blog di successo

Se vuoi creare un blog di successo, devi essere appassionatamente curioso circa l’argomento che stai coprendo.

Questo, in estrema sintesi, è il punto centrale del Mozinar “Blogging Like You Mean It” tenuto da TannerC qualche settimana fa, e ripreso poi sul SEOmoz blog in un post dal titolo How To Blog Successfully About Anything: eccotelo tradotto (liberamente) in italiano dal sottoscritto.

Cta Digital Marketing


Una volta sono stato incaricato di creare un blog su un argomento che non mi interessava per nulla: la televisione. In quel periodo non avevo neppure una televisione in casa mia, e il tema non era di alcun interesse per me.

Per portare avanti il blog, ho capito che dovevo approcciare l’argomento in modo da renderlo meno simile ad un lavoro e più simile ad un divertimento (che è il vero trucco per fare un blog di successo: scrivere cose per le quali sei completamente e naturalmente appassionato). Per questo particolare progetto, ho trovato una domanda che è riuscita a risvegliare in me l’interesse per il tema, ovvero: “In che modo la televisione ha influenzato la tua cultura, e come continuerà a farlo in futuro?”

Partendo da questa domanda è cresciuto il mio interesse attorno al tema, e come conseguenza il blog ha iniziato a posizionarsi bene per alcune parole chiave estremamente competitive legate alla TV. Nel giro di poche settimane, stavamo scrivendo articoli che sono risultati interessanti per persone di tutto il mondo e son finiti su siti come The Guardian, AdWeek, New York Magazine, BuzzFeed, About.com e Design Work Life. E oggi il blog è molto conosciuto e ha un suo team dedicato.

La domanda che mi è già stata fatta è: “Puoi farmi un esempio preciso di come prendere un tema noioso e renderlo interessante?” Ebbene, posso spiegartelo in 3 punti.

Poniti delle domande

Per prima cosa, qualsiasi argomento poco interessante può diventare interessante, ponendosi le domande giuste.

Le domande funzionano bene per due motivi: il primo è che danno un chiaro scopo e direzione ai nostri sforzi. Quando ci poniamo una domanda, la risposta diventa un’opportunità di imparare e di crescere, non solo di ottenere link e inserire contenuto su una pagina web.

Secondariamente, ogni blogger dovrebbe focalizzarsi sul chiedere e sull’ottenere risposte, perché è inevitabile che ci sia un pubblico che si è creato attorno a questa domande; un pubblico che sta cercando risposte.

Questi due soli fatti sono in grado di rendere il blogging non solo più semplice e gratificante per chi scrive, ma creano anche una opportunità per creare ottimi contenuti che incontreranno facilmente un pubblico pronto a fidelizzarsi.

In un articolo del Boston Globe intitolato “Are we asking the right questions?” (=”Ci siamo ponendo le domande giuste?”) Leon NeyFakh, parlando di Dan Rothstein (co-founder del “Right Question Institute” di Cambridge) afferma che “una domanda può diventare uno strumento sofisticato e potente, in grado di espandere la mente, ispirare nuove idee e dare una carica sorprendente, in momenti nei quali mai ci immagineremmo di riceverla.”

Grazie alla forza delle domande, possiamo partire praticamente da ogni argomento e sfornare idee per post di successo.

Il primo passo per ogni blogger dovrebbe essere semplicemente quello di porsi un sacco di domande. Se hai dubbi da cosa iniziare, prova dalle 5W: who, what, where, when e why (e, occasionamente, how).

Una volta che ti sei posto quante più domande possibili, cerca di trovarne una o due che accendano davvero il tuo interesse: più domande ti porrai attorno ad un determinato tema, più idee avrai e più facile diventerà il tuo lavoro.

Trova le risposte

Le domande sono dunque al centro del nostro focus, e ci permettono di avvicinarci non solo alle cose che ci interessano, ma anche a quelle che interessano il nostro pubblico ideale. E ora? Ora fai ciò che è naturale dopo che ti sei posto la domanda: dai la risposta.

Questa fase del blogging occupa il 60% del lavoro: la ricerca. Spendi la maggior parte del tempo a pianificare ricerche, particolarmente leggendo. Tieni presente che ciò che puoi donare ai tuoi lettori è dato dalla ricerca che loro non sono disposti a fare. Ciò che scrivi dovrebbe essere quindi conciso, una versione facile da consumare di tutto il tempo che hai speso e il lavoro che hai fatto facendo ricerche.

Da dove iniziare a cercare risposte? Io utilizzo siti come Quora, Topsy, Google Alerts e Google Blog Search.

Se il tuo blog è, per esempio, sui servizi di pulizia per la casa, e la domanda è “Quale ramo scientifico c’è dietro ai prodotti chimici per le pulizie?”, potresti iniziare ad esplorare la categoria “housecleaning” di Quora (che esiste davvero, che tu ci creda o no).

Visitando quelle pagine potrebbero venirti in mente ulteriori idee (e domande) da tramutare in post. Per esempio, cercando “housecleaning” (=pulizia della casa) potrebbe venirti in mente di passare a “germs” (=germi).

Ci sono risposte a domande come: “Conoscete dei trucchi per la pulizia della casa?” che suggeriscono l’uso di bevande a base di acido citrico per pulire la lavastoviglie, molto meno costose di certi detergenti. Questo tema può sicuramente essere trasformato in un post.

A parte Quora, inizia ad esplorare altre risorse. Focalizzati sull’avere pronte un sacco di domande, e procurati un buon elenco di fonti da utilizzare quando vuoi trovare risposte a queste domande.

Per fare un altro esempio legato alle pulizie della casa, puoi andare su Topsy e cercare “housecleaning chemicals” per ottenere una buona serie di domande/risposte; fra questi: “Come pulire la vostra casa in modo naturale anziché con prodotti chimici” oppure “Un elenco di detergenti chimici da evitare”. Di sicuro sono temi di enorme interesse per quel genere di pubblico.

Ma ovviamente, le migliori domande sono quelle che ti poni tu. Se sei naturalmente curioso, partendo da un tema e da una domanda originale potresti chiederti cose come: “Da quali sostanze chimiche contenuti nei prodotti di pulizia della casa dobbiamo davvero stare alla larga?” oppure “Le cose di cui si sente parlare circa le sostanze chimiche contenute nei prodotti di pulizia sono vere o sono leggende?” o anche “Se si dovesse compilare un elenco delle sostanze chimiche utilizzate nei prodotti di pulizia della casa, quali nomi dovrebbe contenere questa lista?”. Queste sono domande per le quali mi piacerebbe ottenere risposte, e che possono creare contenuti interessanti e (molto più importante) utili.

Inoltre queste domande permettono di creare degli instant post intriganti, facili da ricercare, perfetti per un settore di nicchia, e ci siamo riusciti semplicemente ponendoci dei semplici quesiti e consultando qualche sito web: fare un blog di successo è alla nostra portata!

Torna al punto 1

Ho toccato alcuni concetti che sembrano davvero basilari, eppure continuo a vedere blog che non seguono in nessun modo questo modello. Se operi in base ai consigli riportati qui sopra, ti accorgi che perseguendo cose che trovi interessanti e cercando di dare risposte ad un certo pubblico, ci sono un sacco di persone che vogliono proprio questo.

Il problema che hanno i tuoi lettori è che non hanno tutto il tempo o la capacità per cercare, a differenza tua.

Questo è anche uno dei doni più grossi che puoi fare ai lettori: impegnare del tempo, che loro non hanno, per imparare cose che a loro interessano. Raccogliere questi contenuti in un blog, in una grafica, in un video ti permette di affermarti non solo come un esperto nel settore, ma anche come qualcuno che fornisce vero valore.

Anche se i temi di cui parli non sono naturalmente di tuo interesse (come la pulizia della casa), puoi renderli interessanti grazie alla “natural discovery”.

L’ultimo esempio che ti porto è quello di Douglas Hodgson, con il quale ho discusso di “eye care” (=cura degli occhi). Questo è un tema interessante per me perché sono nato con problemi agli occhi, ed è un argomento attorno al quale c’è l’interesse di milioni e milioni di persone al mondo.

Come fare a prendere un tema del genere e renderlo interessante per chi lo cerca? Che valore possiamo fornire a coloro che sono interessati alla cura degli occhi?

Ancora una volta, non è così difficile trovare soluzioni quando si possono trovare domande interessanti.

In che modo la tecnologia ha trovato soluzioni nell’ambito della vista, e quale sarà il futuro della tecnologia in questo settore? C’è un metodo certo per individuare l’occhiale perfetto?

Da queste domande, mi vengono in mente molte idee per dei post. Per esempio, una grafica che illustra l’angolo perfetto e la possibilità di misurare (da casa?) la vista prima di prendere un paio di occhiali. Oppure la storia degli occhiali da vista usati da personaggi famosi. O un post su come sono stati creati gli occhiali o le lenti a contatti gas permeabili. O un articolo che spiega gli innumerevoli fattori (genetica, struttura del visto, esposizione alla luce) che impattano sui nostri occhi man mano che cresciamo.

Alcune di queste idee possono interessare a moltissime persone, altre solo ad una manciata. Quello che dobbiamo fare come blogger è ricordare che il nostro obiettivo è focalizzarsi su una domanda generale, e da questa estrarre altre domande (che noi o altre persone hanno), e metterci al lavoro per cercare le risposte.

Questi sono concetti di base, ma spesso vengono trascurati. A mio parere non ci sono trucchi per creare un blog di successo, a parte il duro lavoro. Questo approccio permette non solo di imparare molto sul tema di tuo interesse, ma anche di diventare una risorsa chiara e affidabile nella tua nicchia di mercato. E per qualsiasi attività, una buona reputazione può significare il successo.