Nei giorni scorsi, Facebook ha finalmente rivelato alcuni dettagli su come e cosa riesce a tracciare dei suoi utenti. Intervistando alcuni dipendenti di Facebook (fra questi l’engineering director Arturo Bejar, i portavoce Andrew Noyes e Barry Schnitt e l’engineering manager Gregg Stefancik), Byron Acohido di USA Today ha messo insieme il quadro probabilmente più completo su come il re dei social network tiene “sotto controllo” i suoi 800 milioni di utenti. Questi i 5 punti salienti: • Facebook non traccia tutti allo stesso modo. Utilizza metodi diversi per gli utenti che si sono iscritti e utilizzano i loro account, per gli utenti che non solo loggati e per coloro che non si sono ancora iscritti al servizio. • La prima volta che arrivi su una qualsiasi delle pagine di Facebook, viene inserito un cookie nel tuo browser. Se ti iscrivi al social network i cookie che ricevi sono due, mentre se non ti iscrivi soltanto uno. • Questi cookie tracciano tutte le visite sui siti web che utilizzano il bottone Like o altri plugin di Facebook – che inviano informazioni al cookie circa ora, data e sito visitato. Vengono inoltre registrate alcune caratteristiche uniche che identificato il tuo computer. • Facebook tiene i log degli ultimi tuoi 90 giorni di attività (e cancella quelli più vecchi). • Se sei loggato in un account di Facebook, il tuo nome, indirizzo email, amici e tutti gli altri dati presenti nel tuo profilo vengono registrati. I dati sulle ricerche web e le abitudini di navigazione potrebbero essere utilizzati per conoscere l’orientamento politico, religioso e sessuale dei soggetti, nonché i loro eventuali problemi di salute. Secondo USA Today, queste correlazioni non vengono applicate su larga scala, ma ovviamente ci sono forti preoccupazioni sul fatto che la vendita di tali dati possa diventare un allettante modello di business – sia per i social come Facebook che per i giganti della pubblicità online come Google, Microsoft e Yahoo! che utilizzano tecniche simili di tracciamento tramite cookie. Facebook ha riferito a USA Today che i dati raccolti vengono utilizzati per aiutare a migliorare i suoi plugin, e che non ha intenzione di usare questi dati in altro modo. Eppure il social ha registrato un brevetto di una tecnologia che mette in relazione gli annunci pubblicitari con i dati raccolti. “Brevettiamo un sacco di cose, ma ciò non implica che possano interferire con prodotti futuri”, ha detto Barry Schnitt, portavoce di Facebook a USA Today. Indipendentemente da come Facebook gestisce i dati raccolti attraverso i cookie, attorno al tema si agita l’annoso dibattito sul fatto che i consumatori dovrebbero essere in grado di fare l’opt out da questi metodi di tracciamento; ricordiamo che in tale direzione c’è pure in ballo una proposta di legge introdotta dal Congresso USA a inizio anno. Se da un lato un recente sondaggio ha rilevato che il 70% degli utenti di Facebook e il 52% di quelli di Google sono “da un po’ a molto preoccupati” su come viene gestita la loro privacy, dall’altro c’è chi sostiene che l’online commerce non potrebbe esistere senza questo genere di cookie e di tracciamenti. Quale schieramento vincerà la battaglia? Liberamente tradotto da Facebook Reveals its User-Tracking Secrets, di Sarah Kessler.