Ho avuto modo, nei giorni scorsi, di scambiare 4 chiacchere con Alessandro Bonomo, dall’agosto 2005 Product Manager di Virgilio Ricerca e da sempre appassionato di search engine, con un passato di webmaster di diversi siti tematici e di “ricercatore” nell’ambito SEO/SEM. Ecco cosa ne è uscito. Passato, presente e futuro dei motori di ricerca Cosa ci riserva il futuro lontano posso solo immaginarlo….. magari qualche applicazione basata sull’intelligenza artificiale? Sull’interazione uomo-macchina? Ma previsioni non mi azzardo certo a farne! 🙂 Nel medio / breve termine invece credo che ci sia molto spazio per miglioramenti mirati sulle interfacce (anche e soprattutto la nostra!). Ogni tanto penso che negli ultimi anni internet è cambiato totalmente (il web 2.0 è un’etichetta azzeccatissima)… esplosione dei social networks, del fenomeno video.. insomma, un vero e proprio salto in avanti. Eppure, se vedi le interfacce dei motori, sono più o meno le stesse di 10 anni fa! Magari c’è più di una buona ragione… ma personalmente mi sfugge. Mi metto nei panni di uno che fa una query, ad esempio su un personaggio famoso. Abbiamo una ricerca video, una ricerca immagini ed una ricerca news che sono in grado di darmi risultati rilevanti per questa query: perchè non mostrare delle preview sulla colonna destra, accanto ai risultati naturali, di tutte queste cose? Tra l’altro, si tratta di un’area commercialmente irrilevante (pare che Google ci faccia solo il 5% dei ricavi negli ads su colonna) e fuori dal focus visivo (quindi o ci metti del materiale visivamente rilevante o nisba). Oppure se l’utente mi ricerca una località turistica, perchè non mostrare accanti ai risultati naturali, uno shortcut della mappa, un richiamo a del contenuto qualificato che magari non appare in prima pagina (nel caso specifico noi come Portale possiamo avere le guide di viaggio), il meteo, l’ora locale per le località estere ed altre informazioni che possono essere rilevanti? Secondo me, questo di rendere la ricerca più ‘cross’, più orizzontale, andando a prendere elementi sia delle ricerche verticali – che è un ambito in grossa crescita almeno per quanto riguarda noi di Virgilio – che contenuti featured per integrare i risultati naturali in maniera possibilmente ‘visual’ e quindi rendere l’esperienza di ricerca più ricca e rilevante è una prospettiva di sviluppo attraente. Al tempo stesso la pulizia e la chiarezza delle user interfaces è importante: bisogna trovare un equilibrio (anche ai fini della redditività.. ovvio :-)) Il nuovo Askx è un tentativo interessante e coraggioso secondo me. Io lo farei in maniera leggermente diversa, più ‘mirata’ e meno densa di suggerimenti, di sollecitazioni: questo perchè i suggerimenti all’utente è giusto darli se veramente rilevanti. Se si sbaglia per eccesso, dando troppe sollecitazioni con shortcut non rilevanti, alla fine diventa un discorso ‘in perdita’. Anche lo stesso Google sta cercando di implementare qualche concetto ‘cross’, in parte in maniera automatica ed in minima parte con aggiustamenti editoriali (cfr. ad es. http://www.google.com/search?hl=en&safe=off&q=los+angeles+downtown&btnG=Search ) senza dimenticare le cose che stanno sperimentando su searchmash, il che è un’altra cosa che mi fa pensare che questa è una strada interessante dove vedremo (anche e soprattutto su Virgilio) delle belle novità in futuro. Poi mi faccio un’altra considerazione: ormai Google ha un brand, una qualità percepita che gli altri non hanno. Inutile tentare di copiarli, avranno sempre un ‘percepito’ migliore del nostro. Tanto vale provare a fare qualcosa di diverso, che Google non ha interesse o non ha pensato di fare. Come dicevo nell’intervento del post, il discorso che stiamo cercando di portare avanti qui a Virgilio – considerando che il mercato dei motori in Italia è all’80% nelle mani di Google e per cui ci si trova più che altro a ‘combattere’ per la ‘seconda query’, quella che gli utenti fanno per trovare qualcosa che non trovano su Google – è di differenziare la nostra ricerca rendendola più completa e più cross. Una differenziazione in positivo, anche col rischio di complicarci la vita, insomma. Motori di ricerca, da testuali/lessicali a semantici Questo è un passaggio che vedo molto denso di difficoltà. Vedendo i motori di ricerca semantici, o almeno quelli che si dichiarano tali (es. Hakia o Accoona, che tra l’altro non mi sembra sia nemmeno catalogabile come tale…) mi pare di vedere che per ora non offrano buone alternative d’uso ai motori testuali. Aspetto con ansia Powerset, che è sempre in ‘stealth mode’ (a mio parere un modo elegante per dire che non c’è nulla di concreto pronto… se sono in fase così avanzata come spifferano alla stampa, perchè non rendere disponibile una demo? E’ una cosa che non capisco, potrebbero avere un sacco di indicazioni utili dagli utenti, invece…). Ma dal mio punto di vista per ora i linguaggi umani sono entità troppo complesse, ‘contestuali’ ed ambigue per potere costruire un motore di ricerca attorno alla comprensione del linguaggio. Magari buoni risultati oggi si possono ottenere su determinati ambiti verticali (es. un motorino per il travel o per gli annunci… dove si sa a priori che il linguaggio viene usato in un determinato modo). Ma abbracciare tutto il linguaggio umano – senza parlare delle differenze logico-sintattiche tra le varie lingue – è una strada che vedo molto difficile e non a caso tutti sono concordi nel ritenere che le esperienze sui motori semantici fino ad oggi sono state una delusione. Secondo me oggi risultati migliori si possono ottenere magari sovrappesando l’aspetto della correlazione statistica tra parole e concetti negli algoritmi di ricerca, ma non si tratta in ogni caso di motori semantici. I motori di ricerca nell’epoca del web 2.0 (integrazione con social bookmarking e editoria sociale) Altro filone interessante. Nel nostro piccolo cerchiamo di fare qualcosa con Sègnalo, che siamo stracontenti di avere aggiunto al nostro portafoglio di prodotti. Qui, anzichè spaccarci la testa nel capire come boostare i siti che venivano segnalati dagli utenti (cosa anche pericolosa per l’integrità e la qualità di un listing web..) abbiamo pensato di fare un piccolo listing secondario sulla colonna di destra della nostra Ricerca (es. cercando ‘Ajax’) in modo che i siti segnalati dagli utenti fossero complementari, un elemento in più, possibilmente utile e distintivo, rispetto al listing primario. Google avrà sempre il predominio? ci sono all’orizzonte dei rivali? Opinione personalissima. Poco tempo fa ho avuto finalmente l’occasione di andare di persona a Mountain View e ne sono uscito sorpreso da quanto sono in fase avanzata su alcune cose che a leggere in rete sembrava dovessero essere allo stato embrionale (es. i TVAds e tutto quello che gira attorno al video): hanno una visione che è veramente potente. E questo è quanto hanno DECISO di farci vedere, non oso immaginare i progetti top secret. Per cui nel breve-medio periodo la vedo rosa per Google, tant’è vero che abbiamo appena esteso la nostra partnership (e lavoriamo con loro dal 1999…) ad altri aspetti. Magari la minaccia vera a Google in questo momento – più che negli uffici di Bill Gates – è nel garage di due teenagers in qualche posto sperduto nel mondo che cambieranno totalmente le regole del gioco! 🙂 Chiudo con un ultimo aneddoto: ho avuto occasione di conoscere una volta Larry Page, che ha avuto la bontà di dedicarmi ben 30 secondi del suo tempo e la cosa che mi ha colpito di più – oltre all’umiltà intellettuale (e se è umile intellettualmente lui, figurati il senso di ridicolo che provo nei panni del guru autoreferenziale io!) – è stato il fatto che quando gli ho fatto più o meno la stessa domanda sul futuro dei motori di ricerca, mi ha risposto ‘Noi a Google non ci esercitiamo in previsioni, perchè è una cosa troppo difficile (!). Cerchiamo di lavorare su alcuni filoni che ci sembrano interessanti e crediamo che in futuro ci siano certe determinate possibilità, ma previsioni non ne facciamo, non ha senso nel nostro mondo fare lo scenario long-term.’ Il che a seconda dei punti di vista può sembrare una banalità estrema o una perla di saggezza (io propendo per la seconda…).