Intervista a Leo Babauta (Zen Habits)

Leo Babauta è un blogger professionista, ma non è il classico make money blogger.

Leo è maggiormente orientato alla “crescita personale”, infatti sul suo blog (che si trova stabilmente nella Top 100 di Technorati) tratta in prevalenza di questi temi: raggiungimento degli obiettivi, produttività, organizzazione, GTD (ovvero Getting Things Done, traducibile in “fare in modo che le cose vengano fatte”), motivazione, eliminazione dei debiti, risparmio, mangiar sano, semplificazione, vita frugale, educazione dei figli, felicità e attuazione (con successo) delle buone abitudini.

“Ti bastan poche briciole, lo stretto indispensabile, e i tuoi malanni puoi dimenticar” cantava l’Orso Baloo nel Libro della Giungla… cerchiamo di capire se questa è anche la filosofia di Leo Babauta 🙂

Un anno fa hai lasciato il tuo lavoro, e sei diventato un blogger professionista. Fai il bilancio degli ultimi 12 mesi.
I 12 mesi dopo aver lasciato il mio vecchio lavoro ed essere diventato un blogger a tempo pieno sono stati meravigliosi!
Posso lavorare da casa, trascorro più tempo con mia moglie e i miei bambini, sono il boss di me stesso, decido io cosa devo o non devo fare, sono pigro nei giorni in cui lo desidero, e faccio sempre ciò che mi piace fare.

Credo inoltre di essere molto più produttivo.
Nel 2008, Zen Habits è cresciuto da 26.000 a 80.000 lettori (via feed), cosa che ritengo essere un buon risultato.
Inoltre ho scritto e pubblicato il mio libro, The Power of Less, mi sono allenato e ho corso due maratone, mi sono sposato in chiesa (prima ero sposato solo civilmente) e sono andato in viaggio di nozze in Thailandia, ho scritto e pubblicato un paio di ebook e ho lanciato un blog per scrittori e blogger (writetodone.com) che ora è uno dei primi 10 blog sulla scrittura.

Quindi posso dire che è stato un buon anno! 🙂

Col tuo lavoro di blogger devi mantenere moglie e 6 figli. Pensi quindi che il blogging sia un “lavoro sicuro”?
Di certo non è un “lavoro sicuro”, se pensi di ottenere un reddito stabile e vuoi la certezza di ricevere uno stipendio fisso.

In ogni caso, non ho lasciato il mio vecchio posto di lavoro fino a quando non sono stato abbastanza sicuro che il reddito prodotto dal mio blog sarebbe stato più che sufficiente per mantenere la mia famiglia, e ho anche messo da parte dei risparmi per qualche mese nel caso le cose non avessero funzionato.

Ora sono felice di poter dire di essere in grado di mantenere me e la mia famiglia, se non con il blogging almeno con una qualche forma di scrittura – ebook, libri, etc.
Credo finalmente di avere trovato la mia vocazione.

Vivi a Guam, un’isola dell’Oceano Pacifico. Credi sia un vantaggio (anche economico), oppure uno svantaggio?
Ogni luogo ha i suoi pro e i suoi contro, ma amo vivere a Guam.
In qualità di blogger è un leggero svantaggio, perchè non posso facilmente partecipare a conferenze o incontri con altri blogger.
Ma Guam è davvero un bel posto, che unisce le comodità della moderna tecnologia tipiche della società americana con la rilassatezza e lo stile di vita semplice degli isolani.
E’ perfetto per scrivere cose sulla “semplicità produttiva”!

Parlaci del tuo lato “spirituale”…
Sono cattolico (come la maggior parte delle persone che vivono a Guam), ma anche interessato a due filosofie orientali: il Buddismo Zen e il Taoismo.
Entrambe parlano di semplicità e “profondità”, concetti che mi attraggono molto.
Di recente ho iniziato a fare della meditazione ogni mattina, soprattutto per aiutare me stesso ad essere una persona migliore.

Credo inoltre negli insegnamenti di Cristo, e penso che il suo Discorso della Montagna sia una delle più belle cose mai scritte.

Parliamo del tuo libro, “The Power of Less: The Fine Art of Limiting Yourself to the Essentials … in Work and in Life“… come puoi applicare questa filosofia al “bloggare per soldi”?
Nel blogging, la cosa più importante è quella di fidelizzare i lettori.
Non puoi fare soldi se non hai lettori.
Per applicare la filosofia del The Power of Less al blogging, devi capire l’impatto che hanno i singoli “task”, quali sono gli elementi essenziali.
In base alla mia esperienza le cose essenziali, che hanno il maggiore impatto nella crescita di un blog, sono queste:

  • creare dei contenuti eccezionali, estremamente utili, con un buon titolo
  • scrivere su altri blog dei guest post eccezionali, estremamente utili, per accrescere la tua visibilità
  • coinvolgere i lettori nei commenti
  • entrare in contatto con altri blogger

Queste sono le cose essenziali, e la maggior parte del tuo tempo deve essere spesa per queste.
Cerca di minimizzare il resto, come ad esempio:

  • controllare le statistiche e i guadagni
  • armeggiare con i vari ad network o i widget
  • scrivere troppe email
  • perdere tempo sui vari social media come Digg
  • giocherellare troppo col layout del tuo blog

Quante ore dedichi giornalmente al tuo blog? Parlaci della tua tipica giornata lavorativa.
Solo su Zen Habits, spendo fra le 2 e le 4 ore al giorno, in base a quello che devo fare.
Solitamente si tratta solo di 2 ore – scrivo un post, rispondo alle email e ai commenti.
Ma mi capita di lavorarci anche parecchie ore in più.
Lavoro inoltre per promuovere il mio libro e per scrivere guest post per altri blog.

La mia tipica giornata lavorativa inizia solitamente scrivendo – mi piace farlo prima controllare la posta o di rispondere ai commenti.
Scrivo il mio post giornaliero, o scrivo un pezzo di un libro o di un ebook, o scrivo un guest post.
Cerco di fare tutto il lavoro di scrittura molto presto, in modo da non rimandarlo a fine giornata.
Quindi mi butto nelle email, rispondo ai commenti, guardo le statistiche, leggo altri blog, etc.
E in mezzo, prendo qualche pausa e spesso faccio un pisolino nel pomeriggio 🙂

Ultimo quesito: dicci qual’è il trucco di Leo Babauta per creare un blog di successo.
Beh, non ci sono trucchi – è solo duro lavoro.
Devi focalizzarti sulle cose essenziali che ho menzionato sopra – e la più importante è quella di creare contenuti eccezionali, utili.
Se lo farai, avrai successo.
Elimina tutto il resto e focalizzati solo ed esclusivamente su questo punto.
Se sei interessato all’argomento, puoi leggere anche l’altro mio blog, writetodone.com.