Ha 46 anni, ma non se li sente per niente. Non è sposato (lui dice “per scelta”). Si occupa di motori di ricerca, ed è amante della natura e del buon cibo. Gualtiero Santucci, alias MarcoTuscany… come e quando nasce questo nickname? Intanto saluto te e tutti i tuoi lettori, so che il tuo blog è molto seguito e ne sono contento. Il nick MarcoTuscany nacque ormai qualche anno fa, quando mi iscrissi per la prima volta al forum di html.it. Volevo trovare un nome simpatico e rotondo, forse un po’ come me (rotondo di sicuro simpatico lascio il giudizio a chi mi conosce) e quindi visto che si è sempre restii all’inizio a dire subito il proprio nome di battesimo, scelsi di abbinare il mio secondo nome appunto Marco, alla mia regione che è la Toscana ed ecco qui “MarcoTuscany”. Parlaci delle tue esperienze lavorative… è vero che hai fatto anche il “cavatore di tartufi”? Esattamente io discendo da una famiglia di commercianti da diverse generazioni, gente che nella loro vita si sono dati molto da fare nel commercio di vari generi tra i quali il pane, generi ortofrutticoli e appunto tartufi. I tartufi sono stati da sempre più una passione che un vero lavoro per me, anche se poi lo sono diventati, ma bisogna capire che non si può affidare il proprio reddito di un anno ai soli tartufi, a meno di non avere una grossa azienda alle spalle e quindi, visto che ciò che rende è il tartufo bianco che si commercia per tre mesi l’anno passai alla mia vera passione che è internet. … e poi hai conosciuto internet … Si, internet a casa mia è arrivato come penso per tutti i principianti, con il primo pc, che mi serviva soprattutto per fare pratica con quel mondo ancora pieno di incognite ma cosi affascinante ed attraente per me. Il primo vero contatto col web fu il mio sito dei tartufi, lo feci realizzare da un conoscente che più che altro si preoccupò di spillarmi dei soldi, visto che io non avevo mai messo mano ad una pagina web, mi faceva del lavori con il contagocce, e se li faceva pagare profumatamente. I risultati furono deludenti a tal punto che mi decisi di imparare almeno le basi, i rudimenti della costruzione di un sito. Perfezionai quel sito, ne feci un piccolo e-commerce e iniziai ad apprendere i primi dettami del posizionamento nei motori di ricerca, visto che il precedente “webmaster” (mai termine fu più impropriamente usato) non aveva pensato a questo, si era limitato ad inserire un lungo meta keywords e null’altro. Da quando hai iniziato a fare il SEO? La scintilla è nata proprio nel periodo che seguì la realizzazione del mio sito per i tartufi, appena iniziai a realizzare che chi mi aveva fatto il sito mi aveva lungamente preso in giro e che io avevo ottenuto ottimi risultati dopo solo alcuni mesi di smanettamento, intuii che quei risultati potevano essere messi a frutto anche facendo lavori per altri, certo questo non è avvenuto automaticamente, nessuno mi conosceva e l’abitare in un piccolo paese di montagna non mi ha mai agevolato come potete immaginare. Ma il coraggio non mi è mai mancato, la passione era ed è tanta e questo mi ha consentito di imparare qualcosa a suon di test, anche di arrabbiature perché no, fino ad arrivare dopo un po’ di tempo a pensare seriamente alla realizzazione di un sito dedicato al posizionamento nei motori di ricerca. Nacque così la prima versione del sito www.posizionamento-nei-motori.com che adesso è il sito ufficiale della nostra agenzia RankLab Studio. Sei un SEO più orientato ai contenuti, o alla programmazione? Quanto sono importanti (in percentuale) questi 2 parametri nel completamento della figura di un SEO? La figura del SEO, come ce la immaginiamo tutti, sembra essere una entità misteriosa, pare di visualizzare una specie di mago merlino che immerso nei suoi alambicchi, escogita pozioni miracolose capace di far resuscitare anche il più defunto dei siti web. In realtà anche se mi piace che mi si immagini così, per essere un bravo SEO bisogna conoscere tante cose, fare questo mestiere significa non soltanto avere competenze e conoscere profondamente il Web e i motori di ricerca, ma sapersi rapportare con i clienti, saperli indirizzare e consigliare al meglio secondo gli obbiettivi da raggiungere e vedere il posizionamento come una azione di marketing più completa, non limitata alle piccole ottimizzazioni che si fanno normalmente on page. Anche se si è tesi a pensare che per il posizionamento di un sito contino solo determinati elementi, vedi le intestazioni di paragrafo, il title ecc. Personalmente sono uno stakanovista del html puro e ogni volta che posso realizzo delle pagine solo con un editor ( Programmers Notepad ) ma questo non significa che sia cosi ottuso da non capire che al giorno d’oggi si possano e in certi casi si sia obbligati a realizzare siti dinamici sia .asp che .php per esigenze tecniche e di gestione, per questo sto orientando parte dei miei studi nell’apprendimento e miglioramento di tali linguaggi. La tua azienda si occupa anche di sviluppare siti web: quanto è importante coniugare SEO e web design? Consiglio tutti di rivalutare il ruolo di una buona grafica e accessibilità dei siti Web, con il mio socio Stefano Martini che è veramente un bravo grafico, (e non solo) ci siamo orientati nel realizzare almeno quando è possible, siti accessibili e con codice validato. Anche il nostro sito www.posizionamento-nei-motori.com è stato da noi completamente rivisto e validato Strict 1.0 e devo dire che questo ha fatto bene a molte cose, non ultima quella di un ancora migliore posizionamento per alcune serp anche molto competitive. Questo accade non tanto perché validare il codice possa migliorare da se le posizioni in serp ma perché fornisce agli spider pagine veloci da scansionare e, se intelligentemente strutturate anche con gli elementi focali in evidenza. Come vedi evolvere il posizionamento? Non sono d’accordo con chi dice “il posizionamento è destinato a finire” o meglio sono convinto che se il SEO è previdente e si mantiene aggiornato, seguendo con sensibilità l’andamento del mercato e del marketing in generale, possa avere sempre il suo posto in questo ambiente. Chissà forse tra qualche anno ci chiameranno in un altro modo, ma credo che le esperienze fatte sul campo in tanti anni possano essere sempre applicate in futuro, soprattutto quelle riguardanti lo studio dei modi comportamentali degli utenti e dei navigatori. La natura umana è sempre la stessa, magari cambiano le fasce di età, alcune mode, ma sempre uomini siamo, con i nostri desideri ed aspirazioni ed è su questi desideri primari che dobbiamo far leva per colpire nel segno. Parlaci dei tuoi obiettivi nel breve, medio e lungo termine. Chi mi conosce sa che non sono una persona che si da troppa importanza, o meglio quando mi rapporto con una persona credo sempre che ci sia da imparare da chiunque, ho fatto della semplicità una mia maniera di essere e la applico dappertutto, dalla realizzazione siti Web, ai rapporti interpersonali. Con questa base intendo affrontare le sfide presenti e future, la piccola Web Agency che io e Stefano Martini abbiamo messo in essere sta proseguendo la sua attività in modo egregio, i clienti sono in aumento e per nostra scelta non diciamo mai di no a nessuno. Realizziamo siti Web dalla registrazione del nome di dominio, fino alla pubblicazione e alla sua promozione nei vari canali, in primis i motori di ricerca. Nell’ultimo periodo siamo stati gratificati nell’essere stati scelti da alcune importanti aziende per i restyling e posizionamento dei loro siti aziendali, quindi a breve, contiamo di incrementare la nostra presenza sul web aggiungendo alla già presente versione in Italiano, anche quella in lingua inglese, al fine di raggiungere una clientela internazionale. Ricordi con particolare piacere qualche tua intuizione o qualche particolare che hai poi usato nelle tue tecniche di posizionamento? Si in effetti, essendo io uno sperimentatore nato, ho cercato sempre di escogitare alcune soluzioni che mi avessero dato dei vantaggi, specie su Serp molto combattute e inflazionate. Ricordo con piacere il mio Test, che poi spiegai sul forum Html.it, riguardante i numeri di Fibonacci, cercai di applicare per quanto possibile, la sequenza aurea di Fibonacci alle posizioni delle parole chiave nella pagina e devo dire che funzionava bene, la verificammo con amici e i risultati almeno per quanto riguarda le ottimizzazioni on page furono davvero buoni. Nel mio percorso ho spesso usato anche tecniche borderline, sono ancora orgoglioso di essermi inventato almeno 3 sistemi per nascondere dei layer sulle pagine senza la possibilità che venissero individuate dagli spider dei motori, nemmeno quelli più “esigenti”, ma questo ormai è preistoria, si parla di prima dell’entrata in azione dei Quality raters, oggi non è più possibile usare questi escamotage. Ti ringrazio di questa intervista, non sono abituato ad essere intervistato ma mi è piaciuto il carattere informale di questa chiacchierata e ti saluto facendo a te e ai tuoi lettori, gli auguri per un anno 2007 ricco di soddisfazioni e di serenità.