Dopo l’intervista a ShoeMoney, eccoci ad un altro mostro sacro della blogosfera: sto parlando dell’australiano Darren Rowse, blogger dai numeri incredibili e uomo a cui probabilmente si deve il termine problogger, il quale ha gentilmente risposto a 5 mie domande (peccato non averne potuto fare altre…); eccovele:

  1. Sei stato il primo “professional blogger” al mondo, o c’è stato qualcuno prima di te? Son certo che altri han fatto soldi col loro blog ben prima di me: infatti io ho iniziato a bloggare solo nel 2002, quando in rete c’erano già migliaia di blogger. Ho iniziato i primi esperimenti col “make money online” solo un anno dopo, quando c’era un sacco di gente che guadagnava grazie alla pubblicità online e ai programmi di affiliazione. Posso essere considerata la prima persona ad utilizzare il termine “ProBlogger”, ma non il primo a fare soldi con un blog.
  2. Raccontaci la tua tipica giornata lavorativa. La mia giornata inizia alle 08:30, dopo la prima colazione con la mia famiglia. Passo la prima ora a controllare le email e a moderare i commenti nel mio blog. In mattinata cerco di trovare un paio d’ore per scrivere qualche nuovo post per il mio blog: cerco di fare questo lavoro offline, in modo da non distrarmi. Successivamente torno di nuovo alla posta elettronica, a Twitter e all’uso dei vari instant messaging tramite i quali discuto con altri blogger. Nel pomeriggio ritorno a scrivere, faccio un check dei feed RSS o preparo il mio corso di “Six Figure Blogging”. In serata schedulo i post per il giorno dopo, modero i commenti e spendo un pò di tempo su Twitter.
  3. Credi che scrivere in inglese possa aiutare il successo di un blog? Penso che può essere d’aiuto, ma non è essenziale. Ci sono moltissime persone sul web che utilizzano l’inglese come lingua principale, e quindi è ovvio che moltissimo traffico è relativo a quel mercato. Tuttavia c’è anche molta più concorrenza. Ne consegue che se scrivi in una lingua meno “competitiva”, puoi ottenere un ottimo risultato. Personalmente voglio incoraggiare le persone a bloggare in primo luogo nella loro lingua nativa, ed eventualmente espandersi ad un’altra lingua nella quale riescono a scrivere fluentemente.
  4. Pensi che il blogging sia una “grossa bolla” destinata a scoppiare, o che avrà invece un brillante futuro? Penso che ci saranno sempre alti e bassi online, in termini di quantità di denaro che viene investita dagli inserzionisti; tuttavia ritengo che Internet è qui per restare anche nel prossimo futuro. Il modo di bloggare sta cambiando, e son certo che continuerà a cambiare, di pari passo con l’evolversi delle tecnologie. I blogger che sono in grado di adattarsi alle nuove tecnologie e alle nuove tendenze sopravviveranno, ma coloro che rimangono rigidi e statici scompariranno. Chi sarà in grado di produrre contenuti utili, qualunque sia il mezzo, penso che avrà sempre un pubblico.
  5. Un’ultima domanda: dicci il trucco di Darren Rowse per fare un sacco di soldi online con un blog. Ci sono molti trucchi e suggerimenti che ho condiviso sul mio blog (e che ho appena inserito in un libro, scritto con Chris Garrett, proprio su questo tema), ma se devo dirne uno direi che la chiave è trovare qualcosa di cui la gente ha bisogno, e quindi dargliela. Migliorare la vita delle persone e produrre contenuti utili a loro vi farà trovare utenti attirati da ciò che fate, che certamente torneranno da voi. Sta tutto nel produrre qualcosa di utile.