brand building strategia seo

Ci fidiamo di più di ciò che conosciamo già. È questo il principio secondo cui il brand costituisce un importante fattore per la SEO. Una marca, un nome, un brand conosciuto ci fanno sentire più tranquilli rispetto a uno che non abbiamo mai sentito prima.

Infatti, anche se un piccolo brand risulta numero 1 nella SERP, siamo più tentati a cliccare su un risultato più in basso, ma più noto. Non importa se poi spenderemo di più od otterremo un prodotto, un servizio o un’informazione di qualità peggiore. Nessuno ti conosce, nessuno ti prende in considerazione.

E Google questo lo sa benissimo. Ecco perché premia il brand building.

Vantaggi di un brand all’interno della SERP

Brand

I grandi brand hanno enormi vantaggi SEO soprattutto perché vengono messi in evidenza in vari modi.

Con l’evoluzione della SERP, nella quale da qualche tempo troviamo featured snippet o knowledge panel, viene fornita una risposta nel modo più rapido e semplice possibile. Per questo, sono aumentate notevolmente le ricerche organiche che generano zero clic. Questa non è affatto una buona notizia per i piccoli brand.

Ma i vantaggi SEO di un brand non riguardano solo i risultati in evidenza. Anche tra i risultati classici della SERP, noterai che quelli relativi a nomi importanti occupano molto più spazio nella pagina, grazie a tutta una serie di snippet correlati.

Vogliamo poi parlare di Google Instant? Se inizi a digitare un termine generico, è molto probabile che nell’elenco delle ricerche suggerite compaia anche il nome di marche famose.

Inoltre, se fai una ricerca di un termine generico, e successivamente cerchi uno specifico brand ad esso collegato, il sito del brand guadagnerà posizioni anche per quel termine generico.

Quindi, abbiamo la certezza che il brand sia un fattore di ranking. Non tecnicamente, ma di sicuro è così nella pratica. Non esiste, infatti, un elemento dell’algoritmo di Google che misura il brand, ma certamente ci sono molti fattori ad esso collegati che possono determinare il ranking.

Per i brand le penalizzazioni sono più innocue

Per un brand forte, non solo è più facile migliorare le proprie posizioni con il minimo sforzo ma addirittura, se incappa in una penalizzazione, basta poco per tornare al posto di prima.

Le penalizzazioni che Google assegna ai grandi brand sono infatti solitamente molto più lievi rispetto a quelle di un qualsiasi altro sito. Basti pensare al caso di BMW: nel 2006 il sito della BMW fu rimosso totalmente dall’indice di Google a causa di una pratica SEO molto scorretta, detta cloaking. Questa tecnica consiste nel mostrare ai motori di ricerca un contenuto differente rispetto a quello visualizzato dai visitatori.

La penalizzazione durò solo 3 giorni. La fama dell’azienda tedesca ha perciò influenzato notevolmente i tempi di reinserimento nell’indice.

La notizia suscitò un certo scalpore poiché molti si chiesero se un piccolo sito semi-sconosciuto avrebbe ricevuto lo stesso trattamento, ossia rimozione e reinserimento in meno di una settimana.

Per capire questo atteggiamento, dobbiamo metterci nei panni di Google. Il suo interesse, se da un lato è fornire contenuti che rispettino determinate regole, dall’altro è rendere disponibile agli utenti ciò che desiderano. In questo caso, moltissime persone avevano interesse a trovare il sito della BMW, perciò il reinserimento è stato eseguito in tempi record.

Ovviamente, solo dopo la rimozione dell’errore che aveva causato la penalizzazione.

Da questo esempio, è chiaro come il brand possa avere un enorme vantaggio sulla SEO.

Quali fattori legati al brand influenzano il posizionamento

I link, in particolare quelli genuini e spontanei, sono di sicuro uno dei più importanti fattori SEO che permettono a Google di misurare l’autorevolezza di un sito.

Un utente può sentirsi spinto a condividere un prodotto, un servizio o un contenuto proveniente da un buon brand, proprio perché lo reputa di valore. Certo, questo può succedere anche con un brand meno noto, ma solitamente si raccomanda qualcosa che si conosce bene. “Ecco, questi li conosco, mi piacciono, credo che siano buoni e quindi li condivido.”

Al contrario, con un brand meno noto facciamo un ragionamento diverso: “Il contenuto sarà anche buono, ma non li conosco, non mi fido abbastanza, quindi non condivido.”

Questo discorso vale sia per le condivisioni sui social, sia per i link nei blog.

Un altro fattore importante per la SEO di un brand riguarda i dati di utilizzo: se un sito ha un’altissima frequenza di rimbalzo, viene considerato poco rilevante e quindi perderà posizioni. Se invece un sito è visitato spesso, Google capisce che si tratta di un contenuto che gli utenti desiderano visitare, e quindi il suo posizionamento migliorerà.

Come aumentare il brand awareness e migliorare la SEO

Brand Awareness

Ora che hai capito quali sono gli elementi SEO che favoriscono un grande brand, potrai sfruttarli anche a tuo favore. Dovrai sviluppare il tuo online branding attraverso un lavoro di authority building sia attraverso i contenuti del tuo sito, sia al di fuori di esso.

Il tuo obiettivo è quello di creare un buon E.A.T.:

  • Expertise: quanto sai e quanto puoi dare;
  • Authority: quanto è forte il tuo nome, sia nella concorrenza sia online;
  • Trustworthiness: quanto i lettori/clienti hanno fiducia in te e considerano il tuo prodotto/servizio il migliore.

Ecco come fare.

Consigli off-site per creare brand awareness

Per prima cosa, scegli una nicchia e dimostra che sei il migliore. Più specifico è il tuo settore, più possibilità avrai di emergere.

Comincia a gettare i semi della tua brand awareness sfruttando gli annunci sui social, che costituiscono uno dei mezzi più economici ed efficaci per iniziare a farti conoscere. Dovrai anche definire con molta chiarezza chi sei e qual è il tuo brand, distinguendoti dai competitor.

Costruisci in questa fase anche le basi per un buon author rank. Se hai avuto a che fare con brand importanti lungo il tuo percorso, cita tutte le tue esperienze rilevanti.

I tuoi lettori sono il bene più prezioso che hai: partecipa alla community a te collegata, interagisci con chi ti legge, rispondi ai commenti, sii sempre presente. È così che si crea una brand community attiva e di successo.

Questo è stato infatti uno dei fattori che hanno permesso a SOS WP di farsi conoscere e di guadagnare un po’ di fiducia da parte dei lettori, e tuttora puntiamo moltissimo sull’interazione costante con tutti loro.

Man mano che cominci a farti notare, trova i brand più importanti della tua nicchia e comincia ad entrare in contatto con almeno un paio di loro. Partecipa alle loro community, scrivi per loro dei guest post, crea relazioni di qualsiasi tipo.

Potresti guadagnare qualche backlink. Avere pochi link da fonti autorevoli è molto più importante che averne tanti da siti poco autorevoli. Se dimostri che un grande brand si fida di te, concedendoti un backlink, stai dando un forte segnale di fiducia a Google e ai tuoi lettori.

Consigli on-site per aumentare la brand awareness

Per invogliare gli utenti a leggere i tuoi contenuti, tieniti sempre al passo con ciò che desiderano in questo momento. È inutile proporre qualcosa che è già passato di moda o che ormai è superato. Individua i principali influencer della tua nicchia e scopri quali sono gli argomenti di cui si occupano. Puoi prendere ispirazione da loro.

Punta anche sui knowledge graph. Scopri quali ricerche del tipo “chi, cosa, come, perché” fanno gli utenti all’interno tuo settore. Poi, scrivi degli articoli includendo domanda e risposta, possibilmente ripetendo le principali parole della domanda anche nella risposta.

Questo tipo di contenuto è interpretato come qualcosa di valore da Google e potrebbe in ogni caso influenzare il tuo posizionamento.

Crea dei contenuti basati su long tail keyword. Hai la possibilità di raggiungere un target ben preciso e quindi di farti conoscere all’interno di nicchie ben definite.

Punta poi su contenuti di valore, per i quali puoi anche citare fonti e riferimenti autorevoli a sostegno della credibilità. Evita soprattutto di dare l’impressione che scrivi solo per vendere.

Concludo puntualizzando su una cosa molto importante: il brand building non è un lavoro di un giorno, né di un paio di settimane, né di un paio di mesi. I tempi sono lunghi e dovrai avere pazienza, determinazione e costanza. Solo così potrai ottenere dei veri risultati. Perciò, comincia subito a costruire il tuo online brand e dedicagli il tempo necessario ogni giorno.

Autore: Andrea Di Rocco di SOS WP, per il Max Valle.