Leonardo Bellini non è propriamente una figura SEO/SEM “pura” (come quelle che ho intervistato di recente), ma ha comunque maturato una notevolissima esperienza in ambito internet, marketing e comunicazione online: in questo scambio di battute scoprirete qualcosa in più su di lui, ed anche qualche buon consiglio su come fare business con il web 🙂 Ciao Leo, che ne diresti di una presentazione in stile “elevator pitch”, da 30 secondi, lunga come un viaggio in ascensore o come uno spot TV? Eccola qua: mi considero un ingegnere atipico, che si occupa per passione e professionalmente di internet, marketing, analisi e sviluppo di progetti web dal 1998. Ho lavorato in aziende come Italtel, Omnitel-Vodafone, Matrix Virgilio, ricoprendo svariati ruoli, sia manageriali (Responsabile del Portale Web di Omnitel 2000 – Start up di Internet), Senior Web Project Manager ed E-business Manager in Matrix–Virgilio. Nel 2003 mi sono masterizzato al MIP, la Business School del Politecnico di Milano, dal 2004 faccio l’assistente ad un Corso di Marketing industriale presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Dal 2004 tengo corsi e seminari presso molte Business school e centri di formazione (STOGEA, AteneoImpresa, LRA etc.). Nel 2006 ho pubblicato il mio primo libro “fare business con il web” e a fine dicembre ho creato DML, Digital Marketing Lab. Cosa ti ha portato il libro? Cosa ci puoi dire di questa esperienza? Moltissimo direi; innanzitutto mi ha permesso di incontrare e conoscere molte persone interessanti e di stringere amicizie preziose; le gratificazioni maggiori le ho avuto dai lettori che mi hanno scritto per farmi i complimenti o che hanno segnalato la lettura in forum e sui siti blog… com molti di loro, te compreso, ho un grosso debito di riconoscenza, come con Giorgio Tave che su di me ha organizzato un evento Live come esperto di settore. Come hai promosso il tuo libro? Con un approccio integrato; una strategia multicanale, push-pull, online-offline; ti faccio qualche esempio: eventi e presentazioni del libro in librerie (Mondadori a Torino, Roma, Bologna, Hoepli a Milano) ma anche partecipazione a Forum (MymarketingNet) ed eventi Live (GTForum). I comunicati stampa online e la pubblicazione di articoli su siti di Article marketing come Fastpopularity e Articolista.com e di Portali specializzati (Manager.it, economiaemanagement.it, alVerde.net) hanno certamente contribuito. Alcuni blogger hanno poi recensito direttamente e dato visibilità al mio libro, favorendone la notorietà. Per finire non ho trascurato alcune azioni da guerrilla, come cartoline in alcuni pub e nella metropolitana milanese :-). Per saperne di più potete leggere il mio case study su Slideshare. Quali sono state le attività più efficaci, come buzz e ritorni? Ci sono stati alcuni eventi, per così dire virali, che hanno suscitato grande interesse e curiosità; molti blogger per es. hanno ripreso la news dello streaming live dell’evento di Roma, organizzato da Ateneo Impresa, e ancora di più della mia partecipazione all’evento Live al GTForum. Insomma, ho assistito al tam-tam della tribù, riprendendo un paragrafo del mio libro :-). Quello che mi ha colpito di più è stata la grande accoglienza e partecipazione da parte dei blogger, che hanno recensito il libro e invitato altri a leggere il mio libro. Quanto hai investito per la promozione? Mi vergogno quasi a dirlo, ma praticamente niente, meno di 1000 euro per il sito web e altri piccoli tool per la gestione della newsletter. Insomma una piccola riprova che si può fare comunicazione e marketing online a basso costo. Certo, l’argomento del libro ne ha favorito la diffusione e la sua viralizzazione online… Dal tuo osservatorio, come valuti l’approccio business al Web da parte delle aziende italiane? Di questo ho avuto modo di parlarne in varie occasioni, Enrico Ladogana ne ha fatto un post su Marketing Routes; a mio avviso ancora gran parte delle aziende italiane, a meno che non siano pure-business, vivono ancora le attività online, come un costo necessario e non come una reale opportunità di business. Molte, anche medie-grandi, fanno fatica a rispondere a domande del tipo:

  • Quali sono gli obiettivi che intendi conseguire con la tua presenza online?
  • In che modo tali obiettivi si integrano o riflettono gli obiettivi della tua azienda (es. aumentare le vendite, generare contatti qualificati fare brand awareness, ridurre i costi di assistenza telefonica, etc.)?
  • Come valuti l’andamento del tuo sito in chiave business? Quali sono i ricavi attesi, e a fronte di quali investimenti, in sviluppo, promozione e manutenzione?

Molto spesso in definitiva il web non viene considerato e trattato come un qualsiasi progetto di marketing o di business, per cui non viene sviluppato un adeguato piano di marketing online, anche se, devo dire, le cose stanno cambiando… Facci qualche esempio… Per esempio la diffusione della cultura e degli strumenti di Web analytics aiutano a misurare l’efficacia di una iniziativa web based e di dare una reale valutazione in termini di efficacia ed efficienza al tuo progetto di internet business. Ecco alcuni esempi:

  • Qual è la campagna pay-per-click che sta portando maggior valore al tuo business?
  • Qual è il ROI associato alla singola campagna, fino al dettaglio della singola keyword?
  • Da quale canale arrivano i visitatori con maggiore probabilità di acquistare o di iscriversi alla tua newsletter?
  • Qual è la percentuale di abbandono del carrello dei tuoi visitatori durante il processo di acquisto?

Un approccio del genere ti permette dunque di ottimizzare le prestazioni del tuo sito sia in termini di Web Design e usabilità e delle tue campagne di marketing online, di qualunque natura esse siano (dalle campagne banner, a quelle pay-per-click o a quelle viral). Parliamo di marketing online e di comunicazione. Quali sono secondo te i trend del prossimo futuro? Come accennavi anche tu al tuo intervento al Corso Seo Estreme di Madri, il video e il video marketing sembra essere la next Killer application, anche se a mio avviso assisteremo alla definitiva consacrazione dei social media ed al loro utilizzo e ottimizzazione in chiave marketing, (Social Media Optimization); tale trasformazione “social” sta trasformando nel mondo la comunicazione corporate e le Pubbliche relazioni (si parla di Pr 2.0 come della next big thing) anche se, quando ne parlo ai miei seminari, mi sembra che tale approccio alla comunicazione ed alle Pr basato sui social media sia ancora poco noto, direi pure pressoché sconosciuto… Come e in che misura stanno cambiando le professionalità in rete? Stanno cambiando molto, direi; in effetti un Seo che si rispetti dovrebbe aggiungere al suo bagaglio di conoscenze anche aspetti di SMO e non solo SEO, dovrebbe essere in grado di identificare e costruire una strategia di natural link building, ovvero saper identificare siti autorevoli e di fiducia (Trust e Trustrank è il nuovo mantra); sapere come favorire la linkability del nostro sito da un sito di questo tipo diventa infatti critico e strategico per un buon posizionamento. Non dico una cosa nuova dicendo che si sta assistendo alla convergenza del SEO e delle PR. In mezzo ci sta il blog, come mezzo e strumento per favorire le PR e il posizionamento al contempo. Quali sono ad oggi i principali impieghi o obiettivi che un’azienda associa al proprio sito Web? Ho proposto recentemente un sondaggio ai circa 500 iscritti alla mia newsletter di fare business con il web; tra cui ho chiesto quale fosse l’obiettivo principale per il loro sito web aziendale rispetto alle 4 fasi del ciclo di vita del cliente: reach, acquisizione, conversione, fidelizzazione. Per la gran parte di essi, acquisire online nuovi clienti o potenziali tali rimane l’obiettivo principale online; in misura minore hanno attribuito al loro sito la capacità di fidelizzare i loro clienti. Ultima domanda: quali sono i tuoi progetti e il tuo sogno nel cassetto. Sperimentare, testare e innovare nuove forme e strumenti di comunicazione e marketing online, per me e per i miei clienti, dai video ai webinar ai podcast per quanto riguarda nuovi modi per fare formazione e diffondere la cultura. Sono sempre più convinto che i forum, i Barcamp, gli skypecast e i webinar e i podcast e piattaforme come slideshare, Youtube e podango, saranno i banchi di scuola e le aule del domani. Come obiettivo personale, vorrei lanciare a settembre DML, sviluppare il mio blog digital marketing lab, continuare a parlare e diffondere la cultura e la pratica del marketing digitale; per questo conto quest’estate di scrivere il sequel “londinese” del mio primo libro, ambientato a Parigi. Se qualche lettore volesse porre ulteriori quesiti a Leonardo Bellini, può farlo su SEO Carpediem: tutte le domande raccolte, saranno oggetto di un prossimo “LIVE Blog”.