Internet è in costante evoluzione, i motori di ricerca lo sono ancora di più. Di qualche giorno fa una di quelle notizie che definisco Open Your Mind, dove a parlare è addirittura un Search Quality Manager di Google il quale rimette il dito nella piaga ancora una volta, sviscerando i fattori chiave del buon posizionamento, di cui su questo e su altri blog si è parlato (e probabilmente se ne parlerà) fino alla nausea. Ma il punto in questione, quello sul quale voglio soffermarmi oggi è invece un altro: i clienti. Per quanti come me sono abituati ad avere rapporti diretti con la clientela, difficilmente non avranno notato almeno una volta come la suscettibilità dei clienti è tale che alla minima cosa che non funziona subito sono pronti con la cornetta in mano a telefonare per farti notare che qualcosa non va. E ci mancherebbe altro. Come cliente, sono il primo a lamentarmi se soffro dei disservizi, ma cerco di essere anche comprensivo laddove la pazienza e la virtù del fornitore è tale da farmi comprendere il presunto problema. E qui viene il punto. I continui aggiornamenti e quindi le fluttuazioni che una determinata URL percorre all’interno di una SERP, come vengono vissuti dai clienti o dai presunti tali? Si profilano infatti due potenziali macro categorie. I possibili clienti, quelli che stanno facendo scouting per scoprire un nuovo partner al quale affidare servizi, e i clienti già acquisiti. I primi poi, possono essere degli scouters presciolosi, da una ricerca e via, o più meticolosi ed è per questa categoria che il fenomeno oscillazione ci deve preoccupare. Cosa pensano del fatto che oggi sei primo, domani secondo, tra qualche giorno nelle decima posizione e magari la settimana dopo di nuovo primo? Queste persone, partendo dal presupposto che non abbiano un profilo tecnico indirizzato al seoing, difficilmente capiranno cosa sta succedendo. Possono pensare nel bene e nel male; ma il brutto della situazione è che nulla – per noi SEO – è in nostro potere per poter aggiustare il tiro e dare un taglio a questa situazione, perché queste fluttuazioni sono evidente segno di una modifica costante all’algoritmo di analisi (se infatti la modifica fosse spot, non ci sarebbe tutto questo trambusto). Sono infatti circa due settimane che per la keyword realizzazione siti web abruzzo, in Google, sto fluttuando come sopra descritto. Oggi sono addirittura tornato ad essere in prima posizione. Abbiamo poi, finalmente, i nostri clienti. Come noi, probabilmente, anche il loro sito sarà afflitto dalla fluttuazione. Come prendono la cosa? Siete così bravi da fargli capire che un aggiornamento è in corso e che quindi è necessario attendere affinché tutto torni (forse) come prima? Sono i vostri clienti così caparbi e lungimiranti, ma soprattutto fiduciosi del vostro operato? Una risposta per antonomasia non è possibile fornirla: ci vorrebbe la palla di cristallo. Nell’attesa è possibile fare solo una cosa – oltre ad una partita ad Hearts – ed è quella di continuare ad impegnarsi producendo contenuti di qualità e facendo siti web accessibili a tutti (browser e persone). Autore: Andrea Moro (di Advanced Technology) per il TagliaBlog.