Mi scrivono: “Ho aperto un blog che parla di web 2.0, di grafica, di guadagno online, di musica e di calcio, insomma di tutte le mie passioni. Che ne dici?” Dico che non funzionerà mai 🙂 E con l’occasione ti spiego la mia personalissima “teoria dei due cerchi concentrici”: la teoria deriva in parte dal terzo punto di un articoletto di qualche settimana fa, in parte dalla mia esperienza maturata nel campo della pubblicità online. Ma andiamo con ordine. Mappe Mentali… Ricordi il post sulle Mappe Mentali? Conteneva alcuni spunti utili per organizzare una proficua attività di blogging, soprattutto per ciò che riguarda l’espandere gli argomenti di un articolo in modo da crearne una serie. Ma puoi utilizzare le Mappe Mentali anche su un altro livello, ovvero quando ancora devi pianificare le macro categorie del tuo blog: un pò come per la Wonder Weel di Google,

Esempio della Wonder Wheel di Google

al centro metti l’argomento principale, e sui rami quelli secondari. …e Cerchi Concentrici Ti faccio un esempio pratico. Se hai deciso che il “sole” del tuo prossimo blog dovrà essere il web marketing, è ora necessario pensare ai “raggi” (che, per esempio, potranno essere la seo, l’advertising, i social media e i motori di ricerca). Se volessi rappresentare l’idea con due cerchi concentrici, verrebbe fuori qualcosa del genere:

Due Cerchi = Un Blog

Ovviamente è possibile parlare di tutte le sfumature di ogni singola voce (ad esempio, “esplodendo” l’advertising otterrei AdSense, AdWords, affiliazioni, etc.), ma NON di altri temi esterni al secondo cerchio. Per quale motivo? Pubblicità = “Verticalità” Perchè è molto, molto difficile raccogliere parecchi lettori, e soprattutto parecchi inserzionisti, se si apre un blog che parla di ennemila argomenti. La logica del tipico inserzionista (per quanto le cose, grazie alla miglior profilazione dell’utente introdotta dai social media, stiano cambiando) è quella di acquistare banner esclusivamente su siti in target rispetto al prodotto/servizio che intende promuovere. Come dire che un blog sul bodybuilding, che sicuramente è frequentato da una utenza prettamente giovane e maschile, potrà difficilmente attrarre chi vende automobili. Il target è perfetto, ma la FIAT della situazione preferirà investire il suo budget su autoblog o su Quattroruote, piuttosto che sul più trafficato blog per palestrati. E’ triste, ma è così. Concludendo Il mio consiglio rimane dunque quello di tematizzare, creando un nuovo blog per ogni due cerchi concentrici… e se proprio hai un sacco di passioni, conosci a menadito parecchi temi, hai tanti amici disposti a scrivere (e soprattutto tantissimo tempo libero), potresti tentare la strada del piccolo network di blog. Probabilmente son passati i tempi per questo modello di business, ma se ami sognare sappi che il network di Weblogs Inc., società fondata nel settembre del 2003, è stato venduto ad AOL un paio d’anni dopo… per 25 milioni di dollari: se avessero puntato su di un solo, unico, enorme “megablog”, un “calderone” con dentro ennemila argomenti diversi, non credo proprio ci sarebbero riusciti 🙂