Nessuno può dirlo con certezza, ma probabilmente tutto partì da questo assegno della Citibank, datato luglio 2006:

L’assegno di 100 dollari in palio per il primo “link contest”

100 dollari donati da tale Jakob Lodwick ad un fortunato scelto a caso fra coloro che avevano bookmarkato su del.icio.us il suo blog: il contatore supera ad oggi la bella cifra di 2.500 link. I blog contest arrivano in Italia Pochi giorni dopo, i blog contest sbarcavano anche nel Bel Paese: ricordo perfettamente gli iPod messi in palio da Marco Cattaneo e Pierluigi Ruotolo, durante la calda estate del 2006 🙂 In quel periodo, chi indiceva (ma anche chi partecipava al) contest, probabilmente, lo faceva più per spirito di divertimento che di lucro (o di rank). In questi primi concorsi non si intravedeva un gran disegno: se prendevano un pò di link, si faceva qualche euro (pardon, dollaro) in più con AdSense, ci si faceva conoscere nella blogsfera, ma a contest ultimato tutto tornava più o meno come prima. Poi fu Geekissimo Dopo aver scaldato i motori con un contest sull’iPod Shuffle, a giugno 2007 Geekissimo mette in palio un Nokia N95, e riceve in brevissimo tempo centinaia di link: nell’arco di pochi mesi (o, forse, settimane), Geekissimo passa da blog (semi)sconosciuto a leader delle classifiche italiane (ed anche europee). Ed infine ecco gli emuli Quattro giorni fa, The Apple Lounge (piccolo blog con circa 3 mesi di vita) tenta di emulare Geekissimo e mette in palio un Apple iPhone in cambio di un link (con ancòra “iphone”). In un lampo, centinaia di link e migliaia di posizioni scalate in BlogBabel, nonchè un bizzarro effetto Googlebombing (che Google diceva di aver debellato…): con le chiave secca “iphone” (keyword da oltre 200 milioni di risultati), il post di The Apple Lounge figura in questo istante in 12° posizione. Un ultima curiosità: DiventareRicchi.com, è (forse) il primo blog italiano ad aver regalato un iPhone, con un contest conclusosi un mese fa. Risultato? un fiasco assoluto, solo 23 partecipanti 🙁 Conclusioni Nel mondo SEO/SEM, c’è chi analizza ironicamente il fatto, e chi è profondamente schifato dalla cosa. Eccovi invece qualche mio pensiero sparso (riprendendo anche parti di miei post e commenti scritti tempo fa):

  • un contest può essere visto come un ottimo metodo per recuperare link a bassissimo prezzo: se metto in palio un oggetto da 100 euro, e ricevo 100 link, è come se pagassi 1 euro (che spesso rimane “a vita”) per ogni singolo link!
  • un contest potrebbe venir assimilato ad un concorso a premi, con tutte le problematiche del caso (non avendo alcuna competenza in merito vi lascio alla lettura di questo post e queste slide)
  • un contest va adeguatamente pubblicizzato, attraverso tutti i canali possibili, altrimenti si rischia di regalare un oggetto costoso per un pugno di link, senza ottenere alcun ritorno (DiventareRicchi.com docet)
  • al termine del contest dovrete essere in grado di mantenere (anzi aumentare) i nuovi visitatori del blog: se si passa in breve tempo da 100 a 1000 utenti unici al giorno, bisogna anche fare in modo di non tornare da 1000 a 100 utenti in pochi giorni; andrà quindi necessariamente accresciuta quantità e qualità dei contenuti
  • il tutto va monetizzato adeguatamente: all’incremento dei visitatori deve corrispondere un incremento delle revenue pubblicitarie; se così non è, avete evidentemente sbagliato qualcosa…

Ma soprattutto, ribadisco: Non credo che Google ami i blog contest: nelle sue linee guida è scritto che il motore “cerca di non tenere conto dei link volti a manipolare i risultati dei motori di ricerca”, e invita a “non partecipare a schemi di link progettati per migliorare la posizione del tuo sito o il punteggio PageRank”. Guarda caso, si tratta proprio di 2 obiettivi (miglior posizionamento e PageRank) che l’autore del contest vuole perseguire. E se dopo aver speso soldi (per il premio) e tempo (per organizzare il contest), il risultato fosse invece una bella penalizzazione da parte di Google?