La data era quella del 3 Gennaio 2008. Facebook mi aveva buttato fuori per aver lanciato uno script che cercava di salvare il vecchio web. Avevo lavorato con Plaxo per fare un semplice script. Uno script che avrebbe preso i miei contatti di Facebook per riportarli sul vecchio web. Lo script doveva fare queste semplici cose: 1. Prendere i nomi di tutti i miei amici 2. Prendere tutti i loro numeri di telefono 3. Prendere tutti i loro indirizzi email 4. Ritornarmi un semplice file in formato CSV con dentro tutti i dati, in modo da poterli importare nel mio account di Google, Microsoft o qualsiasi altro avessi voluto. La risposta di Facebook fu prevedibile: mi buttarono fuori. In pochi mi supportarono, e quei pochi avevano capito qual era la posta in gioco: il futuro del web. Ma in molti invece dissero che mi meritavo di essere buttato fuori da Facebook. Sono stato forse invitato a parlare alle conferenze di John Battelle su come il vecchio web sta andando a farsi fottere? No. Dave Winer ha forse condotto una battaglia simile a quella anti-SOPA? No. Con Mike Arrington ho avuto un violento battibecco su Gillmor Gang proprio su questo tema. E queste discussioni continuano ancor oggi. Nei giorni scorsi, Steve Gillmor ha ribadito, ancora una volta, che avevo infranto le Condizioni di Servizio di Facebook, e che quindi ho meritato di essere cacciato fuori. E’ vero, l’ho fatto, ma stavo solo cercando di salvare il vecchio web. Il messaggio fu forte e chiaro: Facebook ti prende i dati, ma guai a te se cerchi di prenderteli indietro. La lezione di oggi, 4 anni dopo, è che il vecchio web è in grave pericolo, e non solo a causa di Facebook, ma anche di Apple, Amazon e ora anche Google. E chi cerca di parlarne oggi, lo fa con 4 anni di ritardo. Dave Winer ora dice: “La rottura delle regole da parte di Google non è un male solo per Google, ma per lo stesso web.” E John Battelle: “Il web come lo conosciamo è un po’ come le calotte polari: è da tempo sotto un lungo e costante attacco da parte delle stesse forze che abbiamo creato noi.” Perché oggi questi temi non mi interessano più? Perché erano cose per le quali valeva la pena lottare 4 anni fa. Allora capii cosa era in gioco. Oggi è troppo tardi. Mia moglie è un ottimo esempio del perché: ormai è completamente dipendente da Facebook, Zynga e dalle app del suo iPhone. E’ troppo tardi per salvare il vecchio web. Ed è per questo motivo che lo scorso anno mi sono arreso e ho iniziato a postare la maggior parte dei miei articoli su Google+. Avrei dovuto metterci lo stesso impegno sul vecchio web e sul mio feed RSS, ma è troppo tardi. La maggior parte degli utenti non si preoccupa di queste cose ed è ormai dipendente da Facebook, Google+, Twitter e dalle app di iPhone e Android. L’app ufficiale del Super Bowl esiste solo per iOS e Android, e non per altre piattaforme. Il vecchio web non è sotto attacco da poco, ma da più di 4 anni. Perché ci è voluto così tanto tempo per svegliarsi? A me non interessa più, davvero. Ormai sono intrappolato in Google+, che mi ha portato più di 400.000 follower dal 1° luglio dello scorso anno ad oggi. Si, in soli 7 mesi. Il feed RSS ci è forse riuscito? O i sistemi di Dave Winer? O John Battelle mi ha dato forse una mano? Nulla da fare. E’ troppo tardi. Non ho intenzione di tornare al web aperto. Perché? perché non c’é ciccia lì dentro. Quindi, cosa dovrei fare adesso? Qual è la risposta di Dave Winer? Ha cancellato il suo account Facebook e sta lavorando sodo per convincere la gente ad iscriversi nuovamente al suo feed RSS. Mi spiace Dave, ma Twitter è un posto migliore per trovare notizie sulla tecnologia. Senza contare che il posto migliore per leggerle è l’applicazione Flipboard su iOS. Gli RSS mi aiutereranno ad ottenere nuovi accessi da Google? No. Gli RSS mi aiuteranno ad accedere all’Open Graph di Facebook, che ha permesso a Spotify di condividere 5 miliardi di canzoni, nei primi 5 mesi della sua esistenza? No. Gli RSS mi aiuteranno ad accedere al tuo news feed su Facebook? No. Gli RSS mi aiuteranno ad avere un punteggio più alto su Klout? No. Gli RSS mi aiuteranno ad avere uno speech ad una delle conferenze di O’Reilly? No. Gli RSS mi aiuteranno a parlare con mia moglie e con le sue amiche, che sono tutte dipendenti da Facebook? No. Gli RSS mi aiuteranno a mettere le mie foto su Instagram? No. Gli RSS mi aiuteranno a mostrare la mie abitudini alimentari su Foodspotting? No. Quindi non fatemi ridere. Sono un utente. Ho cercato di combattere per il vecchio web nel 2008. Dov’era allora la protesta? Sono stato chiamato un “caso limite”, sono stato ignorato. Mi spiace Dave e John, è troppo tardi per rimettere il genio nella bottiglia. Ci vediamo su Google+. E la prossima volta che qualcuno cerca di sottolineare che i “buchi neri di dati” di queste grandi aziende sono qualcosa che dovrebbe essere combattuto, magari sarete là a protestare. Ma ormai è troppo tardi. Ora, scusatemi, torno dentro a Google, Facebook e Amazon. E’ interessante tornare indietro a leggere i commenti di allora. Chris Saad è uno che è stato molto coerente negli ultimi 4 anni. Ha creato una azienda, Echo, che sta cercando di mantenere i nostri contenuti separati da questi grandi “buchi neri di dati”. Se c’è qualcuno che ha cercato di mantenere vivo il vecchio web, è lui. Qual’è il modo giusto per protestare OGGI? 1. Non cancellare il tuo account Facebook. Cancellare il tuo account ti farà solo apparire un po’ strambo. Dave Winer può permettersi questo lusso, ma la maggior parte di noi no. 2. Rendi PUBBLICI TUTTI i tuoi dati su Facebook. La maggior parte delle persone fa l’opposto. Al punto che se non sei amico con la maggior parte dei geek, non puoi sapere nulla sul loro conto. Questo non aiuta il bene comune. 3. Lavora per capire come portare i tuoi dati FUORI da Facebook, Google+ e Amazon, per riportarli nel vecchio web. Io? Io sono solo un utente, e mi sono stancato di portare avanti una lotta iniziata nel 2008. In quell’anno avremmo potuto fare qualcosa, oggi no. Questo argomento non ha più alcun senso per la maggior parte degli utenti. A mia moglie non importa e, anzi, non le piacerebbe stare dentro all'”open web”, per tutta una serie di motivi. Oggi, non venite a chiedere un parere a me. Andate dalle persone normali: prendete mia moglie, che vi dirà perché non le piace il web aperto, o addirittura perché ne ha paura. John, dov’eri? Almeno Dave sta cercando di mantenere i suoi lettori mettendo contenuti sul blog e sul feed RSS, che SONO il vecchio web aperto. Solo che è troppo tardi. Ormai siamo passati dall’altra parte, e il giorno per tornare indietro è passato. E ora, scusami, ma devo fare un check-in su Foursquare, mandare un messaggio ai miei amici su Facebook per accordarmi sui party dell’SXSW, trovare un posto per mangiare stasera tramite Foodspotting, e tornare a postare su Google+. P.S.: questo post ha generato più commenti su Google+ che sul blog. Anche su Facebook ci sono un bel po’ di reazioni. Non rafforza forse il mio punto di vista? Liberamente tradotto da It’s too late for Dave Winer and John Battelle to save the common web, di Robert Scoble.