Circa 3 anni fa Facebook ha reso noto l’EdgeRank, ovvero l’algoritmo che determina la visibilità di un contenuto all’interno del newsfeed di Facebook. La formula è quella che vedi qui sopra, ma letta “matematicamente” non è sicuramente facile da interpretare: mi sono quindi avvalso di queste 2 infografiche, che – tradotte qui sotto – ci aiutano a capire un po’ meglio tutte le componenti dell’EdgeRank, e come riuscire a “piegare” l’algoritmo ai nostri intenti 🙂 Cosa è l’EdgeRank L’EdgeRank è l’algoritmo utilizzato da Facebook per determinare quali contenuti appaiono all’interno del newsfeed del singolo utente. Le tre variabili che costituiscono questo algoritmo sono l’affinità (affinity), il peso (weight) e il tempo di decadimento (time decay). Affinità (affinity) L’affinità misura la relazione esistente fra il lettore e il creatore del contenuto. Più stretta è la relazione, più alto è il punteggio. Per esempio, il tuo newsfeed potrebbe privilegiare i contenuti postati da tuo fratello, con il quale interagisci spesso, rispetto a quelli di qualche strano contatto che hai aggiunto qualche anno fa (e con il quale non hai più avuto nulla a che fare). L’affinità funziona “a senso unico”: interagire parecchio con un utente aumenterà le probabilità che i suoi contenuti appaiano nel tuo newsfeed, ma non è detto che avvenga il contrario. Peso (weight) Post diversi hanno pesi diversi. Più alto è il peso, più alto è il punteggio. Nell’ordine, la scala è la seguente: 1. foto/video 2. link 3. testo L’interazione è un altro fattore che agisce sul peso. Per esempio, un post testuale con parecchi like e commenti ha un peso superiore ad una foto che non riceve apprezzamenti di alcun tipo. Tempo di Decadimento (time decay) Più il contenuto è vecchio, più perde valore: il newsfeed tende ad includere contenuti sempre freschi e aggiornati. La velocità con cui perde valore dipende anche dal tipo di utente: per esempio, se accedi a Facebook solo una volta alla settimana, nel tuo newsfeed potrebbero comparire contenuti vecchi anche di qualche giorno. I 4 principali “fattori sociali” che influenzano l’EdgeRank 1. Precedenti interazioni con l’autore: più interagisci con un amico o una pagina, più probabilità avrai di vedere quei post. 2. Precendenti interazioni con quella tipologia di post: se interagisci spesso con certe tipologie di post (testuali, foto, video), avrai più probabilità di vedere sempre quelle. 3. Reazioni da utenti che hanno già visto il post: più utenti Facebook interagiscono col post, più è probabile che tu lo veda. 4. Lamentele o feedback negativi: più utenti daranno un feedback negativo al post, meno è probabile che tu lo veda (l’importanza di questo fattore è cresciuta dalla fine dello scorso anno). Perché è importante l’EdgeRank? Il 96% dei fan non torna più a guardare la pagina Facebook di un brand (dopo l’engagement iniziale). Il tuo post ha da 40 a 150 volte più probabilità di raggiungere il tuo fan all’interno del suo newsfeed, rispetto alla probabilità che lo legga sulla pagina. Tieni inoltre presente che nel 2011 il 27% di tutto il tempo speso su Facebook era impiegato a guardare il newsfeed, mentre l’anno successivo la percentuale è salita addirittura al 40%. Negli USA, le persone spendono più tempo a guardare il newsfeed di Facebook che a leggere i 6 principali siti di news (ABC, MSNBC, Yahoo! News, CNN, New York Times e Huffington Post)… sommati assieme! Ma attenzione: è sempre bene ricordare che, in media, il tuo post sarà in grado di raggiungere SOLO il 16% dei tuoi fan (a meno che non paghi, ovviamente 🙂 ). Come posso far crescere il mio EdgeRank? 1. Post corti: post fra i 100 e i 250 caratteri ricevono mediamente il 60% in più di like, commenti e condivisioni rispetto a post lunghi più di 250 caratteri. 2. Post visuali: foto album, foto e video hanno un engagement superiore rispettivamente del 180%, 120% e 100%. Trucchetto da provare: pubblica un link come se fosse una foto, con il titolo dell’articolo e l’URL nella didascalia (dovrebbe aumentare la reach). 3. Chiedi ciò che vuoi: chiedere una opinione o semplicemente di “riempire gli spazi vuoti” può far crescere l’engagement fino al 90% (rispetto ad un post medio, dove non è presente alcuna call to action). 4. Posta giornalmente: ricorda che il 96% dei tuoi fan non tornerà più sulla tua pagina; pertanto postare frequentemente è l’unico modo per raggiungerli con continuità. 5. Sii rilevante, ma non invadente: post legati al tuo brand, ma non troppo diretti, performano meglio. Per esempio, se hai una pasticceria, i tuoi post dovrebbero parlare di ricette e di trucchi per cucinare meglio le torte, e non di politica, religione o gatti. 6. Sii tempestivo: prova a postare ad ore diverse, per capire quando è il momento migliore per i tuoi utenti, e quindi interagisci con loro. Update: il 6 Agosto 2013 Facebook ha annunciato un paio di modifiche all’EdgeRank. I due nuovi fattori sono stati denominati: Story Bumping: se un contenuto, anche NON recentissimo e che magari ci era sfuggito, viene considerato particolarmente “meritevole”, possiamo ora trovarcelo riproposto una seconda volta nel newsfeed, mentre prima spariva inesorabilmente. In altre parole, il “fattore freschezza” ha ora un peso un po’ inferiore, a vantaggio del “fattore rilevanza”. Last Actor: vengono esaminate le ultime 50 interazioni dell’utente, e anche in base a questo nuovo fattore viene generato il newsfeed. Update n.2: il 23.08.2013 Facebook ha annunciato una nuova modifica al suo News Feed ranking algorithm. L’intento del nuovo update è quello di premiare i contenuti di alta qualità (Facebook li chiama proprio high quality content), ovvero quelli puntuali, rilevanti, provenienti da fonti delle quali ci si fida, interessanti e “genuini”. Dai primi test effettuati, il numero di interazioni (like, commenti e condivisioni) con questo genere di contenuti è aumentato significativamente, e pertanto il consiglio di Facebook è semplicemente questo: se vuoi raggiungere il maggior numero di persone possibile, inizia a produrre contenuti di alta qualità, ottimizzati per coinvolgere gli utenti.