coscienti di questa cosa. Solo chiedendogli perché avessero saltato un risultato e dopo varie insistenze, arrivavano a capire che qualcosa li aveva disturbati e cosa.
In generale, quello che notiamo è che disturbano le URL lunghe ed “incasinate”
Molto interessanti questi risultati, effettivamente un url troppo lungo e che non coincide magari con il titolo potrebbe far pensare ad un sito di spam o poco serio – cmq non in relazione con il contenuto cercato.
Cmq mi chiedo se sia più importante la lunghezza o invece le parole chiave.
In fondo tutti sul web invece di leggere fanno skimming, quindi devono essere poche parole, quelle chiave, che saltano agli occhi.
Sono d’ accordo in pieno Url Brevi anzi Brevissimi .
Al massimo si puo dividere il testo con una linea…. ma in generale meglio corti ( web usability insegna).