Google News e lo spam

Una settimana fa, su Google News Help è stata annunciata la pubblicazione della nuova FAQ per gli editori che intendono entrare a far parte di Google News. Premesso che la FAQ non sembra essere completa (termina a metà di una frase, anche nella versione presente nella cache di Google), ho notato la persistenza di un paio di concetti “fumosi”: At the moment, Google News tends not to include articles from personal websites and blogs. Non capisco il motivo per cui un sito/blog personale (quindi gestito da una singola persona) non possa essere inserito in Google News. Ho richiesto alcune volte l’inclusione del TagliaBlog ma non sono mai stato accettato, ottenendo risposte del tipo we typically include sites in Google News that are written and maintained by a clear organization, one that has multiple writers and editors. OK, peccato che di blog gestiti da singoli Google News sia zeppo, ma sorvoliamo. Parliamo invece di qualcosa che sembra non essere presente nella FAQ, ovvero della parola qualità… e qui inizia il bello. What requirements do I have to meet in order to be included in Google News? Google News attempts to include content from a wide variety of news sources, and we welcome content from diverse editorial perspectives. Noti qualcosa? si parla di ampia varietà di fonti, di diverse prospettive editoriali, ma non si parla di qualità. L’ultima volta che provai ad iscrivere il TagliaBlog a Google News, mi risposero che tipicamente vengono inclusi siti con contenuti originali (have news content that is original to the site) e che non hanno l’esclusivo scopo di promuovere la propria attività (don’t solely promote their own activities). Circa quest’ultimo punto ti invito a leggere un recente articoletto di ShoeMoney, nel quale si nota come chiavi ultracompetitive sul mercato anglofono (come making money online) portino a pagine autopromozionali, piene di link affiliati, se non addirittura a vere e proprie squeeze page:

Spam in Google News

Se ne parla anche su WebmasterWorld, dove si aggiunge che in alcuni casi le pagine di destinazione possono veicolare pericolosi virus. E in Italia? Forse da noi il fenomeno non è così rilevante, anche se sono a conoscenza di diversi siti che sfruttano furbescamente Google News per veicolare accessi verso articoli scritti ad hoc solo per racimolare un pò di click sugli annunci AdSense. E’ vero, forse saranno contenuti originali, forse non avranno scopi autopromozionali, ma la qualità (che tanto sta a cuore a me come dovrebbe stare a Google) sembra ormai essere un concetto morto e sepolto.