“Un concorrente non può fare pressoché nulla per danneggiare la tua posizione o richiedere la rimozione del tuo sito dal nostro indice.” In questa frase, contenuta nella pagina “Temo che la concorrenza stia pregiudicando il posizionamento del mio sito su Google. Che cosa posso fare?” del Centro assistenza webmaster di Google, la parola che preoccupa di più è “pressochè” (che sta a significare che forse, qualcosa di brutto, il nostro concorrente può davvero fare). L’argomento è stato oggetto di un recente articolo di Forbes.com dal titolo The Saboteurs Of Search, che include anche i 7 modi nei quali il tuo sito può essere sabotato.Eccovi in sunto i 7 “cattivi consigli” (che da buoni White Hat SEO sicuramente NON applicherete):

  1. Google Bowling (creazione di migliaia di pagine con migliaia di link del concorrente incluso in esse);
  2. Tattling (segnalare a Google se il concorrente compra o vende link);
  3. Google Insulation (creazione di nuovi contenuti e nuove pagine, con lo scopo di superare quella del concorrente e farlo sprofondare nelle SERP);
  4. Copyright Takedown Notices (richiedere al motore di ricerca la rimozione dei contenuti del concorrente per violazione al copyright);
  5. Copied Content (copiare i contenuti originali del concorrente su siti più vecchi e con un miglior PageRank/Trustrank, in modo da far risultare duplicate tali pagine e quindi penalizzarle);
  6. Denial of Service (rendere irraggiungibile il server web del cliente tramite un attacco DoS);
  7. Click Fraud (se il concorrente si fa pubblicità tramite AdWords o altri programmi pay-per-click, utilizzare un clicktool per generare migliaia di click fraudolenti, prosciugandogli quindi in brevissimo tempo il budget e facendo sparire di conseguenza gli annunci pubblicitari da motori e siti).

Fonte: Google Blogoscoped, ripresa da Marketing Routes e parzialmente anche da SjA.