Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare di Google News, FIEG e Antitrust, al punto che la stessa Google è stata costretta a chiarire il funzionamento dell’esclusione delle notizie da Google News. Oggi però, più che esclusione, vorrei parlare di inclusione, e delle linee guida per cercare di posizionarsi nel migliore dei modi in Google News. Google News è una risorsa estremamente utile per chi cerca notizie online. E sembra stia diventando sempre più utile col passare del tempo: per esempio, di recente Google News mostra in risposta alla query dei risultati provenienti dal real-time search. Gli editori dovrebbero tenere in considerazione questo tool, anche per il fatto che può portare ai loro siti parecchio traffico. Oltre ai consigli riportanti nel video qui sopra, riassumibili in questa immagine che i riporta i principali 4 fattori relativi all’Article Ranking

4 consigli per posizionarsi bene in Google News

e in questa che riporta le 6 principali Best Practices

6 buone norme da considerare per Google News

Maile Ohye ha pubblicato qualche giorno fa sul blog di Google News le risposte a due domande piuttosto interessanti. Nella prima, dice che aggiungere il nome della città al titolo della news non aiuterà l’editore a trovare più lettori locali, in quanto l’algoritmo di Google si occuperà di estrarre la posizione geografica dall’articolo stesso. “Modificare il nome per includere parole chiave rilevanti o aggiungere indirizzi locali nel footer non ti aiuterà ad entrare in contatto con un pubblico specifico” dice Maile. Nella seconda dice invece che Google News vuole esclusivamente URL inserite di recente all’interno della News Sitemap, perchè queste portano il Googlebot verso le notizie più fresche pubblicate dall’editore. “Se le URL incluse sono vecchie, non preoccuparti (non ci sono penalizzazioni se non si viene considerati come spammer, il che è un fatto assai raro, quindi, ribadisco, non preoccuparti); semplicemente non includeremo tali URL nella nostra scansione” dice Ohye. Poche settimane fa, a Google è stato concesso un brevetto relativo ai “sistemi e metodi per migliorare il posizionamento di notizie”. Il brevetto fu originariamente presentato 6 anni fa, ed è quindi probabile che alcuni dettagli siano cambiati, ma all’interno di esso ci sono comunque parecchi fattori molto interessanti, alcuni dei quali potrebbero essere legati al posizionamento in Google News. Nella parte relativa a implementation consistent with the principles of the invention, sono menzionati i seguenti fattori: Numero di articoli prodotti dalla fonte nel corso di un determinato periodo di tempo: presumibilmente, più sono gli articoli (non duplicati) prodotti da una fonte nell’arco di un certo periodo di tempo, e meglio è. Il motore di ricerca potrebbe anche considerare il numero di “frasi originali” pubblicate dalla fonte nel corso del tempo. Lunghezza media dell’articolo prodotto dalla fonte: potrebbe essere misurato in parole o frasi. Se un articolo medio prodotto dalla CNN è di 300 parole, mentre quello di una fonte locale di 150, a CNN potrebbe essere assegnato un valore di 300 per questo parametro, mentre alla fonte locale di 150. Gli articoli più lunghi sono quindi preferibili? Se un motore di ricerca si mette a guardare le 100 principali news prodotte da CNN nel corso dell’ultima settimana, e le 100 principali news di un’altra fonte, e confronta la lunghezza di queste, la fonte con gli articoli più lunghi sarà considerata di qualità superiore? Se il motore di ricerca invece raggruppasse insieme tutti gli articoli su un determinato argomento, e ne misurasse la lunghezza, potrebbe considerare quello più lungo come quello di miglior qualità. Questa metrica sembra indicare che la lunghezza è un parametro di cui tenere conto. “Punteggio” relativo alle Notizie dell’Ultim’Ora: a seguito di un evento importante, quanto tempo ci mette la fonte a pubblicare una notizia su di esso? Se si raggruppano tutti gli articoli su quell’evento, e si osservano le date di pubblicazione, alla fonte più veloce potrebbe essere assegnato il miglior breaking news score. Modello di utilizzo: se il motore di ricerca traccia il numero di quanti seguono i link verso una particolare fonte di news, quando all’utente vengono presentati i link verso le fonti, quale di queste tendono a visitare di più? Opinione “umana” sulla fonte: gli utilizzatori del motore di ricerca potrebbero identificare fonti che amano leggere, o che hanno visitato. Potrebbero essere anche utilizzati altri parametri: ad esempio, i giornali possono essere confrontati in base al numero di premi Pulitzer che hanno vinto. Inoltre, l’anzianità di una fonte potrebbe essere considerata come un misura della fidelizzazione del pubblico. In alternativa, si potrebbero utilizzare delle persone che analizzano e valutano una selezione di articoli provenienti da diverse fonti, e si potrebbe chiedere di assegnare un punteggio ad ogni singola fonte. Statistiche circa la “tiratura” della fonte: sono le statistiche di tiratura della copie stampate, le statistiche di uso come quelle di Media Matrix o Nielsen Netratings, e tutte gli altri possibili modi per misurare il traffico che una fonte riceve. Dimensioni dello staff della fonte: è il numero dei singoli giornalisti che firma gli articoli di una fonte. Numero di agenzie giornalistiche associate alla fonte: questo parametro sembra favorire le fonti più grosse e le agenzia di stampa già affermate. “Entità” che appaiono negli articoli prodotti dalla fonte: una “entità” è una specifica persona, un luogo, una organizzazione o una cosa. Se raggruppiamo tutti gli articoli circa un evento particolare, e uno include una citazione all'”entità” che gli altri articoli, sullo stesso argomento, non includono, potrebbe posizionarsi meglio di altri. Questo parametro si suppone stia ad indicare che una fonte è “in grado di riportare la notizia originale”. Per esempio, la data di pubblicazione degli articoli potrebbe essere considerata per verificare quale articolo include l'”entità”, e quando. Variazioni sull’ortografia e abbreviazioni potrebbero anche essere esaminate per determinare se le “entità” citate negli articoli sono uniche. Numero di argomenti sui quali la fonte produce contenuti: gli articoli potrebbero essere categorizzati in argomenti, e la gamma di questi essere considerata come un indicatore della “dimensione” della fonte. Questo sembrerebbe favorire le fonti più “generaliste” rispetto a quelle che si concentrano su una nicchia molto ristretta. “Diversità internazionale” della fonte: questo parametro riguarda il numero di paesi dai quali il sito della fonte riceve traffico. Il motore di ricerca potrebbe tenere in considerazione cose come gli indirizzi IP delle persone che cliccano sui link della fonte, per verificare come sono distribuiti gli utenti a livello mondiale. Stile di scrittura utilizzato dalla fonte: il motore di ricerca potrebbe utilizzare sistemi automatici per misurare l’ortografia, la grammatica e i “livelli di lettura” di una fonte. Altri segnali presi in considerazione potrebbero essere il numero di link che puntano al sito web della fonte. Peccato che i blog gestiti da singoli individui, come il TagliaBlog, rimangano per ora esclusi da Google News… ma sono fiducioso 🙂 Fonti: Google News SEO Tips – Ranking in News Search e Google News Rankings and Quality Scores for News Sources.