I Link Fantasma

Il 31 Luglio 2011, Martin Panayotov intervenne nei commenti di un post del Moz Blog parlando di Link Ghosts. Disse una cosa piuttosto ovvia per chi si occupa oggi di SEO, ovvero che quando si acquistano dei link per un determinato periodo di tempo, e poi si decide per qualche motivo di non rinnovare più il canone (e quindi i link vengono tolti dal venditore), questo può essere molto pericoloso, perché i motori di ricerca possono accorgersi che un certo numero di link da un certo numero di domini sparisce contemporaneamente. Tradotto, il rischio è di far capire al motore che è in presenza di un sito che compra link, con la conseguenza di beccarsi una bella penalizzazione: il primo punto della pagina “Schemi di link” di Google, parla infatti di “acquisto o vendita di link per aumentare la classificazione PageRank. Ciò include lo scambio di denaro in relazione a link o post che contengono link, lo scambio di beni o servizi in relazione a link o l’invio a qualcuno di un prodotto “gratuito” in cambio di una recensione positiva e dell’inclusione di un link”, dicendo che la cosa può influire negativamente sul posizionamento di un sito nei risultati di ricerca. Poco più di 3 anni dopo, Rand Fishkin è tornato sul tema ribaltando completamente la tesi: secondo alcuni test effettuati da Rand all’interno del suo progetto denominato IMEC Lab, può succedere che una pagina rimanga ben posizionata in Google anche DOPO che i link vengono tolti. In altre parole, la pagina NON scende anche se perde i link che aveva acquisito: da qui il termine Link Ghosts (=link fantasma), o meglio Link Echoes (=effetto eco del link), come preferisce chiamarlo Fishkin. In questa immagine il dettaglio del test (che, è bene precisarlo, ha riguardato parole chiave non molto competitive):

Link Ghosts, detti anche Link Echoes

la pagina A, acquisendo 22 link è passata dal 31° al 1° posto. La pagina B, sempre acquisendo 22 link, è passata dall’11° al 5° posto. Il fatto incredibile, è che pur togliendo tutti i link la pagina A NON ha poi perso posizioni su Google, mentre la pagina B è scesa solo di un posto. Il test è stato effettuato nella prima metà di Aprile 2014 ed oggi, dopo oltre 4 mesi, le posizioni in SERP sono rimaste invariate. Ovviamente, nel frattempo le pagine NON hanno preso nuovi link (almeno in base ai soliti tool di monitoraggio dei link in entrata). Fishkin sottolinea che test come quelli mostrati nell’immagine qui sopra sono stati effettuati più e più volte, sempre con gli stessi risultati: tolti i link la posizione non è scesa, se non di 1-2 posti in alcuni casi. Come si spiega questo fatto? Rank formula 3 ipotesi:

  • Google nota che la pagina ottiene comunque un buon numero di click, non ha una frequenza di rimbalzo alta e soddisfa la query dell’utente. Pertanto decide di non spostarla in basso, anche se non ha più link che la sostengono
  • La pagina è sostenuta da altri fattori di ranking a noi sconosciuti. Spostandola in alto, ha “guadagnato” alcuni nuovi segnali che l’hanno poi mantenuta in quella posizione
  • Google ha implementato qualche nuovo algoritmo che monitora questi “link perduti”. Magari, a dipendenza del numero di link complessivi ottenuti dalla pagina e/o dalla competitività dalla parola chiave, potrebbe decidere di mantenerla comunque ben posizionata per un certo periodo (mesi? anni?), anche se ha perso dei link. Una sorta di bonus “a tempo” per aver preso dei link, anche se poi sono stati persi

Tu per quale delle 3 propendi? 🙂