Eccoci qui col secondo articolo scritto per il Tagliablog. Stavolta parliamo dei click che i nostri utenti fanno sui link in uscita (alcuni li chiamano out-bound) e sull’importanza del monitoraggio di questo parametro. Facciamo una premessa. Questo post è dedicato a chi fa parte, come me, di quella scuola di pensiero che ritiene che i link out-bound debbano esserci, sulle nostre pagine, anche ai fini del posizionamento sui motori di ricerca. Scontata è l’importanza, infatti, del fornire informazioni esaurienti ai nostri visitatori, in relazione ai temi del nostro scrivere. I link non devono esserci e basta, se vogliamo che servano a qualcosa. I link devono piacere e devono essere seguiti dai visitatori. Mettere un link con l’obiettivo che sia visto da un motore ed ignorato dagli utenti (magari per non abbassare il Conversion Rate) non ha senso, inoltre può essere dannoso. Le persone che ci leggeranno devono essere invitate a leggere, non a saltare. Se ci crediamo, è importante che i link sia contestualizzati, resi ben visibili e promossi. A questo punto scatta la necessità del monitoraggio, senza il quale non sapremo mai quali link hanno successo, quante volte si invia una visita ad un partner che si è indicato, quante volte viene scaricata una risorsa. Ovviamente ai SEO potrebbe sembrare inutile tutto ciò, in realtà è importante anche per loro. I motori di ricerca stanno piano piano riducendo l’importanza di come sia fatta una pagina, dando sempre più importanza (che comunque è importante) ad altri parametri quali il traffico, il branding, l’autorevolezza. Ecco, proprio su quest’ultimo aspetto vorrei fare una considerazione. Sapete che il click-rate sui link out-bound è uno dei numeri che concorrono a formare il quadro di autorevolezza di un sito? Se sì, a questo punto sapete perché è importante che i click ci siano. Se crediamo all’importanza dell’autorevolezza, ecco che diventa necessario misurare il numero di click sui link out-bound. Ovviamente ci sono anche altri motivi, per farlo. Ad esempio, se abbiamo accordi specifichi, sapere se in generale i nostri link (suggerimenti) sono seguiti, conta molto. Sapere che i nostri link vengono seguiti ci consente di offrire un servizio migliore sia al visitatore, sia all’eventuale partner. Ovviamente a questo punto si pone il problema di come fare. Ogni strumento di Web Analytics ha un suo metodo. Conversion Lab lo consente, così come Google Analytics e suppongo iMetrix (che non ho avuto modo di provare). Preoccupatevi di questo aspetto, se state scegliendo un sistema di tracking, e controllate come la funzione sia implementata. Autore: Francesco de Francesco di YoYo – Formazione rotolante, docente Web Marketing e consulente.