Chi seguire?

“Siamo tutti strambi”, titolava Seth Godin parecchi anni fa su un suo noto libro. Ma in realtà gli “strambi” non sono poi così tanti, anzi: se parliamo di online, di settori come la SEO o (più in generale) il web marketing, c’è una fortissima “omologazione”. Mi spiego meglio. In ogni forum, in ogni gruppo, in ogni community, in ogni ambito in cui competono degli individui umani ci sono degli… equilibri. Intendo dire che, un po’ come in politica, ci sono dei partiti e delle correnti, dei leader e dei follower, dei personaggi che portano avanti una certa idea ed altri che ne portano avanti un’altra. Si litiga spesso, ci sono fazioni e parrocchiette, ma bene o male tutti prendono le misure a tutti gli altri (e spesso finisce a tarallucci e vino). Il problema di questa situazione, che dall’esterno può sembrare molto fluida e variegata, è che in realtà tutto è estremamente statico. Voglio dire che i soggetti che girano (in Italia, ma anche nel mondo anglofono) sono sempre quelli da molti anni. Raramente sbuca fuori qualche nuovo personaggio interessante: il più delle volte sono fuochi di paglia o comunque persone che vanno a fare i gregari dei soliti nomi noti, e quindi finiscono per essere “incasellate” all’interno della corrente X o Y. Questo crea il problema del “pensiero unico”, ovvero di un continuo ripetersi di pochi concetti (e modi di fare) che partono dei leader e che i follower riportano solo per “sentito dire”, senza mai domandarsi se tali cose siano vere o false, senza mai fare un test o una prova sul campo. Per cercare di sfuggire a queste trappole ho provato ad adottare un “approccio olistico“, che è molto rischioso – e anche dispendioso, a livello di tempo – ma che mi ha permesso di scovare alcuni soggetti intriganti e alcune “chicche” utilissime a sviluppare un pensiero laterale e senza paraocchi, basilare per chi lavora nel campo del marketing online. In pratica, adotto questo sistema:

  1. Osservo il “nuovo arrivato” (riesci ad individuarlo perché magari ha un comportamento un po’ sopra le righe e/o afferma qualcosa di insolito, e di conseguenza viene preso in giro dai guru che presidiano il settore).
  2. Faccio una breve indagine sui suoi profili online (guardo se ha un “passato” e soprattutto se produce contenuti interessanti, sia in testo che in video).
  3. NON do peso al numero di like o a quello dei fan, anche perché sono parametri totalmente taroccabili (e in ogni caso non riflettono la bravura/qualità del soggetto).
  4. Guardo se ha studenti/clienti/case study di successo. Non mi interessa se qualcuno ne parla male (quelli ci sono sempre), mi interessa semmai che ci sia qualcuno che ne parla bene (disinteressatamente, si intende!).
  5. Guardo se mostra i risultati (nella SEO può essere il posizionamento di un sito utilizzando qualche sistema rivoluzionario, nelle affiliazioni gli screenshot (live, NON taroccati) di qualche piattaforma, etc.). In generale, ritengo che un buon risultato sia correlato all’aumento delle conversioni (quindi dei soldi, e non di inutili vanity metric).
  6. Se spiega delle tecniche innovative o mai sentite, provo a riapplicarle. Più volte, per essere sicuro di aver capito bene. Se il metodo non funziona, lo metto nella lista dei “lasciamo perdere, mi sono sbagliato, è l’ennesimo fuffarolo“. 🙂

Riassumendo:

  • NON farti abbagliare da chi sa parlare (o scrivere) bene, dal suo stile di vita o dal suo saper essere simpatico. Alcune di queste cose possono essere costruite ad arte per fregarti.
  • NON è sempre detto che un “professionista” presente in un settore da anni sia bravissimo. Abraham Lincoln disse “potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre”: il problema è che il “qualche tempo” può essere un arco temporale molto più lungo di quello che immagini.
  • Guarda sempre e solo i risultati! Con un’unica eccezione: cerca di capire quando hai davanti un vero “visionario illuminato”. Non è facile, ma se lo trovi seguilo e prendi nota dei suoi pensieri e delle sue teorie: oggi ti potrebbero sembrare cose strampalate, ma magari domani si riveleranno in tutta la loro forza e potenza (agoago docet).