Anche quest’anno, Nielsen ha pubblicato i dati relativi al Global Survey of Trust in Advertising, un sondaggio effettuato fra il 18 Febbraio e l’8 Marzo 2013 su oltre 29.000 consumatori, di 58 diverse nazioni (sul TagliaBlog trovi anche i dati del 2009 e del 2012). Lo studio puntava a rispondere alla domanda “fino a che punto ti fidi delle seguenti forme di pubblicitĂ ?” In sintesi, l’obiettivo era quello di misurare il grado di fiducia dei consumatori rispetto all’advertising, sia online che offline, comparando i dati dello stesso sondaggio effettuato nel 2007 con quelli di oggi. Ecco i numeri:

Nielsen Global Survey of Trust in Advertising, 2013

In pratica, incredibile a dirsi, è venuto fuori che col passare degli anni tendiamo a fidarci di piĂą di quasi tutte le forme di pubblicitĂ . Il segno meno è infatti presente solo vicino agli annunci pubblicitari sui giornali (-2%), mentre tutte le altre forme sono in crescita, a volte anche sostenuta. Ai vertici della classifica ci sono però gli esseri umani: sul gradino piĂą alto del podio le “raccomandazioni delle persone che conosciamo”, con l’84% (+6% rispetto al 2007), mentre al terzo posto le “opinioni dei consumatori pubblicate online”, con il 68% (+7% rispetto a 6 anni fa). E in Italia? Leggermente diverso il quadro del Bel Paese. Nel comunicato stampa pubblicato sul sito italiano di Nielsen leggiamo infatti che i consigli degli amici segnano un valore del 78%, contro una media europea dell’80% e una mondiale dell’84%. Interessante notare che questo numero è in forte calo (-10% rispetto al 2011, quando la percentuale era dell’88%). Le opinioni e le recensioni lette online arrivano subito dopo, con il 64% (+2% rispetto al 2011): quasi a dire che ci si fida un pochino di piĂą degli sconosciuti, e un bel po’ meno dei conoscenti. Al terzo posto, con il 50%, i pubbliredazionali (!), mentre al 42% si piazza la pubblicitĂ  televisiva, con un incredibile +14% (nel 2011 il valore era infatti fermo al 28%). Se pensi che questo valore sia esageramente alto, considera che a livello mondiale la fiducia nei confronti della pubblicitĂ  in TV è al quinto posto della classifica generale con il 62% (+20% rispetto all’Italia), e registra punte del 72% in America Latina. Siamo invece molto scettici nei confronti delle informazioni che troviamo sui siti web dei brand: se la voce “branded websites” è infatti al secondo posto della chart globale col 69%, in Italia la percentuale si attesta solo al 40% (seppur in forte crescita rispetto al 28% del 2011). Stesso scetticismo nei confronti degli annunci pubblicitari all’interno dei video online: solo il 35% qui da noi, contro il 48% a livello mondo. E idem anche l’email marketing: in Italia la percentuale è solo del 33%, contro il 43% dell’Europa e il 56% del mondo: il valore è comunque in ascesa del 7% (nel 2011 segnava infatti 26%). Dalla fiducia all’azione Quasi speculari i dati relativi alla “spinta all’acquisto”: il 73% degli italiani (79% degli europei e 84% a livello globale) compra un prodotto/servizio a seguito del consiglio di amici/conoscenti, mentre al secondo posto (59% in Italia, 63% in Europa e 70% mondo) si piazzano le opinioni/recensioni online. Segue la pubblicitĂ  televisiva (49% in Italia, 55% in Europa e 68% mondo), e quindi i siti web dei brand (41% in Italia, 51% in Europa e 67% mondo): quest’ultimo valore è in crescita di 8 punti nel Bel Paese (nel 2011 segnava 33%). PiĂą indietro l’email marketing con il 40% (+15% dal 25% del 2011) e infine la pubblicitĂ  presente sui social network: 38% in Italia (41% in Europa e 55% mondo), con un +16% (nel 2011 il valore era fermo al 22%). Concludendo In linea generale, dal sondaggio di Nielsen emerge che siamo un popolo complessivamente piĂą “diffidente” rispetto alla media globale. Ma alla fin fine, 4 italiani su 5 si fidano comunque dei consigli degli amici, e 2 su 3 delle opinioni dei consumatori lette sul web: le “conversazioni con parenti e conoscenti” sono il driver principale che ci spinge ad effettuare una ricerca su un motore, come evidenziato anche nell’immagine qui sotto

Driver che spingono ad effettuare una ricerca

(tratta dallo studio “Search in Italy 2013” di FIND). Tienine conto se vuoi vendere qualcosa online.