Content Marketing e Link Building occupano entrambi una posizione importante nell’ambito del search marketing. Ma oggi possiamo dire che chi ha investito in contenuti ha acquisito un netto vantaggio rispetto a chi ha investito in link. Per almeno 7 buoni motivi: 1. Puoi misurare più facilmente il valore di un contenuto rispetto a quello di un link Spesso i clienti mi chiedono “quanto vale un link”? Con questa domanda intendono chiedere “che valore può passare un link al mio sito web”? Ciò è molto difficile da quantificare. Anche se il link può contribuire a migliorare il posizionamento o il traffico, come è possibile dargli un valore in termini di quanto ha contribuito davvero, senza considerare altri fattori? Se invece crei un ottimo contenuto per il suo sito, puoi sapere precisamente quanti link ha ottenuto, quanti voti positivi ha preso sui social, la quantità di traffico generato da ricerche organiche, per quali termini si è posizionato, etc. E, ancora più importante, quanti soldi è riuscito a portare un determinato contenuto? A questa domanda è possibile rispondere. Per esempio, è possibile calcolare che un giorno di lavoro passato a produrre contenuti genera una certa cifra, cosa che è molto più facile da quantificare per un CMO rispetto a fare del link building che “contribuisce ad migliorare il nostro posizionamento”. 2. E’ naturale Se scrivi ottimi contenuti, come risultato ottieni link in modo naturale. Le persone ne parleranno nei loro blog, condivideranno il contenuto sui social, e creeranno del buzz se trovano interessante la cosa. Ciò non avviene col link building, dove ottieni link solo se li hai chiesti (o addirittura se li hai pagati). 3. Chi crea buoni contenuti costa meno di chi procura buoni link Trovare buoni SEO è molto difficile. In particolare se cerchi un buon “Link Builder”. Trovare un buon copywriter, invece, lo è molto meno. Ci sono un sacco di persone con forti competenze nel copywriting: individua quelli bravi a bloggare e a generare attenzione sui social. 4. Scala meglio Creare un team SEO con gli attributi non è per nulla facile. Dovresti: • Trovare persone con grande esperienza, pagarle bene e sperare che siano davvero valide come ti sono parse al colloquio di assunzione. Oppure: • Trovare persone con meno esperienza e accettare il fatto di tenerle con te almeno un anno per vedere se “crescono bene” e ti portano i risultati sperati. Creare un team di copywriter è invece più facile, perché sono più economici, più facili da trovare e più “sostituibili”. Inoltre puoi integrare competenze diverse nel tuo “content team” man mano che cresce: non assumere solo blogger, ma anche video producer, designer di infografiche e community manager. Assumere persone giuste è di vitale importanza, e un team che si occupa di contenuti è molto più facile da creare che un team di SEO. 5. Si difende meglio dagli aggiornamenti algoritmici Chiunque sia stato colpito dal Penguin o dal Panda ti dirà che Google ama i brand. Quindi cosa devi fare se sei stato colpito da uno di questi 2 algoritmi? Semplice, punta sul brand! I giorni in cui Google modificava l’algoritmo e i SEO correvano subito a sistemare le cose stanno scomparendo. Invece di perdere tempo a capire quale tipo di link non è stato ancora penalizzato, metti il content marketing al centro della tua strategia. E’ probabile che riuscirai a vedere risultati migliori sul lungo termine, ed eviterai di stare sempre a pensare al prossimo aggiornamento dell’algoritmo di Google e a preoccuparti ogni volta di rivedere il tuo modello di business. 6. Gli scrittori autorevoli sono il futuro I social sono incentrati sulle persone. Una “social strategy” non è solo quella di creare un brand o una fan page, ha a che fare con le persone che ci lavorano. Ecco dove l’authorship di Google entra in gioco. Google vuole conoscere a fondo le persone che scrivono su siti e blog, e vuole conoscere il rapporto di fiducia che lega autori a lettori. Se scrivi per siti autorevoli e hai una forte presenza sui social, è certo che a Google piacerai molto. Quindi, metti a punto la tua authorship su Google e favorisci la promozione dei tuoi contenuti, e di chi produce contenuti per te. 7. E’ più divertente A chi piace scavare fra migliaia di righe di Excel per trovare qualche link buono da piazzare? O stare seduto per ore ad inserire link nelle directory o nei siti di Article Marketing? E chi invece vuole scrivere contenuti creativi, lavorare sui social e creare una rete di connessioni utile a diffondere questi contenuti? Sono certo esistano persone bravissime a fare entrambe le cose. Ma io so quale delle 2 cose preferirei fare – e credo di sapere anche quale delle 2 cose preferisca l’algoritmo di Google! Liberamente tradotto da 7 Reasons Content Marketing is Better Than Link Building di Kevin Gibbons.