Ci risiamo. Come profeticamente 🙂 accennavo una settimana fa, il termometro del PageRank continua ad oscillare, puntando questa volta in una sola direzione: verso lo zero. Da PageRank a ZeroRank Si, pare proprio che molti siti, già colpiti nei giorni scorsi da cali di qualche punto, si ritrovino ora con un bel PR0. Se ne hanno diverse conferme su Digital Point, e Andy Beard ha pure coniato un simpatico termine, quantomai azzeccato: “ZeroRank”. OK, ma chi sono i colpiti? Sembra siano quelli di una settimana fa, e in particolare alcuni siti di article marketing e di comunicati stampa. Ho letto in giro anche di qualche directory e qualche blog, nonchè di pagine interne di siti già penalizzati e di pagine relative al profilo degli utenti di alcuni forum e alcuni social network. Gli attuali “azzerati” avevano quindi già visto calare la loro barretta di almeno un paio di punti, ed ora nuovamente di un altro paio (alla luce degli ultimi fatti, azzardo a dire che possono considerarsi veramente penalizzati coloro i quali hanno perso 2 o più punti PageRank alla volta nel corso delle ultime settimane). P.S.: pare inoltre che da un paio di giorni tutti i blog iscritti a PayPerPost si siano ritrovati col PageRank a zero. Conclusione Sto cercando di trovare un comun denominatore dei penalizzati, ma non è affatto facile. Provo quindi ad elencare alcune caratteristiche relative alle pagine e ai siti colpiti dall’azzeramento del PageRank:

  • hanno contenuti troppo eterogenei, alcuni di scarsa qualità, di sovente duplicati su altri siti (è il caso di alcuni siti di AM e CS);
  • hanno parecchi link in uscita, senza l’attributo rel=nofollow (è il caso di alcune directory);
  • sono pagine create ad hoc per inserire link verso propri siti (è il caso delle pagine profilo degli utenti dei alcuni forum e social network);
  • vendono recensioni (è il caso di PayPerPost).

Se lo notate, in 3 casi su 4 stiamo parlando di risorse che NON includono link a pagamento. Google potrebbe quindi aver deciso di azzerare il PageRank a siti/pagine creati col principale (o spesso col solo) scopo di linkare (ovvero passare PR ad) altre risorse? Se la cosa venisse confermata, dovremmo di conseguenza aspettarci anche un “effetto domino”, con le ennesime barrette sgonfiate a destra e a manca…