Tranquillo, non sto parlando del TagliaBlog – che, anzi, ad agosto sta registrando ottimi numeri ๐Ÿ™‚ – ma di una frase che sento girare da parecchi giorni, ovvero da quando il Google Panda รจ sbarcato in Italia (ed ha iniziato a mietere vittime). Tanti webmaster si lamentano di essere stati penalizzati, di aver perso posizioni e traffico, di non sapere piรน che pesci pigliare. A loro voglio semplicemente dire che: 1. Google Panda รจ un algoritmo In Google non c’รจ un omino che ti odia. Fino a prova contraria, Google Panda รจ un algoritmo regolato da una macchina (anche se qualche “dato umano” viene raccolto, per esempio tramite l’estensione Personal Blocklist), brutto e cattivo quanto vuoi, sbagliato e perfettibile quanto vuoi, ma รจ un algoritmo, che colpisce in base ad un determinato pattern. Google tende a non rivelare particolari quando “punisce” qualche sito (anche nel caso di ban da AdSense si comporta cosรฌ), e pertanto รจ inutile alzare la voce o imprecare per cercare di ottenere risposte: segui le solite linee guida, poniti le famose 23 domande del Panda e continua a leggere qui sotto. 2. Perchรฉ hai basato tutto il tuo business online su Google? La maggior parte dei webmaster che conosco gestisce siti che ricevono almeno il 75% di traffico da Google, e guadagnano almeno il 75% da Google AdSense. E anzichรฉ pensare a diversificare le fonti di traffico (e di revenue), insistono a lavorare di SEO, a costruire contenuti ad hoc per i motori, a produrre articoli mediocri per darli in pasto ai bot, senza far nulla per fidelizzare gli utenti. Questo comportamento รจ tutto fuorchรฉ intelligente: se poni le sorti della tua azienda nelle mani di un unico cliente, e quello un bel giorno decide di mollarti, sei fallito. E pertanto รจ folle creare un business che, come un parassita, si nutre solo ed esclusivamente di Google, quando oramai il web รจ fatto di tante altre componenti. 3. E’ tempo di brand! E anche di social, ovviamente. Non te ne sei ancora accorto? per esempio, Fanpage.it fa circa la metร  del traffico con Facebook. E un brand riconosciuto ottiene un sacco di traffico diretto, senza l’intermediazione dei motori di ricerca, cosรฌ come un sito/blog che lavora per fidelizzare i suoi lettori. Tu stai facendo qualcosa per smarcarti da Google? O alla prossima modifica dell’algoritmo sarai ancora in giro a lagnarti, dando la colpa al motore di ricerca di Mountain View anzichรฉ a te stesso?