Ad un anno esatto dal Medic Update (e nessuno osi dire che è un caso…), Google ha pubblicato un post sul suo Webmaster Central Blog intitolato “What webmasters should know about Google’s “core updates”.

In poche parole, a Danny Sullivan (autore dell’articolo) è stato affidato l’arduo compito di aiutare i webmaster a capire qualcosa di più circa l’ultima tipologia di aggiornamenti di Google che vengono rilasciati periodicamente dal 2018, causando a chi gioie e a chi dolori.

Se non hai tempo/voglia di leggere l’articolo in inglese, qui sotto trovi la mia traduzione in italiano.


Di solito, ogni giorno, Google rilascia una o più modifiche progettate per migliorare i suoi risultati di ricerca. La maggior parte di queste non è evidente, ma aiuta il motore a migliorarsi in modo incrementale.

A volte ci sono aggiornamenti più evidenti di altri. Tendiamo a confermare tali update quando riteniamo che siano fruibili/utili per i webmaster, produttori di contenuti o altri soggetti che ne possono venire coinvolti. Per esempio, quando abbiamo rilasciato lo “Speed Update” lo abbiamo preannunciato vari mesi prima.

Diverse volte l’anno, apportiamo modifiche significative e di ampia portata ai nostri algoritmi e sistemi di ricerca. Sono quelli che chiamiamo “core update“. Sono progettati con la missione di presentare agli utenti contenuti pertinenti/rilevanti e autorevoli. Questo tipo di update può influire anche su Google Discover.

Ufficializziamo i core update perché, generalmente, producono effetti notevoli. Alcuni siti possono perdere o guadagnare traffico. Sappiamo che quelli che perdono cercheranno di trovare una soluzione e vogliamo assicurarci che non provino a sistemare cose sbagliate. In alcuni casi, potrebbe non esserci nulla da sistemare.

Core Update & Contenuti Rivalutati

Non c’è nulla di sbagliato nelle pagine che potrebbero performare peggio in un core update. Potrebbero non aver violato le linee guida per i webmaster o non aver subito penalizzazioni manuali o algoritmiche, così come essere pagine che invece le hanno violate. Non c’è nulla in un core update mirato a colpire pagine o siti specifici. Le modifiche riguardano invece il miglioramento nel modo in cui i sistemi di Google valutano i contenuti a livello generale. Queste modifiche possono far sì che alcune pagine che in precedenza erano state sotto-ricompensate, facciano meglio a seguito dell’update.

Un buon modo per capire come funziona un core update è paragonarlo ad un elenco dei migliori 100 film del 2015. Se aggiorni l’elenco nel 2019, la lista cambierà sicuramente. Alcuni film nuovi entreranno. Potresti anche rivalutare altri film già presenti e metterli in una posizione più bassa.

I film che sono scesi non è che sono diventati di colpo più brutti: è che ci sono nuovi film che meritano un posto più in alto.

Focalizzati sui contenuti

Come spiegato appena sopra, le pagine che scendono a seguito di un core update potrebbero non avere nulla di sbagliato da correggere, ma comprendiamo anche coloro che pensano sia necessario fare qualcosa. Ti consigliamo di focalizzarti sull’offrire i migliori contenuti possibili. Questo è ciò che gli algoritmi di Google cercano di premiare.

Un buon punto di partenza è andare i rileggere i consigli che abbiamo dato in passato su come autovalutare se stai offrendo contenuti di qualità. Abbiamo aggiornato questo elenco di consigli con una serie di nuove domande che devi porti [l’elenco è molto simile alle famose 23 domande del Panda del lontano 2011].

Domande sul contenuto e sulla qualità

  • Il contenuto fornisce informazioni, rapporti, ricerche o analisi originali?
  • Il contenuto fornisce una descrizione sostanziale o completa dell’argomento?
  • Il contenuto fornisce analisi approfondite o informazioni interessanti che vanno al di là dell’ovvio?
  • Se il contenuto si basa su altre fonti, evita semplicemente di copiare o riscrivere quelle fonti e fornisce invece un valore aggiunto e originalità sostanziali?
  • L’headline e/o il titolo della pagina forniscono un sommario descrittivo e utile del contenuto?
  • L’headline e/o il titolo della pagina evitano di essere esagerati o scioccanti?
  • È il tipo di pagina che vorresti aggiungere ai preferiti, condividere con un amico o consigliare a qualcuno?
  • Ti aspetteresti di vedere questo contenuto su una rivista stampata, un’enciclopedia o un libro?

Domande sulla competenza

  • Il contenuto presenta le informazioni in un modo che ti fa desiderare di fidarti di esse, come ad esempio le fonti indicate chiaramente, informazioni e prove sulla competenza dell’autore o sul sito che le pubblica, ad esempio tramite collegamenti a una pagina dell’autore o alla pagina “chi siamo” del sito stesso?
  • Se effettuassi una ricerca sul sito che ha prodotto il contenuto, ti verrebbe l’impressione che sia molto attendibile o ampiamente riconosciuto come un’autorità sugli argomenti che tratta?
  • Questo contenuto è stato scritto da un esperto o da un appassionato che dimostra di conoscere molto bene l’argomento?
  • Il contenuto si basa sui fatti e non contiene errori?
  • Ti sentiresti di fidarti di questi contenuti per questioni relative ai tuoi soldi o alla tua vita?

Domande sulla presentazione e la produzione

  • Il contenuto non ha errori di ortografia o di stile?
  • Il contenuto è curato o sembra sia stato prodotto in modo frettoloso?
  • Il contenuto è prodotto in modo seriale o è stato esternalizzato a un gran numero di creatori o diffuso su un ampio network di siti web, in modo che le singole pagine o siti non ricevano attenzione o cura?
  • Il contenuto contiene un numero eccessivo di annunci pubblicitari che distraggono o interferiscono con il contenuto principale?
  • I contenuti vengono visualizzati bene su dispositivi mobili?

Domande comparative

  • Il contenuto fornisce un valore sostanziale rispetto ad altre pagine presenti nei risultati di ricerca?
  • Il contenuto sembra servire gli interessi del visitatore del sito, o sembra sia stato prodotto solo cercando di capire cosa si posiziona bene sui motori di ricerca?

Oltre a porti queste domande, cerca di ottenere un giudizio onesto da parte di persone di cui ti fidi ma che non hanno interessi economici relativi al tuo sito.

Se hai perso posizioni, controlla quali pagine sono state maggiormente interessate e per quali tipologie di ricerche. Cerca di capire come sono state valutate sulla base delle domande qui sopra.

Studia le linee guida per i quality rater & l’E-A-T

Un’altra risorsa con ottimi consigli sui contenuti sono le linee guida per i quality rater. I rater sono persone che forniscono a Google informazioni dettagliate se gli algoritmi forniscono o meno buoni risultati, e sono quindi un modo per capire se le modifiche che facciamo stanno andando nella direzione giusta.

È importante capire che i rater non hanno alcun controllo sul posizionamento delle pagine. I loro dati non vengono usati direttamente negli algoritmi di Google. Li usiamo allo stesso modo con cui un ristorante chiede un feedback ai suoi commensali: il feedback ci aiuta a capire se i nostri sistemi funzionano bene.

Se capisci come i rater imparano a valutare i buoni contenuti, potresti a tua volta migliorare i tuoi, e quindi ottenere un posizionamento migliore.

In particolare, i rater sono addestrati a capire se un contenuto ha quello che noi chiamiamo una “forte E-A-T“, ovvero una forte Expertise (competenza) – Authoritativeness (autorevolezza) – Trustworthiness (affidabilità). La lettura delle linee guida può aiutarti a valutare come sono messi i tuoi contenuti dal punto di vista dell’E-A-T e come potresti migliorarli.

Come uscire da una penalizzazione da Core Update

Una domanda ricorrente circa il core update è: quanto tempo è necessario per un sito per recuperare (le posizioni perse), se vengono migliorati i suoi contenuti?

Questo genere di aggiornamenti tende ad essere rilasciato ogni pochi mesi. I contenuti che sono stati colpiti potrebbero non recuperare – supponendo che siano stati apportati miglioramenti – fino al rilascio del successivo aggiornamento.

In ogni caso, Google effettua costantemente update ai suoi algoritmi di ricerca, inclusi i core update più piccoli. Non vengono annunciati perché di solito sono poco evidenti. Tuttavia, quando vengono rilasciati, potrebbero causare un recupero del ranking dei contenuti precedentemente colpiti.

Tieni presente che i miglioramenti apportati sul sito non sono una garanzia di recupero, e che le pagine non hanno una posizione statica o garantita all’interno dei risultati di ricerca. Se ci sono contenuti più meritevoli, si posizioneranno meglio.

È anche importante capire che un motore di ricerca come Google non comprende i contenuti come può fare un essere umano. Guarda invece a dei “segnali” che può estrarre dal contenuto e cercare di capire come questi sono correlati con il modo con cui gli umani valutano la pertinenza/rilevanza. Il modo con cui le pagine si linkano fra loro è uno di questi segnali fra i più noti. Ma ne usiamo molti altri, che non riveliamo per aiutare a proteggere l’integrità dei nostri risultati.

Tutti i “broad core update” vengono testati prima di essere lanciati su scala globale. Per esempio raccogliamo feedback dai quality rater, per capire se il modo con cui pesiamo i segnali va nella direzione giusta.

Ovviamente, nessun tentativo di miglioramento è perfetto. Questo è il motivo per cui continuiamo a fare update. Più riceviamo feedback, più facciamo test e continuiamo a lavorare per migliorare i nostri sistemi di ranking. Ciò significa che i tuoi contenuti potrebbero riprendere le posizioni perse, anche se non hai fatto nulla per migliorarli.