Nel post di venerdì, Matteo commentava chiedendo: “Se posso, mi piacerebbe che negli articoli ci sia più spazio agli esempi concreti. Ad esempio piccoli e grandi consigli su come gestire il piano di web marketing di piccole e medie aziende dei settori più disparati”. Rispondo quindi subito con un qualche piccolo consiglio, che anche se non è proprio attinente al web marketing riguarda comunque l’ambito delle “pubbliche relazioni” di qualsiasi tipo di realtà (aziendale e non): sto parlando della compilazione della “pagina dei contatti“, che dovrebbere essere presente in tutti i siti (e blog), e che invece è spesso trascurata (se non completamente assente…). Perchè è importante Perchè il web è fatto di contatti, di relazioni. Se vendi prodotti o servizi, è assolutamente d’obbligo fare in modo che chi arriva sul suo sito trovi poi la possibilità di contattarti agevolmente. E anche se non vendi nulla e hai solo un blog personale, è inevitabile che qualcuno abbia voglia, prima o poi, di scriverti una email, di chiederti un consiglio, di darti un suo parere, o semplicemente di dirti “ciao”. E non tutti sono così evoluti da cercare i tuoi dati presso Whois.Net o altri servizi simili… Come deve chiamarsi Io sono per il classico: Contatti (o Contatto). Eventualmente, se abbiamo un pubblico piuttosto “evoluto” e/o internazionale, About (o About me, ma solo se si tratta di un sito/blog personale), pagina nella quale possiamo inserire un pò di informazioni su di noi e i dati per essere contattati. Dove posizionarla Nel menu, in alto (o in basso) a destra. Generalmente è lì che ci si aspetta di trovarla. Cosa deve contenere Ragione sociale: il nome dell’azienda (o il tuo nome e cognome, nel caso di sito personale): chiaramente è un campo obbligatorio. Indirizzo: estremamente importante per una azienda, specialmente se vende prodotti e servizi (come, ad esempio un e-commerce): il fatto di avere un indirizzo “fisico”, reale, conferisce serietà al brand. Evitabile per un blogger. Partita IVA: obbligatoria in home page (anche se le interpretazioni di legge sono le più varie…), l’inserirei comunque anche all’interno della pagina contatti. Telefono: personalmente, forse per un vecchio retaggio culturale, preferisco veder scritto il numero di un telefono fisso: leggere solo ed esclusivamente un telefono mobile (il classico 33x), mi trasmette un senso di minor serietà. Una alternativa potrebbe essere l’acquisto di un numero VoIP, che unisce i vantaggi di un numero “reale” (anche se, ogni tanto, può avere una lunghezza anomala (può essere più lungo dei numeri con lo stesso prefisso) o delle cifre strane al suo interno (può, ad esempio, iniziare con lo zero)) con la portabilità (può “squillare ovunque”, in qualsiasi posto del mondo, basta che ci sia una connessione ad Internet). Fax: sempre meno indispensabile, è comunque ancora ampiamente utilizzato in certi ambiti lavorativi. Non vuoi acquistare un apparato fax con un numero dedicato? puoi dotarti di un “fax virtuale” (ovvero di un sistema per inviare/ricevere fax via email): personalmente ne utilizzo uno da parecchi anni, costa pochissimo (funziona “a ricarica”) e non ha mai avuto problemi. Email: se siamo presenti sul web, dobbiamo ovviamente essere contattabili via posta elettronica. Nel caso di una azienda strutturata in più reparti, è bene che ogni reparto abbia la sua email (fornitori@azienda.it, clienti@azienda.it, amministrazione@azienda.it…), oltre ad un casella “generale” (del tipo info@azienda.it). Nel caso di sito o blog personale, può andar bene anche il nickname (tipo tagliaerbe 🙂 ) presso una mailbox free (tipo Gmail o Yahoo! Mail), anche se una email del tipo nome.cognome@dominio conferisce una serietà maggiore (quindi non imitatemi 😀 ). Form mail: è una cosa che suggerisco vivamente, visto che ho fatto vari test e posso testimoniarne i risultati: L’utente medio preferisce scriverti, in almeno 9 casi su 10, attraverso un “modulo contatti”, piuttosto che utilizzando una email. Attenzione però: più il form è lungo, più registra un tasso di abbandono alto: pertanto cerca di limitarlo ai campi strettamente necessari (massimo 5). Instant messaging: ICQ prima, MSN, Yahoo! e Gtalk ora: gli instant messenger sono una parte vitale della comunicazione sul web. A costo zero, permettono di tenere i contatti con amici, colleghi, clienti: personalmente mi sento di consigliarne l’adozione anche in ambito aziendale, e quindi l’inserimento nella pagina dei contatti di almeno un instant messenger “pubblico” (per esempio quello di Skype, che può essere considerato come un “ibrido” fra IM e telefono). Social network: ottimo strumento per gestire una rete di contatti, e vedere come questi si “spostano”. Grazie ai social network posso infatti “seguire i movimenti” di chi è connesso con me, sapere se si è spostato in questa o un quella azienda, sapere se ha cambiato posizione o ambito lavorativo, se ha fatto o meno carriera 🙂 (ovviamente ciò è possibile solo se l’utente compila tutti i campi di cui è composto il social in questione, e li mantiene aggiornati…). Che siate una azienda o un blogger, ne consiglio sicuramente l’utilizzo (e quindi l’inserimento nella pagina dei contatti), almeno per ciò che riguarda i SN più noti e attivi (soprattutto LinkedIn, in ambito professionale). Trattamento dei dati personali ? Se si raccolgono, registrano, organizzano, conservano, consultano, elaborano dati personali di terzi, lo si deve fare in base al D.Lgs. 196/03. Siccome però la materia è complessa e al di fuori delle mie competenze, ti lascio alla lettura di questo post (e ti suggerisco di consultare qualche buon commercialista/legale, che certamente saprà consigliarti al meglio). La pagina dei contatti… al contrario Se l’obiettivo è solo quello di fare list building (=raccogliere email per inserirle in un elenco, al quale inviare comunicazioni/offerte periodiche), non va utilizzata una pagina con la struttura sopra descritta: è sufficiente una squeeze page, ovvero una pagina (o un piccolo riquadro, come quello qui sotto)

Esempio di Squeeze Page

costruita con l’unico intento di “spremere” al visitatore nome e indirizzo di posta elettronica. Solitamente, per ottenere lo scopo, si offre all’utente un regalo esclusivo (ad esempio un ebook su di un argomento di suo interesse, non scaricabile in altro modo dal sito). In poche parole, non si tratta di una pagina costruita per farsi contattare, ma per contattare (con lo scopo di vendere un prodotto o un servizio). Un ultimo consiglio Sicuramente è utile integrare un mappa vicino all’indirizzo della società, cosa fattibile in modo semplicissimo grazie a Google Maps. Ma sapevi che puoi anche inserire una scheda del tuo esercizio commerciale, in modo che possa figurare nelle SERP di Google? Il servizio si chiama Business Center di Google Maps: è gratuito, aggiornabile e non richiede che tu abbia un sito web.

Funzionamento del Business Center di Google Maps

E tu, come fai a farti contattare? 🙂