Sono ormai quasi 10 anni che si parla di banner blindness (o cecità da banner, per dirla in italiano); in pratica, pare che col passare del tempo e con l'”evoluzione” degli utenti, i banner siano sempre meno guardati (e sempre meno cliccati). Già dal 1997 al 1998, si iniziò a notare una profonda contrazione nella visualizzazione dei banner: e dal 1997 al 2000 si è verificato un vero e proprio crollo del click-through rate:Per arginare questo fenomeno, negli ultimi tempi (grazie anche all’esplosione della banda larga) si sono diffuse creatività interattive, espandibili o video, con un appeal decisamente superiore rispetto ai vecchi banner statici; grazie a questi nuovi formati, si è in effetti avvertita una certa inversione di tendenza:Non basta però utilizzare annunci pubblicitari “evoluti” per evitare la banner blindness; eccovi quindi 3 piccoli accorgimenti per mantenere alta l’attenzione sugli annunci, con evidenti benefici anche per le revenue 🙂 :

  • gli utenti si stancano molto velocemente del layout di un sito: modificare periodicamente alcuni colori e/o elementi grafici, e spostare la posizione degli annunci pubblicitari all’interno delle pagine, potrebbe portare un importante giovamento al click-through rate dei banner;
  • un banner “diventa invisibile” dopo circa 15 giorni, al massimo 1 mese: variate quindi molto spesso le creatività (ad esempio, se utilizzate Google AdSense, provate ad alternare settimanalmente annunci testuali con annunci illustrati);
  • nella stessa posizione, provate a far girare banner di differenti formati: ad esempio, fra un post e l’altro del blog, provate ad alternare settimanalmente dei 468×60 con dei 300×250.

Ricordo infine che rimangono sempre validi gli altri suggerimenti elencati a suo tempo nella piccola guida al posizionamento dei banner 🙂