fanpage


Fanpage
.it è un sito (anzi un network di siti, visto che sulla home page se ne contano una dozzina) che negli ultimi mesi ha ottenuto una crescita davvero esplosiva.

Traffico Fanpage.it

I record raggiunti a Gennaio 2022 (25,8 milioni di utenti unici) mettono in evidenza il successo di un modello di business, nell’ambito dell’editoria online, molto diverso da quello degli “storici” siti web del panorama nazionale, fondati sulla produzione di contenuti attorno ad un tema “verticale” e affiancata da una solida community (=forum) che macina thread e commenti.

Approfitto di questa discussione, postata su Facebook da Gianluca Cozzolino (CEO & Founder di Ciaopeople), per estrarre i punti cardine del modello di Fanpage.it e cercare di ricavarne qualche dritta per tutti coloro che hanno in mente di fare buoni numeri nel campo dell’editoria su Internet, partendo con un progetto nuovo (o cercando di ridare smalto ad un progetto stagionato ma magari impantanato).

“45% google, 45% facebook, 10% direct”

Cta Digital Marketing

Questo spaccato del traffico è profondamente diverso da quello della stragrande maggioranza di siti/blog/forum presenti sul web, che solitamente fanno i 3/4 con i motori (=Google) e il resto fra “siti referenti” e “traffico diretto”.

Cozzolino aggiunge altri 2 particolari molto interessanti alla discussione: “news incide per l’85% del traffico da Google” (ovvero 1/3 del traffico totale è prodotto da Google News) e “attività di social media marketing su network di pagine fan” (credo significhi che i contenuti inseriti su fanpage.it vengono promossi all’interno di un network di pagine fan sotto il controllo di Ciaopeople, cosa che permette di ottenere lo strepitoso risultato del 45% di traffico via Facebook).

Infine una chicca, che dovrebbe far meditare sull’importanza dei contenuti “non testuali”: “il traffico sulle fotogallery invece è consistente e ci permette di aumentare engagement e pagine viste”.

“Tutto il contenuto di fanpage è SEO oriented”

Questo passaggio è il più delicato, soprattutto in questi giorni nei quali si parla molto di “AOL Way“, content farm, contenuti originali e contenuti di qualità.

Il network di fanpage.it è molto orientato ai “temi caldi”, agli argomenti “di moda”, e anche (giustamente) a quelli che, a livello pubblicitario, rendono di più. Nei sottodomini troviamo infatti tech, donna, TV, gossip, cinema, auto, calcio, poker, games, music, travel e job, tutte materie al top negli interessi degli internauti.

Cozzolino dice che “ora stiamo potenziando il search con messa in produzione di Keymatic, un software proprietario che ci permette di individuare i trends di ricerca su keywords storiche”. Non so se questa frase è da intendersi come “cercheremo sempre di più di scoprire cosa cerca la gente sui motori, e quindi produrremo nuovi contenuti solo in base a quello”, cosa che che fondamentalmente nega il principio del giornalismo che invece dovrebbe creare notizie in base ai fatti accaduti, e non (solo) a quelli che tirano più.

Una cosa è però certa: il modello di fanpage.it, scala. Quello dell’editore web tradizionale, no. E su questo c’è parecchio da riflettere.