google page speed service

Poche ore fa, Ram Ramani ha annunciato la nascita di Page Speed Service, un nuovo servizio di Google che promette di velocizzare automaticamente il caricamento delle pagine di un sito web.

Cos’è Page Speed Service?

Potrebbe essere definito come il CDN di Google: il servizio prende le pagine del server, le “riscrive” in modo ottimizzato, e quindi le consegna all’utente finale attraverso i vari server di Google sparsi per il mondo. In altre parole, Page Speed Service è un proxy, una cache che migliora le prestazioni del tuo sito web, togliendo carico di lavoro al tuo server per spostarlo sui server di Google: un po’ come fa da tempo CloudFlare.

Quanta velocità potrei guadagnare grazie a Page Speed Service?

Alcuni test dicono dal 27% al 62%. Per toccare con mano quanto può guadagnare il tuo sito, vai su https://www.webpagetest.org/compare e lancia un test inserendo l’URL dei tuo sito web. Dopo qualche minuto di attesa, otterrai una tabella con i risultati e pure un video che mostra la diversa velocità di caricamento fra la pagina originale e quella ottimizzata.

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Tecnicamente, come si usa Page Speed Service?

Prima di tutto devi cercare di entrare a far parte dei pochi fortunati che potranno accedere al servizio, compilando questo form. Se e quando verrai accettato, dovrai semplicemente puntare il DNS CNAME del tuo dominio verso ghs.google.com

Page Speed Service ha un costo?

Per i pochi che riusciranno ad entrare nella prima fase di test, non ci sono costi. A breve dovrebbero comunque essere pubblicati ulteriori dettagli insieme ai prezzi ufficiali, prezzi che Google ha definito “competitive“.

Concludendo

L’ossessione di Google per la velocità, prosegue. Sono anni che ne parlo su questo blog, e ora pare che Google abbia scelto la via più drastica per aiutare i webmaster a migliorare le prestazioni dei siti web, spostando il lavoro di miglioramento delle performance direttamente sui suoi server.

E con l’illusione di un miglior posizionamento immagino saranno in molti a sottoscrivere, ovviamente pagando, il Page Speed Service di Google.