Il traffico che può portarti un link posto sul sito più noto della tua nicchia non è un numero al quale devi badare. Il numero di visualizzazioni che può ottenere un tuo video su YouTube non è una cosa alla quale devi attribuire una grande importanza. Pensi che stia dicendo stupidaggini? allora segui con attenzione quello che sto per dirti… Un guest post su di un notissimo blog Marko di HowToMakeMyBlog.com (un piccolo blog che contiene free online blog ideas, tips, tools and tutorials) ha scritto alcuni giorni fa un guest post per Problogger. Problogger.net, per chi non lo sapesse, è probabilmente il più importante blog a livello mondiale nel campo del (scusate il gioco di parole) blogging, e le sue statistiche sono da sempre pubbliche: qui trovi, ad esempio, le visite e le page view di questo mese. A spanne, possiamo quindi dire che Problogger fa dalle 10.000 alle 15.000 visite al giorno, che sviluppano fra le 20.000 e le 30.000 pagine. Ebbene, quanti visitatori ha portato a Marko il suo guest post su Problogger? In cinque giorni, solamente 287. Ma andiamo avanti. Il numero di views di un video linkato per parecchi giorni sulla home page di un notissimo blog Torniamo ancora a Problogger: i numeri li abbiamo visti appena sopra, quindi non è il caso di ribadirli. Darren Rowse, l’autore di Problogger, pubblica periodicamente un video post, lasciandolo in home page per diversi giorni. L’ultimo video post è datato 11 dicembre, quindi è in evidenza sul blog, in posizione assai visibile, da quasi tre settimane… quante view ha ricevuto? Poco più di 3.000. E se vai a frugare su YouTube fra gli altri video di Darren Rowse, noterai che alcuni di questi hanno totalizzato anche numeri di molto inferiori, fermandosi a poche centinaia di visualizzazioni. Vuoi quindi dirmi che non devo più scrivere guest post e girare video? Assolutamente no, semmai l’esatto contrario! Il mio consiglio è semplicemente quello di non badare solo ai numeri: facendo ciò rischieresti di compiere azioni che hanno il solo scopo di aumentare la cifra di un contatore, e non quello di costruire qualcosa di duraturo. Mi vengono in mente, ad esempio, coloro che scrivono post con titoli “particolari” solo per fare ricevere traffico dai motori. O peggio altri che comprano visite per gonfiare le loro (tristi) statistiche… Io invece voglio consigliarti di puntare alla creazione di un brand, ovvero una entità ben caratterizzata ed univoca. Primo esempio: se scrivi un post per il blog più in vista nella tua nicchia, il tuo nome verrà associato a quello del prestigioso blog che ti ospita: ecco il motivo per cui il piccolo “How to Make My Blog” ha ottenuto, è vero, ben poche visite da Problogger.net (287) ma, in proporzione, parecchi nuovi iscritti al feed (60)… e stiamo parlando di un blog che prima del guest post aveva solamente 90 feed reader. Secondo esempio: se periodicamente giri video (ovviamente attinenti al tema del tuo sito), verrai ricordato come “il videoblogger”, l’unico che “fa i video” (visto che, molto probabilmente, i tuoi competitor non hanno il tempo / la voglia / le competenze per farlo): ciò significa marcare il territorio, mostrare che sei un passo avanti ai tuoi concorrenti, indipendentemente dai numeri che i video saranno in grado di generare. Cosa intendo dire? che ci sono azioni che possono portare qualcosa che un contatore, per quanto sofisticato, non è in grado di misurare. Azioni che possono anche non portare un risultato immediatamente tangibile, ma che ti aiuteranno a creare un valore che è molto più importante degli utenti unici e delle pagine visualizzate: il posizionamento. E non sto parlando del posizionamento in vetta all’interno di un motore di ricerca, ma di quello nella testa di chi ti legge.