Ai primi di Febbraio Zuckerberg depositò la documentazione per l’IPO, e contestualmente postò sulla sua bacheca di Facebook questa foto:

La scrivania di Mark Zuckerberg

Quasi tutti si focalizzarono sul motto “Stay Focused & Keep Shipping”, ma qualcuno notò invece che lo schermo sulla destra, per quanto sfocato, riportava nella parte superiore della finestra del browser un strisciolina bianca piuttosto lunga, molto simile al modulo per inserire le query nei vari motori di ricerca. Secondo Bloomberg Businessweek, questa potrebbe essere la prova che Facebook sta lavorando ad un proprio motore di ricerca, dopo aver utilizzato per anni Bing per le ricerche web interne al social network (ricerche che, secondo comScore, son state “solo” 336 milioni a Febbraio). Ma le cose potrebbero cambiare. Due dozzine di ingegneri, guidati dell’ex-Googler Lars Rasmussen, pare siano – silenziosamente – al lavoro su un motore che “dovrebbe aiutare gli utenti a setacciare meglio il grande volume di contenuti pubblicati sul social network, come gli aggiornamenti di stato, gli articoli, i video, nonché altre informazioni presenti sul web e che vengono votate con l’onnipresente pulsante “Mi piace””. Analizzando bene questa frase, parrebbe dunque che il search engine di Facebook sarà studiato per cercare meglio all’interno del social, ma anche – direi soprattutto – per restituire contenuti presenti su siti esterni, dei quali Facebook conosce la “bontà” grazie ai click registrati sul suo bottoncino. Cammino contrario a quello di Google, che con Google+ prima e Search Plus Your World poi sta integrando funzionalità social all’interno del motore di ricerca. Ma c’è un motivo principalmente economico sul perché Facebook potrebbe buttarsi nella search. Il mercato della search advertising muove infatti circa 15 miliardi di dollari, mangiati per la stragrande maggioranza proprio da Google. E se davvero Facebook sbarcherà in Borsa il mese prossimo, dovrà fare i conti con gli azionisti, che vorranno vedere bilanci solidi e revenue crescenti. Da un motore di ricerca potrebbero dunque venire nuovi importanti introiti, soprattutto se abbinato ad un meccanismo stile AdWords-AdSense (magari estendibile anche su siti web esterni al motore): un mese fa pronosticai che Facebook avrebbe lanciato il suo AdSense. Scrissi che “in vari modi i suoi widget/gadget sono presenti nella stragrande maggioranza dei siti web del pianeta, e non credo sia un problema per Facebook riuscirci ad appendere dentro anche un bannerino”. Più passa il tempo, più questo pronostico mi sembra stia prendendo forma 🙂