Advertising online e pagamenti… “a babbo morto”

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In questi giorni di tranquillità lavorativa ne ho approfittato per fare un pò di conti, pratica che odio profondamente (ecco il motivo per cui esistono i commercialisti) ma che risulta utile per capire come mai il conto corrente è sempre in stato semi-comatoso.

Mi son messo a guardare anche le (poche) fatturine che ho emesso nel corso dell’anno per i banner che vendo su questo blog, e ne son uscite cose fra il pietoso e il ridicolo.

Senza scendere troppo nei dettagli, ne è emerso un quadro dove le aziende serie, quelle che pagano in modo preciso e puntale sono pochissime. Società grosse, alcune dai nomi molto noti, sembrano essere sparite dopo l’emissione della fattura.

Nessuna email, nessun contatto, e soprattutto nessun pagamento.

Prima tirano il prezzo, poi pretendono di pagare minimo a 60 giorni (alcune a 90 se non a 120), e infine finisce che i soldi non li cacciano comunque.

Ciò mi ha portato a decidere che, dal 2010, si cambierà registro: o pagamenti anticipati, o solo aziende con le quali ho già lavorato, e delle quali mi fido ciecamente. Oppure, piuttosto, regalo gli spazi pubblicitari a qualche amico.

Non ha davvero senso fatturare una cifra X, lasciarne la metà in tasse e balzelli vari, e perdere tempo ad inseguire 4 cialtroni che si dileguano per non pagare pochi euro.

Operare in un paese con il quale neppure i senegalesi vogliono farci del business, fa davvero tristezza…

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