Dopo la guida per blogger di Google (che ho pubblicato 4 giorni fa), oggi è il turno di un altro ottimo vademecum, definito da Copyblogger come “The Ultimate Blogger Writing Guide“.
Se la guida di BigG offre indicazioni su come creare un blog Google-friendly, quella di Dean Rieck è invece dedicata totalmente a “come scrivere”; eccotela tradotta:
1. Metti il lettore al primo posto
Scopo dello scrivere è quello di una chiara, a volte persuasiva, comunicazione. Nulla a che vedere con te e le tue brillanti idee. Se scrivi solo per impressionare, distrarrai il lettore dal contenuto. Una buona scrittura è come la vetrina di un negozio. Dovrebbere essere pulita e chiara, e consentire una visione completa di ciò che c’è dentro.
2. Organizza i tuoi pensieri
Non hai bisogno di un elenco dettagliato di ciò che stai per scrivere. Ma hai sicuramente bisogno di sapere cosa vuoi dire prima di dirlo. Se ti trovi bene col tipo di schemi che hai imparato a scuola, usa quelli. In caso contrario, butta semplicemente giù una lista organizzata di punti che ritieni importanti. Elimina quindi tutte le idee non direttamente correlate a questi punti.
3. Utilizza paragrafi brevi
Guarda un qualunque giornale e prendi nota di come sono i paragrafi. Son fatti in quel modo per rendere la lettura più semplice, perchè il nostro cervello riesce ad assimilare meglio le informazioni quando queste sono suddivise in piccoli pezzi. Nella scrittura tradizionale, ogni paragrafo dovrebbe sviluppare una sola idea e includere diverse frasi. Ma nel blogging lo stile è più informale, e i paragrafi possono essere costituiti da una sola frase o addirittura una sola parola.
4. Usa frasi brevi
Dovresti usare frasi brevi per lo stesso motivo per cui utilizzi paragrafi brevi: sono più facili da leggere e da capire. Ogni frase dovrebbe includere un unico, semplice pensiero, altrimenti si rischia di creare complessità e confusione.
5. Utilizza parole semplici
Visto che il tuo obiettivo è quello di comunicare e non di impressionare, le parole semplici funzionano meglio di quelle difficili. Scrivi “ottieni” invece di “procura” (questa frasetta non è traducibile al meglio in italiano: sarebbe Write “get” instead of “procure.”). Scrivi “usa” invece di “utilizza”. Usa più parole solo se ti è impossibile esprimere il concetto con una parola sola.
6. Sii specifico
Non scrivere “molti dottori raccomandato la medicina X”. Scrivi “il 97% dei dottori raccomanda la medicina X”. Non scrivere “il prodotto è disponibile in vari colori”. Scrivi “il prodotto è disponibile nei colori rosso, verde, blu e bianco”. Vai al punto. Dì quello che vuoi dire. Usa nomi specifici.
7. Scrivi in uno stile colloquiale
C’è un segnale stradale vicino a dove abito che mi irrita ogni volta che lo vedo. Dice: “mantieniti sulla corsia attuale”. Perchè è così formale? non sarebbe meglio: “resta nella tua corsia” oppure “non cambiare corsia”? Se scrivi come se indossassi cilindro e guanti bianchi, è chiaro che crei una certa distanza tra te e chi ti legge.
8. Sii chiaro
E’ probabilmente la regola più importante di tutte. Senza chiarezza, ciò che scrivi è un fallimento a tutti i livelli. Sarai sicuro di essere chiaro solo quando il lettore avrà perfettamente capito il significato di ciò che avevi in testa. E’ questa la difficoltà. Guarda ciò che hai scritto con un occhio obiettivo. Considera che potrebbe essere frainteso, e riscrivilo. Trova quello che è irrilevante, ed eliminalo. Prendi nota di ciò che manca, e inseriscilo.
Se fallisci, è perchè probabilmente non hai nulla da dire, sei troppo preoccupato a guardare il modo in cui scrivi o entrambe le cose.
Se segui i suggerimenti qui sopra, eviterei questo e molti altri problemi.
Inoltre ti accorgerai che i tuoi scritti saranno più vivaci, ricchi di significato, e anche più redditizi.
- Internet Business Specialist
13 risposte
Stupendo!
Grazie 1000!
E’ evidente che il “definitivo” quì svolge un ruolo di potenziamento dell’headline. Serve a incuriosire a non a sugellare formule di verità.
A Dean Rieck non interessava tanto fissare delle regole eterne – consapevole del fatto che la “parola scritta”, con tutte le sue possibili combinazioni, non si presta a simili processi regolamentativi – ma piuttosto farci leggere il suo post.
Riuscire, tuttavia, a farne uno schema (più o meno valido), è ammirevole, anche quando le cose dette possono apparire banali.
Ma poi chi stabilisce il confine a partire dal quale le informazioni sono banali per i lettori?
Molti sono dell’opinione che dare del tu sia giusto, credo però che vadano distinti i casi, anche in base a quello che vuole essere il sito.
Probabilmente per un blog puro va più che bene dare del tu ma sinceramente credo che utilizzare toni più formali in determinati siti web sia necessario e non infastidisca l’utente, anzi!
Speriamo che sia proprio la guida definitiva e che dopo non ne scrivano più.
Il mio consiglio, è quello di estrarre da queste guide ciò che c’è di buono, scartando il resto.
Eppoi, soprattutto nel campo della scrittura, ognuno ha il suo stile… 😉
beh son d’accordo a metà.. in effetti in alcune culture basta leggere un manuale per diventare medico, se ti ammali a Londra e vai a fare una visita il dottore apre il manuale e cerca i tuoi sintomi..
Nella blogosfera quindi valgono poche regolette pronunciate a mo’ di santone…
Tuttavia, da neonata blogger, apprezzo anche queste “banalità” perchè riescono a fissare alcuni punti importanti per una scrittura valida.
p.s non sono d’accordo però sul punto “6. Sii specifico” , quella è una regola del giornalismo.. e non è detto che debba essere applicata nel nostro contesto.
Seguo a ruota Mushin e sono assolutamente d’accordo con lui. Infatti, oltre a non amare questo genere di post (non la tua traduzione, Taglia, gli originali), sopporto a fatica il loro essere portatori di verità assolute e definitivi. Così, a pelle.
Mi ha sempre divertito la tendenza della blogosfera anglofona a scrivere banalità come se si trattasse dell’epifania della Verità.
da stampare immediatamente!
@timendum: beh, è definitiva secondo il punto di vista di Dean Rieck 🙂
Inoltre il concetto di “definitivo”, espresso in quel mio post, è un pochino diverso: se avessi pubblicato”la guida definitiva per blogger” avrei esaurito un filone. Ma qui, di definitivo, c’è solo il “ramo” relativo alla “scrittura”.
Quindi (solo per farti un esempio) potrei scrivere in futuro “la guida definitiva alla scelta della piattaforma per blogger”, oppure “la guida definitiva ai plugin di WordPress”… basta usare un pò di fantasia 😉
Scusa, ma qui dici:
https://tagliaerbe-staging.bmavqlqcwx-pxr4kxl853gn.p.runcloud.link/2008/10/il-post-definitivo-meglio-evitarlo.html
E ora pubblichi la “guida definitiva” ?
Mi ha colpito molto il punto 6: mi sembra più un punto rivolto al Google-Friendly, oltre che al “come-scrivere”.. perchè dice di specificare ed essere dettagliato, quindi più parole più contenuti unici.. comunque molto importante per ambe due le guide sicuramente..
Io aggiungerei:
9. Scrivi titoli interessanti per un lettore umano non solo per Googlebot…