E’ da più di 2 anni che si parla di TrustRank, anche se è solo da pochi mesi che sull’argomento si stanno scatenando le discussioni e i post della comunità SEO. Nato con l’obiettivo di debellare i siti spam dagli indici dei motori di ricerca, il TrustRank ha raggiunto man mano un peso sempre maggiore, al punto da mettere in ombra lo “storico” e ben più famoso PageRank. Con questo post non ho la pretesa di indagare tecnicamente all’interno di tali brevetti e algoritmi (per quello vi rimando ai vari link di approfondimento), ma di fornire una spiegazione il più possibile “for dummies” sul concetto di TrustRank (sperando anche di non scrivere qualche castroneria ;-)). Trust vuol dire fiducia Letteralmente, la parola trust significa fiducia. Fra gli scopi del TrustRank, vi è quindi anche quello di identificare i siti dei quali potersi fidare, e proporli nelle SERP dei motori in una posizione migliore. Se c’è un Trust ci sarà anche un Mistrust… Così come è possibile “avvicinare” il nostro sito ad un’area trust linkando e ricevendo link da siti trust, così è possibile finire sull'”altra faccia” del Trust, ovvero nel campo del Distrust (o BadRank). Evitate come la peste link verso risorse spam (e, possibilmente, anche di farvi linkare da questi siti), e leggetevi attentamente questo case study di Giorgiotave. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei Il concetto si potrebbe riassumere nel vecchio detto popolare “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. Se passiamo il nostro tempo all’oratorio, la gente sarà portata a pensare che siam bravi ragazzi; se viceversa frequentiamo cattive compagnie, verremo additati da tutti come persone da evitare. TrustRank Vs. PageRank Se utilizzate un simpatico tool come Google Fight per confrontare i due termini, otterrete la schiacciante vittoria del PageRank:E’ vero, del PageRank se ne parla da anni ed il concetto è molto più semplice da comprendere del TrustRank, ma credo che il motivo non sia solo questo. Penso che il successo del PageRank sia dovuto alla sua misurabilità. Il PageRank è un numerino su di una barretta verde, una sorta di “voto” che chiunque è in grado di comprendere, un valore che (semplicisticamente) indica se un sito è buono o no. Se notate, il web pullula di discussioni tipo “il mio PageRank è ancora a zero, cosa devo fare?”, “il mio PageRank è salito/sceso/rimasto stabile”, “quando sarà il prossimo aggiornamento PageRank?” e praticamente tutto il mercato della compra/vendita/scambio di link è legata al numerino impresso sulla barretta verde. Purtroppo il “povero” TrustRank non ha (ad oggi) un indicatore (un numero, un simbolo) visualizzabile da qualche parte (un “trustrankometro” si trova su Trustrank.org, ma ritengo sia poco attendibile…), e quindi non sta ottenendo nel “popolo dei webmaster” la considerazione che meriterebbe. Eppure, è bene ribadirlo ancora una volta, il peso del TrustRank nelle dinamiche di Google è sempre maggiore… ma si sa, la gente è portata a credere solo a ciò che vede (e per vedere il PageRank di un sito ci sono decine di modi), mentre è diffidente verso ciò che non vede (e il TrustRank è ancora qualcosa di invisibile, nonchè di un pò fumoso). Letture consigliate Se quanto ho esposto qui sopra vi è sembrato troppo semplicistico, vi lascio alla lettura di un paio di PDF più tecnici: – Combating Web Spam with TrustRank; – TrustRank for dummies. E che il Trust sia con voi! (e con i vostri siti).