Quella che segue è la mia traduzione di un interessante post di Michael Martinez (seo-theory.com): SEO Site Architecture, Three Links For Every Page. Vi chiedo scusa in anticipo per eventuali inesattezze. Quando si aggiunge una pagina al proprio sito web, è necessario che questa abbia almeno tre link in ingresso da altrettante pagine del sito. Per un piccolo sito, con meno di dieci pagine, è sufficiente che ogni pagina contenga i collegamenti a tutte le altre; per un sito più grande, con dieci o più pagine, è invece necessario prendere in considerazione la suddivisione in sezioni logiche. Ogni sezione deve avere un proprio argomento ed una finalità ben definita. Le pagine (o le sezioni) devono avere link reciproci. Nei limiti del possibile è necessario promuovere e valorizzare le relazioni tra le pagine interne. Per i siti con più di dieci pagine è consigliabile l’adozione di una mappa del sito in formato HTML. Nel caso di siti troppo estesi, per i quali l’uso di un’unica sitemap può risultare scomodo è possibile suddividere la mappa riflettendo la struttura delle sezioni. Bisogna sforzarsi di consolidare quanti più link possibile in un’unica mappa HTML. Tenendo conto del fatto che gli utenti desiderano avere un’ampia scelta nel corso della navigazione, bisogna far attenzione a non inserire più informazioni di quante se ne riescano ad analizzarne. Il discorso varia molto dal tipo di sito e dalle argomentazioni trattate. In generale le migliori performance si ottengono con sistemi di navigazione (link e bottoni) composti da un massimo di dodici elementi evitando l’uso di drop-drown menu: sono ingombranti e decisamente poco usabili. Ho condotto studi di performance per analizzare la navigazione di degli utenti tra form e siti web, riscontrando la tendenza a perdersi con troppa facilità: l’ottimizzazione per i motori di ricerca non deve diventare un peso per i visitatori. Quando si hanno centinaia di pagine, si ha un’ampia scelta per la modalità di presentazione: evitare in ogni caso l’uso di menu espandibili. Va sottolineato che l’usabilità non è data dal numero di persone che includono una feature nel proprio progetto, ma dal numero di persone che ne traggono beneficio. Capita molto di rado che designer ed utenti siano d’accordo a proposito di usabilità dei siti web. Un primo modo di strutturare il sistema di navigazione, è la sua suddivisione su più pagine. In parole povere la root conterrà solamente i collegamenti alle sezioni principali, le quali a loro volta linkeranno la mappa HTML, le proprie sottopagine e la root. Con un sito esteso questa soluzione perde di efficacia, rischiando di tornare alla situazione originale, ossia di avere troppi collegamenti in un’unica pagina. Un’altra soluzione potrebbe essere la suddivisione del sistema di navigazione tra le diverse sezioni della stessa pagina, rendendo cioè disponibili alcune sezioni nel menu superiore ed altre sezioni nel menu destro o sinistro: sconsiglio questo approccio, poiché la fruibilità delle pagine ne risente in modo negativo. La terza ed ultima soluzione è la distribuzione della navigazione su box modulari; anche se è quella che reputo migliore, non può essere considerata la scelta giusta a priori: non esiste un’unica formula valida per tutti. La distribuzione su box modulari consiste nella creazione di un layout che consenta di evidenziare anche il contenuto più interno grazie alla presenza di box sempre più piccoli. Come scritto poc’anzi, in un sito abbastanza grande è consigliabile linkare tra loro le pagine della stessa sezione. Se una sezione ha troppe sottopagine e la navigazione tra le sezioni ne risente, può essere utile creare una mini-sitemap HTML oppure suddividere le pagine in più sezioni. Una volta terminato il collegamento tra le pagine di contenuti, la mappa del sito HTML, le pagine di sezione e le sottopagine della stessa sezione si avranno almeno tre link in ingresso per ogni singola pagina. Questo però non significa che non si possano aumentare le relazioni tra le pagine: più link interni ci sono, maggiori saranno le possibilità per gli utenti di trovare i contenuti; ad una maggior facilità per gli utenti corrisponde altrettanta facilità per gli spider. Quando ci si prepara alla strutturazione del sistema di navigazione di un sito, si può decidere di gestirne di volta in volta l’eventuale sviluppo o di predisporre una struttura un grado di supportare l’evoluzione; sono due cose ben diverse: quest’ultima richiede molta elasticità nell’architettura per consentirne una crescita lineare. L’aggiunta di pagine al sito non deve assolutamente precludere, ma neanche rallentare, l’accesso ai vecchi contenuti: un modo per tenere viva l’attenzione sui vecchi contenuti (sia l’attenzione degli spider che degli utenti) è la segnalazione dei vecchi contenuti nelle nuove pagine. Tra l’altro torno a ripetere di non fossilizzarsi sull’uso di tre soli link per pagina; è necessario sviluppare nuovi link ai contenuti per tenere alto l’interesse dei visitatori e degli spider. Si può anche scegliere di usare la root come magazzino temporaneo inserendovi link a rotazione, mensili o settimanali; questa rotazione non serve a tenere la pagina fresca e dinamica: più che altro si usa per aiutare motori e visitatori nella fruizione dei nuovi contenuti. Nel caso si decida di utilizzare la root nel modo indicato, non la si deve considerare come uno dei tre link sopra citati, fatta eccezione per le sezioni principali che linkano e sono linkate permanentemente da tale pagina. La conclusione è quindi: maggiori sono i link interni da contenuto a contenuto, maggiore sarà il valore percepito dal visitatore. Spontaneamente si tende a linkare la pagine di maggior valore; per questo motivo non serve inserire forzatamente i link ai contenuti meno amati, piuttosto ci si dovrebbe chiedere il motivo della loro minor considerazione e cosa si possa fare per aumentarla. Questa è più o meno quanto detto da Michael nel post SEO Site Architecture, Three Links For Every Page. Non credo ci sia molto da aggiungere da parte mia: quello di Michael è un punto di vista ed in quanto tale è opinabile. Forse qualcuno arriccerà il naso a riguardo di quanto detto a proposito dei menu drop-down, ma per il resto non credo ci sia molto da obiettare. Sarebbe interessante avere il resoconto di test effettuati in questo senso. Autore: Francesco “DAG” D’Aguanno (per TagliaBlog).