Secondo Matt Cutts, chi si occupa di marketing su internet dovrebbe evitare la pratica immorale di acquistare link a pochi centesimi da persone che completano task di altri su Amazon Mechanical Turk procurandosi link gratuiti grazie ai loro sforzi. Riformulo il concetto: Google dice che è sbagliato pagare altre persone per farsi linkare, mentre è assolutamente corretto ottenere centinaia o migliaia di link – non pagando un copywriter professionista per creare un ottimo contenuto – ma spendendo una ventina di dollari per una manciata di persone che svolgono un lavoro a bassissimo prezzo via Amazon Mechanical Turk. Non mi credi? guarda questo video. Se non sai bene come funziona Amazon Mechanical Turk, sappi che è un sito dove è possibile pagare alcuni individui per completare dei compiti che non possono essere eseguiti in modo automatico. Cerchi un lavoro da casa? mentre io scrivo questo post per il blog, tu puoi guadagnare qualche centesimo prendendoti 10 minuti di tempo per rispondere a qualche domanda. Se riesci a completare 6 task in un ora, puoi guadagnare ben 6 centesimi! Ho provato il servizio lo scorso anno, quando ero senza lavoro, e nonostante la mia efficienza non ho guadagnato praticamente nulla. Ma in base a quanto afferma Google, è un modo perfettamente legale per esternalizzare la tua strategia di linkbaiting. Matt Cutts (nel video linkato qui sopra) parla di qualcuno che ha pagato la cifra di 25 dollari per ottenere che un intero gruppo di persone compilasse per lui una lista di aggettivi da abbinare agli utenti top di Twitter. Questo per lui è un contenuto di qualità. E non è solo un contenuto di qualità, è una strategia di linkbaiting che vale oro. Questo è ciò che Google vuole indicizzare. Ed è perfettamente aderente alle sue linee guide sull’etica SEO. Da buona copywriter, ma sento offesa da questo. Non sono contenuti di qualità. Sono schifezze. Si tratta di acquistare una “sveltina” al minor prezzo possibile, di pagare degli schiavi per ottenere il servizio. Dov’è la qualità in questo? Dimmi, Matt Cutts del Google Webspam Team, perchè promuovi la proliferazioni di schifezze come queste invece di incoraggiare la persone ad investire su qualcosa di valore? Ragazzi, io ero una Quality Rater. Conosco le linee guida di Google circa la qualità – o almeno le conoscevo fino ad un anno e mezzo fa. Siete davvero caduti così in basso? Volete davvero raccontare al mondo intero che Internet ha bisogno dell’ennesimo insipido pezzo su Twitter? Mi spiace, signori, ma avete appena screditato tutto ciò che avete sempre detto in merito alla qualità dei contenuti online. E cosa c’è di “white hat” nel pagare salari da fame per qualcosa che potrebbe portare ad una attività migliaia di dollari? Ciò non potrà modificare le vostre linee guida, ma certamente non è qualcosa di etico per me. Solo perchè si trova qualcuno che lavora 45 minuti per un centesimo, ciò non significa che va pagato quello cifra. In realtà, sarebbe anche contro le leggi degli Stati Uniti relative all’occupazione, se si creasse con quella persona un rapporto di assunzione. Tutti i contenuti sono pagati, in una forma o in un’altra. Mi sono messa a produrre contenuti di qualità in quanto, durante il periodo nel quale ero Quality Rater, ho cercato di rendere Internet un posto migliore. Qual’è la differenza fra il pagare uno scrittore (o un blogger) per recensire e linkare il tuo prodotto rispetto a qualcuno che produca contenuti per te con lo scopo di attrarre dei link? Da un lato, i soldi vanno allo scrittore per indurre altri a linkare il pezzo; dall’altro, i soldi vanno allo scrittore che è stato “indotto” a pubblicare il link. Aspetta, è vero… chi blogga dovrebbe farlo gratuitamente e contemporaneamente non dovrebbe essere pagato per linkare qualcuno. Essenzialmente questo è ciò che è successo da quando Google ha inserito il “no paid link” nella sua policy. Per le aziende non è un problema. Continuano a ottenere pubblicità gratuita, grazie ai blogger non pagati che le linkano. Si, anche io sono una blogger. E’ ridicolo vedere quante mamme stanno lavorando gratuitamente solo per avere l'”onore” di recensire un prodotto per 5 dollari. E’ uno schifo. Ma Google non rispetta chi crea contenuti. Questo è chiaro. E’ talmente ovvio, il gigante della ricerca vuole solo fottuti contenuti. A Google non importa della qualità di questi contenuti. Vuole solo tutti si sbattano all’inverosimile, in modo da poter continuare a guadagnare soldi a palate grazie al duro lavoro di altri. Fonte: Google Says Quality is Dirt Cheap, Don’t Hire Copywriters.