Se hai la memoria lunga, ricorderai che in un post di 13 mesi fa citai una ricerca che consigliava caldamente l’uso di URL corti, provando che gli URL lunghi costringono l’utente a “decifrarne” il contenuto e fungono quindi da deterrente al click. Non credo che in Google abbiano notato la cosa solo ultimamente, ma sta di fatto che da qualche giorno nelle SERP si trovano parecchi URL con dentro 3 puntini, come quelli nell’immagine qui sopra. Il motivo? ce lo spiega Jaime su Google Web Search Help: Come avrai probabilmente notato (o ti sarà giunta voce), siamo sempre a sperimentare nuovi modi di visualizzare i risultati delle ricerche. Quando si tratta di un URL riferito alla pagina, ci sono fondamentalmente due obiettivi che stiamo cercando bilanciare: (1) fornire sufficienti informazioni per aiutarti a prendere una decisione circa quale risultato cliccare (2) presentare i risultati in un formato facilmente leggibile e “scansionabile” Per realizzare il secondo obiettivo, a volte omettiamo parti di un URL (rimpiazzandoli con 3 puntini) quando stabiliamo che tali parti non sono necessarie a rappresentare la pagina, e quando farlo rende la SERP più leggibile. Tuttavia, per evitare di perdere il primo obiettivo, non eliminiamo il nome a dominio relativo alla pagina, poichè pensiamo che sia importante sapere su quale sito web si andrà a finire quando si clicca su un risultato. SERP più leggibili = click più pertinenti = maggior soddisfazione dell’utente : e vissero tutti felici e contenti 🙂