Giovedì pomeriggio sono stato ad un piccolo evento di Google, a Milano, per sentire cosa ci potrà aspettare dal mobile adversiting, e soprattutto per ascoltare un po’ di trend/previsioni su questo settore del quale molto si discute ma poco si “pratica”. Si, perché pure io predico da tempo che il mobile è il futuro (anzi è il presente), ma mi è parso che un po’ tutti i partecipanti all’evento, siano essi editori o webmaster, stessero aspettando il momento di buttarsi nella mischia, senza però averlo ancora fatto. Alla domanda “avete sviluppato un app, o una versione mobile, per il vostro sito?” la stragrande maggioranza ha infatti risposto “è in cantiere”, oppure “ci stiamo pensando” o anche “è quasi pronta”. Tutti, insomma, guardano al mobile con grande interesse ed attenzione, ma nessuno (o quasi) ha fatto ancora il grande passo. Eppure i dati forniti da Google, sia globali che inerenti al nostro mercato, sono molto interessanti: • la penetrazione dei telefoni mobile in Italia è dell’89,5%, mentre quella del PC solo del 57,6% • gli smartphone in Italia sono il 36% (!!!) • in Italia abbiamo 1,5 cellulari a testa (si, più di uno a persona) Circa le applicazioni: • Apple ha raggiunto da poco i 10 miliardi di download di app • a livello generale, il numero di download di applicazioni dovrebbe triplicare entro il 2013 • ogni utente Android ha scaricato mediamente 40 app (!!!) • il 25% degli utenti iPhone/Android utilizza le app per circa 2 ore al giorno Circa i settori più interessanti per il mobile: • ottimo lo sport (sia lato notizie che lato “live score”) • in crescita il tech • per chi fa news, il consiglio è di puntare fortemente alla riconoscibilità del brand all’interno dell’icona dell’app (fra gli esempi, la lettera “R” che identifica oramai Repubblica e la “C” che identifica il Corriere) Circa AdMob: • raggiunge oltre 100 milioni di utenti smartphone • eroga più di 2 miliardi di impression al giorno • ha più di 50.000 publisher Circa il CTR degli annunci: • al vertice si posizionano gli annunci all’interno di applicazioni “giocose” • in mezzo ci sono le app riguardanti notizie • in coda le app sociali (come detto più volte, la conversazione distoglie dal click) • solitamente si ottiene un maggior CTR dai banner posizionati in testa all’app rispetto a quelli in coda, ma in alcuni casi (per esempio, nelle app di giochi) potrebbe essere vero il contrario E’ opportuno dire che le persone di Google, durante questo evento, non avevano risposte da dare bensì domande da porre. Intendo dire che, perlomeno a livello italiano, c’è ad oggi un numero di case study/success story davvero troppo esiguo per poter delineare dei chiari trend o dare delle indicazioni certe, sebbene sia evidente che il momento di fare il grande salto è giunto: chi salirà sulla barca del mobile ora potrà probabilmente raccogliere, già nel breve periodo, ottimi risultati a livello di revenue, nonché “marcare il territorio” ed acquisire un buon vantaggio competitivo rispetto a coloro che stanno ancora alla finestra. Il consiglio, per gli editori, è dunque quello di “mobilizzare” al più presto il proprio sito, pubblicare velocemente un’app (anzi 2: una per iOS e una per Android) e portare nuovi utenti che accedono ad Internet in mobilità a visitare i propri contenuti (dall’incontro è infatti emerso che gli utenti desktop non sono completamente “sovrapposti” a quelli mobile, ma c’è una percentuale del 18% di nuovi visitatori che potrebbero arrivare sul sito navigando esclusivamente da un dispositivo mobile). P.S.: a sorvegliare l’evento c’era lui 🙂 :

L'orso di Google