Come naturale epilogo del discorso di Matt Cutts di qualche settimana fa, Google ha lanciato Site Performance, “una funzione sperimentale dei Webmaster Tools che mostra informazioni sulla velocità del tuo sito e suggerimenti per renderlo più veloce”. Dovrai cavarti un pò gli occhi, ma se guardi bene l’immagine qui sotto (inclusa nel post dell’Official Google Webmaster Central Blog) noterai che Google reputa “veloce” una pagina che si carica in meno di 1,5 secondi.

Le Site Performance nei Webmaster Tools

Mi precipito nel mio account per vedere la velocità che Google “assegna” al TagliaBlog (trovi il dato sotto Funzioni sperimentali->Prestazioni del sito), e mi trovo davanti un tristissimo 10,9 secondi: davvero troppo lento!

Le Prestazioni del TagliaBlog

In pratica, secondo Google il caricamento delle pagine del mio blog richiede mediamente 10,9 secondi, ed è più lento del 94% dei siti. Come viene rilevata questa velocità? I dati vengono raccolti direttamente dagli utenti che hanno installato Google Toolbar e hanno attivato la funzione facoltativa PageRank. E’ scritto qui. Non dirmi che stai pensando ci sia una correlazione fra PageRank e velocità di download delle pagine del tuo sito 😀 A quali conseguenze porterà il fatto che Google ha ammesso di tenere in considerazione questo parametro? Il mercato dell’hosting potrebbe subire uno scossone: mi immagino hoster che iniziaranno a promuoversi con annunci del tipo “Con noi stai sotto il secondo e mezzo” oppure “Noi, secondo Google, siamo veloci”. E potrebbero di conseguenza esserci pesanti spostamenti di utenti, da hoster lenti ad hoster che si dimostreranno veloci e performanti (agli occhi di Google). Ma non è tutto: l’hoster ha solo una parte delle “colpe” per quanto riguarda la velocità, il resto è a carico della struttura del sito web. Immagino quindi che parecchi siti subiranno un generale “dimagrimento”: basta immagini enormi, basta valanghe di inutili widget, basta effetti speciali. Minimalismo (come insegna anche la nuova fade-in homepage di Google) ed estrema pulizia del codice, per cercare di stare al di sotto del fatidico secondo e mezzo. Siamo certi che tutto ciò servirà davvero a posizionarci un pochino meglio? Leggendo fra le righe di questa frase, parrebbe proprio di si: “L’obiettivo di Google è offrire agli utenti i risultati più pertinenti e un’eccellente esperienza. I siti veloci aumentano la soddisfazione degli utenti e migliorano la qualità generale del Web (in particolare per gli utenti con connessioni Internet lente) e ci auguriamo che, grazie al miglioramento dei siti da parte dei relativi webmaster, la velocità generale del Web migliori.” Tu che dici?