Nelle inossidabili istruzioni per i webmaster di Google è scritto: “evita i link a siti di spam o “cattivi vicini” sul Web poiché ciò potrebbe influire negativamente sul tuo posizionamento”. In buona sostanza – come scrivevo anni fa in un post sui link in uscita – bisognerebbe prestare molta attenzione quando si linkano risorse esterne, perché linkare un sito che Google “vede male” è un po’ come “avvicinarsi” a lui, con tutte le conseguenze negative del caso (mai sentito parlare di Penguin Update? 🙂 ). Ma se nel corso del tempo ho pubblicato migliaia di post, con dentro migliaia di link verso risorse esterne, e ora qualcuno di quei siti che ho linkato ha cambiato tema ed è – per esempio – diventato un sito spammoso, cosa rischio? Matt Cutts ha chiarito le cose in questo video:

“Supponiamo di aver linkato un buon sito. Mi piace molto, e quindi lo linko. Penso che sia utile per i miei utenti. Google segue quel link, gli utenti sono felici, la vita mi sorride. Poi però quel sito sparisce. Magari il webmaster ha lasciato scadere il dominio, e ora su quel dominio c’è un sito porno, o qualcosa di brutto. Rischio di essere penalizzato per questo? In linea generale, no. Avere solo qualche vecchio link che punta a risorse spammose non ti creerà problemi; ma se la maggior parte dei tuoi link punta a risorse spammose, pornografiche o fuori tema, la cosa potrebbe iniziare a influenzare la reputazione del tuo sito. Google guarda le cose in modo globale, e succede sempre che dei vecchi link possano puntare verso risorse che restituiscono un 404, che le informazioni contenute cambino o che possano diventare spam. Quindi se hai un solo link che punta ad un contenuti di cattiva qualità, che è cambiato da quando hai messo inizialmente il link, non stai incorrendo in problemi. Al tempo stesso, Google è in grado di riconoscere in vari modi chi cerca di linkare siti spammosi o di pessima qualità. Quindi, in linea generale, io non mi preoccuperei. Preoccupati se stai cercando di nascondere un sacco di link spammosi, ma non preoccuparti se un solo link in uscita punta ora ha un sito di scarsa qualità, o non stare di ricontrollare ogni singolo link in uscita dal tuo sito.” Riassumendo I 3 punti che ritengo più interessanti nel discorso di Cutts sono i seguenti:

  1. “off-topic stuff”: stai attento non solo ai siti davvero “marci”, ma anche a linkare quelli completamente fuori tema rispetto al tuo sito; alla lunga anche questi link posso “confondere” Google.
  2. “we look at the overall nature of the web”: questa frasetta sembra confermare che Google traccia la storia e l’evoluzione dei siti web nel corso del tempo. Pertanto può capire anche le eventuali modifiche effettuate dal webmaster sui link in uscita, e se queste sono naturali o “furbette”.
  3. “don’t re-check every single link on your site”: su questo punto sono un po’ meno d’accordo. Certamente non è il caso di ricontrollare periodicamente a manina tutti i link in uscita per vedere se funzionano o no, ma magari può essere utile automatizzare la cosa grazie a qualche tool. Per esempio, puoi utilizzare Xenu Link Sleuth, o se usi WordPress un plugin come Broken Link Checker o Outbound Link Manager. A corredo di tutto, è sempre bene far riferimento agli Strumenti per i Webmaster di Google, che nella sezione Salute->Errori di scansione riportano tutti gli URL non trovati e non seguiti.

Se hai qualche esperienza negativa circa l’uso dei link in uscita, o se usi qualche altro tool per monitorarli, posta pure un commento qui sotto. 🙂