Fonti di Traffico

Se hai un sito, un blog o comunque una property editoriale all’interno della quale pubblichi dei contenuti, ti sarai posto il problema delle fonti (o sorgenti) di traffico. Quante e quali sono? Ci sono fonti di traffico migliori di altre? Su quali sorgenti dovrei puntare? In questo post proverò a rispondere a tutti questi quesiti… partiamo!

Google (Motore di Ricerca) & Google (News)

Il cosiddetto traffico organico di Google è la fonte principale per moltissimi siti, blog e forum. Per traffico organico si intende quello che arriva dalla colonna sinistra delle pagine di ricerca di Google, o per farla semplice dai vecchi “link blu”: l’utente cerca qualcosa su Google, clicca sul risultato, e arriva da te. Se produci ottimi contenuti molto cercati dagli utenti, e ottieni di conseguenza ottimi link e apprezzamenti sociali di vario tipo (menzioni, co-citazioni, co-occorrenze, etc.), è assai probabile che le tue pagine si posizioneranno bene su Google, e di conseguenza riceverai molto traffico dal motore di ricerca. Ma c’è da fare un importante distinguo, visto che in questo post parliamo principalmente di siti editoriali. Se il tuo sito si occupa di breaking news, ovvero di “notizie dell’ultim’ora”, che diventano obsolete dal giorno alla notte, Google non sarà il tuo migliore amico a lungo termine: quelle notizie si bruciano in un attimo come fuochi di paglia, tempo poche ore e nessuno le cercherà più sul motore. Puoi sfruttare invece Google News, se impari ad usare bene la nuova funzionalità di Google Trends che mette in evidenza l’interesse nelle ultime 24 ore degli utenti, per un certo argomento.

Picco di interesse su Google Trends

Se riesci a scrivere e pubblicare velocemente un buon pezzo sulle tendenze del momento, e hai un sito con un buon trust su quei temi, probabilmente riuscirai a cavalcare l’ondata di traffico: sport, cronaca e politica sembrano essere i topic più in vista. Viceversa, se lavori su contenuti evergreen, sempreverdi, è assai probabile che Google sarà la tua principale fonte di traffico, costante sul lungo periodo. Immagina un sito di ricette ben posizionato: la pasta al pomodoro, o la bistecca alla milanese, di certo non cambiano col passare del tempo. Puoi semmai pensare di ottimizzare i vecchi contenuti aggiornandoli e arricchendoli di tanto in tanto, ma il tuo lavoro non è certamente quello di chi deve rincorrere quotidianamente comunicati stampa e lanci d’agenzia.

I Social… Pardon, Facebook

Facebook sta al traffico social come Google sta al traffico dai motori di ricerca. Per chi ha un sito di contenuti virali, Facebook è quasi certamente la prima fonte di traffico: pensa a BuzzFeed e a Fanpage.it, o leggi come Upworthy è arrivato a fare 87 milioni di visite al mese in pochissimo tempo. Potenza del click bait, certo. Ma anche di certi contenuti molto leggeri e gossippari: difficile che Facebook funzioni bene su temi lunghi ed impegnativi, soprattutto se non si usa una titolazione un po’ sopra le righe. E su Twitter, cosa possiamo dire? Anni fa dichiararono “non siamo un social network, siamo un information network.” Sta di fatto che io non sono a conoscenza di siti editoriali che fanno costantemente un traffico importante grazie a Twitter… a meno di non riuscire a fare uno scoop del genere:

Twitter scoop

(Peccato che lo scoop fosse di un povero “utente finale”, senza link verso alcun sito web, e non di un giornalista che chissà cosa avrebbe fatto per essere lì in quel preciso momento 🙂 ). Sorvolo su Google+ – non per cattiveria, per carità, ma perché è utilizzato da una piccola nicchia estremamente verticale – e passo a Pinterest. Già nel 2012 si diceva fosse una delle poche fonti di traffico in crescita a doppia cifra, e per BuzzFeed è il secondo social network referrer, oltre ad essere quello che ha il “ciclo di vita” più lungo: può portare traffico verso i post anche parecchio tempo dopo la loro pubblicazione. Più della metà del traffico che BuzzFeed riceve da Pinterest, è infatti relativo a post pubblicati più di 2 mesi prima. Se lavori con immagini o infografiche, tienilo d’occhio! Infine una piccola parentesi circa i siti di news rating, ovvero quei social nei quali è possibile “votare” le notizie per farle salire in classica (e quindi farle cliccare dagli utenti, ed ottenere traffico). Tali social sono passati di moda da anni (chi si ricorda di Digg? o di OKNOtizie?), ma ce n’è uno che fa ancora dei numeri pazzeschi, anche se quasi esclusivamente su un pubblico anglofono: sto parlando di Reddit!

La crescita di Reddit

In netta controtendenza rispetto ai suoi diretti rivali, Reddit è cresciuto fino a 71 miliardi di pageview nel 2014: se hai un sito in lingua inglese e vuoi imparare a sfruttare Reddit per ottenere del buon traffico, ti consiglio la lettura di questa guida.

Il Traffico Pagato

Ovviamente puoi anche comprare traffico tramite Google AdWords, Facebook Ads o vari network pubblicitari di ogni genere e specie. Personalmente sconsiglio questa pratica, perché il traffico pagato è assai difficile sia da fidelizzare che da monetizzare: quando smetti di pagare, torni al punto di partenza.

Il Traffico Diretto

Premesso che sotto la voce direct di Google Analytics potrebbe celarsi anche del traffico che propriamente diretto non è (vedi il problema “Dark Social“), questa tipologia di visitatori è quasi certamente la più pregiata. Motivo? Perché sono persone che digitano consapevolmente l’indirizzo del tuo sito nel browser, o perché l’hanno fra i “preferiti”. Insomma, sono i tuoi utenti migliori. Purtroppo non è facile fidelizzare persone che navigano online: la fretta, le distrazioni e l’infinito numero di fonti a disposizione non aiutano certo ad incollare i lettori al tuo sito, e a farli tornare quotidianamente (se non più volte al giorno). La leggenda narra comunque che ci siano alcune eccezioni: si dice che i grossi quotidiani online (come Corriere.it o Repubblica.it), facciano una gran parte del traffico da accessi diretti. Probabilmente, è la natura del sito stesso (=costante flusso di notizie aggiornate in tempo reale o quasi) ad incentivare l’utente a tornare più e più volte. Ma anche il brand ha un suo bel peso. Se dico “sito di ricette”, è facile che digiterai GialloZafferano.it. Se dico “guide sulla tecnologia”, mi dirai Salvatore Aranzulla. Se riesci a costruire un brand forte e ben riconoscibile, che nella testa del lettore riesce a creare il collegamento “bisogno -> sito”, hai vinto. Postilla: puoi fare un sacco di ottimo traffico diretto se riesci a far iscrivere i tuoi lettori ad una newsletter, ovvero una mailing list con la quale (ad esempio) mandi loro un sunto delle notizie che pubblichi quotidianamente sul tuo sito web. Non sottovalutare questo strumento, perché può rivelarsi un’ottima fonte non solo di pagine visualizzate, ma anche di soldi. 😉

Conclusione

Chiudo con un consiglio che, a mio modesto parere, dovrebbe essere sempre al centro della tua strategia di acquisizione traffico. Molto semplicemente: osserva almeno una volta al mese la torta delle tue fonti di traffico (su Google Analytics, la trovi sotto Acquisizione -> Panoramica, o se vuoi qualche dettaglio in più Acquisizione -> Tutto il traffico -> Sorgente/mezzo), e guarda verso quale fonte è fortemente sbilanciata.

Fonti di traffico sbilanciato

Ci sono voci che superano il 70%? Se sì, potresti avere un problema. Qual è il problema? Che se per caso quella fonte crolla, tutto il tuo business crolla con lei. Come può crollare una fonte? Per esempio, per una modifica algoritmica. Google Panda (2011) e Google Penguin (2012), hanno mandato sul lastrico un bel po’ di editori negli scorsi anni. E anche la portata organica di Facebook è in calo costante, ormai da 3 anni. Cosa ti può salvare? Come accennato sopra, il coltivare un fortissimo brand, che attrae di conseguenza tanto traffico diretto: se lavori a testa bassa per soddisfare i bisogni dei tuoi utenti, per fare un sito che in grado di offrire loro le migliori risposte possibili, senza pensare di continuo a come piacere a Google o Facebook, paradossalmente attrarrai un sacco di traffico da queste fonti, in modo naturale. Users first, il resto verrà di conseguenza.