La notizia si diffonde il 28 Aprile 2010 grazie ad un cinguettio di Robert Scoble: Siri è stata venduta ad Apple”. Sui media l’acquisizione non ha avuto, a mio parere, l’eco che avrebbe meritato, e quindi provo a rilanciarla oggi da qui. Cos’è Siri Come recita il titolo del sito, Siri vuole essere il tuo Virtual Personal Assistant. E, aggiungerei, un assistente (per ora) molto verticale. Tu chiedi, e lui ti fornisce indicazioni (solo) su ristoranti, eventi, cinema, taxi e condizioni meteo. Come funziona? Siri è un’applicazione, che ad oggi lavora solo con iPhone 3GS e iPod Touch. Tu fai un richiesta via voce, e lui ti restituisce le indicazioni:

Incredibile, vero? Siri è un motore di ricerca? Apple vuole combattere Google nel mercato del search? Chi ha riportato la notizia ha dato alla cosa un taglio, a mio parere, errato. Molti hanno infatti puntato l’attenzione sulla lotta fra i 2 colossi, altri sul fatto che Siri fosse qualcosa di molto simile alla ricerca vocale di Google (Google Voice Search), disponibile tra l’altro come app per iPhone. Io invece vedo Siri non come la “trasposizione” di un tradizionale motore di ricerca nel mondo del mobile, ma come un “app-motore” nativo e verticale per chi utilizza accanitamente uno smartphone. La logica che c’è dietro all’acquisizione di Siri, fondamentalmente, è quella descritta da Steve Jobs durante il lancio di iAd: “Se guardi la pubblicità su un telefono cellulare, non è come quella su un desktop. Su un desktop, e legata alla ricerca. Su un dispositivo mobile, no. Le persone non cercano sui loro telefonini. Le persone passano il loro tempo nelle applicazioni.” Quando a Marissa Mayer (Vice President Search Products & User Experience di Google) chiesero “Qual’è il motore di ricerca perfetto? Se avessi una bacchetta magica e potresti crearlo, a cosa assomiglierebbe? Cosa sarebbe in grado di fare?”, lei rispose così: “Sarebbe una macchina in grado di rispondere a questa domanda, dico davvero. Sarebbe in grado di comprendere discorsi, domande, frasi, concetti. Sarebbe in grado di cercare tutte le informazioni del mondo, trovare differenti idee e concetti, e presentarli in un modo davvero informativo e coerente.” In questa frase, qualcuno ci ha visto la descrizione di ciò che fa Siri. Peccato che Marissa Mayer lavori per Google, mentre Siri ora è nelle mani di Apple 🙂