E’ ufficiale: da poche ore il tanto atteso/richiesto “Disavow Links tool”, che permette di rifiutare i link indesiderati verso le pagine del proprio sito web, è stato attivato all’interno degli Strumenti per i Webmaster di Google. L’annuncio è stato dato sul Webmaster Central Blog, ed è già presente una pagina che spiega in dettaglio come “rinnegare” i backlink (la traduzione italiana di “disavow” è spassosa 😀 ) nonché un video di quasi 10 minuti dell’onnipresente Matt Cutts. In pratica si tratta di una operazione in 2 passaggi: dagli Strumenti per i Webmaster di Google (sotto Traffico -> Link che rimandano al tuo sito) puoi scaricare un file che include l’elenco di link verso le pagine del tuo sito web. Prendi il file, e utilizzalo per crearne uno nuovo che contenga SOLO i link che intendi rifiutare, un link per riga. Quindi rimandalo a Google, che lo utilizzerà per togliere dal computo i link indesiderati. Sul controverso tema dei “disavow links” si dibatte ormai da tempo nell’ambio SEO (al punto che Bing ha già attivato il suo “Disavow Links tool” a fine Giugno), e ora anche Google ha deciso di fare il grande passo offrendo ai webmaster la possibilità di “disconoscere” i link in ingresso (quando sono di pessima qualità). Perché ho scritto “controverso”? Perché sul discorso del “negative SEO” Google è sempre stato un po’… opaco. Ricordo che nel 2007, nella FAQ degli Strumenti per i Webmaster, alla domanda “Temo che la concorrenza stia pregiudicando il posizionamento del mio sito su Google. Che cosa posso fare?” veniva data la seguente risposta: “Un concorrente non può fare pressoché nulla per danneggiare la tua posizione o richiedere la rimozione del tuo sito dal nostro indice.” Quel “pressoché” ha continuato a girare nella testa dei webmaster per anni, e oggi la domanda presente a quello stesso link è stata cambiata in “I concorrenti possono danneggiare il posizionamento?”, e la risposta è: “Google si impegna a fondo per impedire ad altri webmaster di danneggiare il tuo posizionamento o di richiedere la rimozione del tuo sito dal nostro indice. Se sei preoccupato a causa di un altro sito che contiene un link diretto al tuo sito, ti suggeriamo di contattare il webmaster del sito in questione. Google aggrega e organizza le informazioni pubblicate sul Web; non abbiamo il controllo sui contenuti di queste pagine.” Insomma, dalle indicazioni di Google non si capisce bene se e cosa possono fare i concorrenti, gli spammer o i rivali invidiosi per darti fastidio – o peggio per penalizzarti. Oggi, però, c’è finalmente uno strumento, il “Disavow Links tool”, che permette di depennare i link cattivi e tenere solo quelli buoni… ma attenzione: non è una medicina miracolosa, e lo stesso Cutts suggerisce di usare il tool con estrema cautela. Da questa FAQ di 11 domande (e risposte) potrai capirci di più: 1. Questo strumento è utile per la maggior parte dei siti web? No. La maggior parte dei siti web non ha bisogno in alcun modo di utilizzare questo tool. Se hai dei dubbi sull’usare o meno questo tool, probabilmente non lo dovresti usare. 2. Se rifiuto un link, cosa succede esattamente? Ho la certezza che Google lo ignori? Questo tool consente di indicare a Google quali link desideri rifiutare, e Google, generalmente, ignora questi link. Proprio come accade per il rel=”canonical”, è un forte suggerimento piuttosto che una direttiva – Google si riserva il giudizio finale – ma l’indicazione viene generalmente utilizzata quando Google effettua la valutazione dei link. 3. Quanto tempo occorre perché i link inclusi nel file caricato vengano ignorati? Google deve riscansionare e reindicizzare gli URL che hai rifiutato prima che la cosa abbia effetto, quindi possono essere necessarie diverse settimane. 4. Posso usare questo strumento nel caso in cui sia preoccupato per il “negative SEO”? Lo scopo principale di questo tool è aiutarti a sistemare le cose se hai assunto un cattivo SEO o sei hai commesso errori in una fase di link building. Se pensi sia stata fatta una azione di link building negativa nei tuoi confronti (ad esempio, post a pagamento o link a pagamento che passano PageRank), Google consiglia di contattare i siti che contengono questi link e di farli eliminare. Se nonostante i tuoi sforzi non sei in grado di far eliminare i backlink, è il caso di utilizzare il “Disavow Links tool”. Google lavora duramente per impedire che altri webmaster possano danneggiare il tuo posizionamento. Tuttavia, se sei preoccupato che alcuni backlink possano danneggiare la reputazione del tuo sito, puoi usare il “Disavow Links tool” per indicare a Google di ignorare tali link. Google lavora sugli algoritmi con un occhio al negative SEO, quindi la maggioranza dei webmaster non dovrebbe preoccuparsi in alcun modo di questa cosa. 5. Non ho creato molti dei link che vedo. Devo rifare il lavoro di pulizia di questi link? Generalmente no. Google riesce normalmente a pesare i link nel giusto modo, e in circostanze normali non è quindi necessario fornire a Google ulteriori informazioni su questi link. Un caso tipico di uso di questo tool è se hai fatto link building violando le linee guida di Google, se hai ricevuto una segnalazione circa questi link innaturali, e nonostante i tuoi sforzi non riesci ad eliminare questi link. 6. Ho segnalato dei link che erano di buona qualità. Come posso annullare il caricamento fatto per errore? Per modificare i link che desideri vengano ignorati da Google, scarica il file, modificalo e quindi ricaricalo. Ricorda che occorre del tempo per la scansione/indicizzazione, e possono volerci diverse settimane. 7. Dovrei creare un file con i link a scopo preventivo, anche se non ho ricevuto notifiche di link innaturali verso il mio sito? Se il tuo sito è stato colpito dal Penguin e credi che la causa sia stata link spammosi o di bassa qualità, Google consiglia di verificare i backlink e rifiutare i link derivati da schemi di link che violano le linee guida. 8. Se invio il file, ho comunque bisogno di presentare anche una richiesta di riconsiderazione? Sì, se hai ricevuto la notifica che devi effettuare una azione manuale sul tuo sito. Lo scopo del “Disavow Links tool” è dire a Google quali link vuoi che vengano ignorati. Se hai ricevuto un messaggio relativo ad una azione manuale sul tuo sito, devi sistemare le cose al meglio (inclusa l’eliminazione di tutti i link spammosi che hai ottenuto). Una volta che lo hai fatto, puoi usare il “Disavow Links tool” per indicare a Google gli altri link che non sei in grado di eliminare. Attendi un po’ di tempo per fare in modo che i link rifiutati vengano recepiti dal sistema. Infine, invia una richiesta di riconsiderazione in modo che il team dedicato al webspam possa verificare manualmente se il tuo sito è ora aderente alle linee guida di Google. 9. Devo rifiutare i link da esempio.com e esempio.co.uk, anche se sono la stessa azienda? Sì. Se vuoi rifiutare i link provenienti da domini diversi, devi aggiungere una voce per ogni dominio. 10. C’é differenza fra www.esempio.com e esempio.com (senza il “www”)? Tecnicamente si tratta di URL diversi. E la funzionalità di “rifiuto link” vuole essere granulare. Se il contenuto che vuoi rifiutare è presente su più URL di un sito, dovresti rifiutare tutti gli URL che includono il link che vuoi rifiutare. Ovviamente e sempre possibile rifiutare un intero dominio. 11. Posso rifiutare solo i link presenti in un sottodominio (tipo qualcosa.esempio.com)? Generalmente sì. Per i freehost più noti (ad esempio wordpress.com, blogspot.com, tumblr.com, ed altri) se disconosci “qualcosa.esempio.com” elimini solo i link da quel sottodominio. Solo se il freehost è nuovo o raro, Google può interpretare la richiesta come rifiuto di tutti link presenti nell’intero dominio. Considerazioni finali Personalmente credo che il “Disavow Links tool” permetterà a Google non tanto di favorire i webmaster che vogliono sistemare una link building mal costruita nel corso del tempo, quanto di ottenere preziose informazioni su siti web spammosi, di scarsa qualità o che abitualmente compra-vendono link: se lo stesso sito web viene infatti segnalato ripetutamente, da parecchi webmaster diversi, nei file di “link da rifiutare”, è impossibile che Google non tenga la cosa in (cattiva) considerazione. Il “Disavow Links tool” potrà dunque diventare una preziosa fonte di dati per aiutare Panda, Penguin e tutti gli altri simpatici animaletti di Google a migliorare la qualità dei risultati del motore di ricerca. Oppure rischierà di farci penalizzare – se abbiamo sparato link a destra e a manca o se magari diventiamo antipatici ad un bel po’ di webmaster diversi 😉