Settimana scorsa Wikipedia è rimasta spenta per 24 ore. Essendo una risorsa da più di 400 milioni di utenti al mese, che significano il 5°-6° sito a livello mondiale, è stato interessante notare dove si sono riversati gli utenti il 18 Gennaio scorso, quando Wikipedia è rimasta irraggiungibile per tutta la giornata. Dal blog di Experian Hitwise possiamo estrarre qualche dato significativo. Innanzitutto pare che quel giorno, su Wikipedia, siano arrivate la bellezza di 5,8 milioni di visite, oltre ad un altro milione di visite via mobile. Le visite via smartphone sono cresciute del 14% rispetto al giorno precedente – anche perché la versione mobile del sito era raggiungibile, a differenza di quella “tradizionale” – e del 4,1% a livello globale (forse perché tanti curiosi volevano vedere il sito spento). Ma davanti alla porta chiusa, quali strade hanno preso gli utenti? Le prime 10 destinazioni – secondo dati di Experian Hitwise, riportati su Marketing Land – sono state queste:

al primo posto Facebook (in salita dal quarto del 17.01) e al secondo Bing (dal sesto del giorno prima). Curiosamente Google, prima destinazione il 17 Gennaio, non figura nella top ten il giorno dopo. Ancora più interessante, a mio parere, il grafico che evidenzia le variazioni percentuali fra il 17 e il 18 Gennaio:

in questo caso il vincitore è Twitter – con un +534% – che dimostra di essere, ancora una volta, una delle principali destinazioni quando si cercano informazioni e notizie dell’ultim’ora. Cosa che peraltro è il loro vero obiettivo.