Salvatore Aranzulla Svela il Segreto del suo Successo

Se apri Google e cerchi “come fare” qualcosa legato ad un tema tecnologico, troverai sempre ai primi posti il sito di Salvatore Aranzulla.

Questa cosa ha generato da un lato una mole infinita di interrogativi sulle tecniche e strategie SEO adottate da Salvo, dall’altro una indicibile invidia – mista a “rosicamento” – da parte di coloro che considerano scarsa la qualità dei contenuti e del lavoro che Aranzulla sta portando avanti da diversi anni.

La verità è che i siti di “how-to”, se ben progettati e gestiti, sono una miniera d’oro. Lo scrivevo – e lo suggerivo – già nel lontano 2009: sempre più persone cercano sui motori “come fare a”, e spesso cercano cose di una banalità sconvolgente.

Guarda ad esempio i “come fare” emergenti su Google nell’estate 2014:

I come emergenti su Google nell

al secondo posto della classifica, ho evidenziato un “come” che ti farà strabuzzare gli occhi. Sembra impossibile, eppure c’è tanta, tantissima gente che cerca su Google queste cose.

E c’è Salvatore Aranzulla che intercetta questa domande, dà le risposte, e fa numeri da capogiro: parliamo di oltre 6 milioni di utenti unici al mese, 9 milioni di visite, 12 milioni di pagine visualizzate (secondo Google Analytics). Il tutto con meno di 5.000 articoli!

Nei giorni scorsi ho chiesto a Salvo se poteva svelarci il suo modus operandi, e lui lo ha fatto senza problemi: trovi tutto qui sotto.

Molti pensano che il successo del mio blog, ospitato sulle pagine di Virgilio, sia frutto del caso, ma pochi sanno che in realtà è il risultato di un lavoro certosino, volto a produrre il miglior contenuto possibile in ambito tecnologico. Provo a fare un po’ di chiarezza.

Il mio blog nasce nel 2002 con l’obiettivo di fornire una risposta semplice ed efficace a chiunque avesse un problema con il proprio computer. Questo obiettivo viene perseguito ancora oggi.

Il target di riferimento è quindi l’utente con conoscenze di informatica limitate, non di certo chi ha conoscenze di carattere tecnico: non sono un tecnico, sto per laurearmi in Economia aziendale in Bocconi, quello che cerco di dare ai lettori è una risposta di buon senso (e soprattutto funzionante) alle domande che ci pongono.

Il successo è abbastanza evidente. Cresciamo a due zeri anno su anno: nel primo semestre del 2014 abbiamo quasi quadruplicato il traffico fatto nello stesso periodo dell’anno precedente. Deteniamo inoltre la leadership assoluta sul segmento Computer News di Nielsen con una quota di mercato pari al 30% del mercato ed un tasso di crescita fuori discussione.

I siti più visitati in Italia nella categoria Computer News

Al fine di raggiungere questo risultato, procediamo su più fronti. In prima istanza, analizziamo quelli che sono i trend di ricerca attraverso una tecnologia proprietaria che chiamiamo “sistema dei titoli”. Il funzionamento del sistema dei titoli è chiaro: il sistema parte dai “search log” (le ricerche effettuate dai motori di ricerca) e tira fuori dei titoli su cui scrivere degli articoli.

Cta Digital Marketing

Per raggiungere tale risultato, procediamo eliminando le query navigazionali (nome di un sito Internet) e le query pornografiche, quindi procediamo all’estrapolazione dei termini di tecnologia e alla eliminazione dei termini che sono già stati scritti o che hanno per oggetto argomenti già trattati.

La fase più rilevante è la valorizzazione dei termini di ricerca: capire se abbiamo una potenzialità di posizionamento e se vale la pena scrivere l’articolo. Noi scriviamo degli articoli solamente se ha senso farlo:

  1. se interessano agli utenti
  2. se ci sono investitori che comprano pubblicità CPC.

La mia impresa si fonda infatti, per una parte importante di ricavi, sulla parte pubblicitaria CPC. L’analisi dei trend ci consente di massimizzare il risultato per articolo in termini di soddisfazione degli utenti e in termini di rendimento economico. In particolare, ci consente di essere presenti sulle prime posizioni su Google perché forniamo il contenuto giusto al momento giusto.

Un altro modello interessante, che abbiamo adottato fra i primi in Italia, è costituito dai ricavi derivanti da e-commerce, che derivano dai link di affiliazioni inseriti in prodotti recensiti sul blog. Riusciamo a generare vendite a sei zeri per i nostri partner.

Una parte importante del nostro successo è rivestita dal sito Internet: è molto veloce, pulito e cerca di fornire tutto quello che possiamo fornire su di un argomento all’utente ed ai motori di ricerca. In particolare, l’attribuzione dei correlati viene fatta tenendo conto del tasso di clic degli utenti: vengono determinati in un primo momento dei correlati da un punto di vista “meccanico”, quindi vengono sottoposti agli utenti e viene registrato il loro tasso di interazione. In questo modo, la nostra elevata base utenti ci consente di migliorare la contestualizzazione di un articolo.

Sistema analoghi, volti a trovare i contenuti migliori, si trovano anche sulla mia pagina Facebook ufficiale, che da poche migliaia di fan è passata ad oltre duecentomila fan: pubblichiamo il migliore contenuto possibile per il nostro target di riferimento.

In breve, l’obiettivo è quello di cercare di automatizzare i processi e fornire contenuti di qualità che possano piacere agli utenti. E direi che ci stiamo riuscendo.

A parte questi aspetti più tecnici, in realtà posso assicurarti che il successo di Salvatore Aranzulla è dovuto a ben altro, ovvero alla sua forma mentis.

Intendo dire che Aranzulla incarna perfettamente il concetto giapponese di Kaizen, ovvero di “miglioramento continuo”. È un perfezionista. Non è mai soddisfatto al 100%. (E nel frattempo lavora come un mulo, ovviamente).

Nel 2016 ha fatturato 1.413.209 euro. Sì, più di 1 milione e 400.000 euro. Sono circa 3.871 euro AL GIORNO.

Ora, mi immagino che la maggior parte di coloro che stanno leggendo questo post si “accontenterebbero” di quella cifra AL MESE. Diciamo che un 25enne medio, raggiunti i 4.000 euro al mese di fatturato col suo blog, avrebbe rallentato di brutto nella produzione di contenuti, si sarebbe fermato nello sviluppo di nuove idee.

O magari avrebbe venduto tutta la baracca per qualche decina di migliaia di euro.

Lui no. Lui tutti i santi giorni dà un colpo di lima al sito, si inventa qualche modifica impercettibile (agli occhi), pensa a come crescere (sia lato utenti che fatturato). Tutti i santi giorni si confronta, chiede consigli, rimugina, mette in pratica. E poi ricomincia.

Il “segreto” è tutto qui: non accontentarsi MAI di quello che si ha ottenuto fino a quel momento, tendere – insomma – alla perfezione.